Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 2 gennaio 2018

Due vescovi italiani aderiscono alla professione di verità sul matrimonio sacramentale

Due vescovi italiani hanno aderito alla professione di verità sul matrimonio sacramentale di tre vescovi del Kazakistan, resa pubblica il 2 gennaio 2018 [qui]. Nella professione di verità, i vescovi Jan Pawel Lenga, Tomash Peta e Athanasius Schneider si dicono “costretti in coscienza a professare, di fronte all’attuale dilagante confusione, l’immutabile verità e l’altrettanto immutabile disciplina sacramentale riguardo alla indissolubilità del matrimonio secondo l’insegnamento bimillenario ed inalterato del Magistero della Chiesa”.
I due nuovi vescovi che hanno sottoscritto il documento sono mons. Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio e mons. Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America.
Mons. Luigi Negri è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1972 dal cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano e il 17 marzo 2005 è nominato da Giovanni Paolo I vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro. Il 1° dicembre 2012 è stato promosso arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa, di cui è arcivescovo emerito dal 3 giugno 2017.
Mons. Carlo Maria Viganò è stato ordinato sacerdote il 24 marzo 1968 e il 3 aprile 1992 è stato nominato Nunzio Apostolico in Nigeria e arcivescovo titolare di Ulpiana. Ha servito come officiale alla Segreteria di Stato della Santa Sede e ha ricoperto l’incarico di segretario del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano dal 2009 al 2011, quando stato nominato nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America. Il 12 aprile 2016 è stata annunciata la nomina del suo successore.
Mons. Negri è conosciuto come vigoroso pastore, teologo e filosofo; mons. Viganò come fine diplomatico ed eccellente amministratore. Entrambi hanno partecipato al convegno internazionale svoltosi il 28 ottobre, nella Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum), per iniziativa di Voice of the Family sul tema: Humanae Vitae 50 anni dopo: il suo significato ieri ed oggi. [Fonte]

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse qui non era stato rilevato. L'ho scoperto per caso. Dall'attenzione alle "periferie" LGBT alla leggimizzazione delle stesse?
Chi non ci crede vada qui:

http://www.cinematografo.it/recensioni/silenzi-e-parole/

Non è una questione di "silenzi e parole" ma solo di silenzio perché non ci sono più parole!

Cate ha detto...

Anonimo delle 00.45
Mi sembra di capire (e voglio sperare che sia così) che è solo un accostamento del regista

Rev. Joseph Dwight ha detto...

Ho cresciuto negli Stati Uniti. Sono adesso un sacerdote della diocesi di Perugia. 17 anni fa ho preso il consiglio di Venerabile Arcivescovo Fulton Sheen di fare un ora santo ogni giorno in chiesa davanti a Gesù Eucaristico. Quando ho incoraggiato 20 preti di Perugia di fare lo stesso, tutti mi hanno detto che non ho tempo. Ho risposto che se non faccio quel'ora santo ogni giorno, finisco di dare alla gente un povero prete, Don Jo, invece di Gesù Cristo!
Card. Burke ci ha detto: “Quando Il Pastore Diventa Un Lupo Il Primo Dovere Del Gregge E' Quello Di Difendersi”!
C'è meno preghiera che mai, più peccato che mai, ancora peggio, l'indifferenza come il peccato non esistesse più, e perciò abbiamo dato tanto potere al “padre della menzogna”, Satana (Gv 8,44). In particolare Satana ha più potere di “mascherarsi come un angelo di luce” (2Cor 11,14), per offrire le sue belle bugie mortali come fossero “la verità che ci fa liberi” (Gv 8,32)!
Perciò è molto importante in questi tempi di grande confusione, quando perfino i vescovi cattolici non sono più d’accordo in quando riguarda le cose fondamentali della fede e della morale, di non soltanto pregare molto e di studiare il Catechismo della Chiesa Cattolica degli adulti, ma di tenere i nostri occhi aperti per non cadere nelle belle bugie di Satana presentate come fossero la Verità!!!
http://giuseppedwight.blogspot.com
Don Jo (Joseph) Dwight

Alex da roma ha detto...

Grazie don Joseph per la sua importante testimonianza. Il Signore la benedica, anche perchè è capitato a servire nella Dio dai di Perugia città italiana tra le più esoteriche...

Anonimo ha detto...

https://anonimidellacroceblog.wordpress.com/2018/01/03/spifferi-parte-lvi-la-quiete-prima-della-tempesta-cosa-sta-preparando-bergoglio-per-i-tre-vescovi-della-correzione-ufficiale-di-fra-cristoforo/

Anonimo ha detto...

Questi vescovi sono un apri-pista per contrastare l’eresia in atto.

Anonimo ha detto...

Monsignor Negri, cosa l’ha spinta a firmare questa lettera?
Davanti alla grave confusione che c’è nella Chiesa riguardo al tema del matrimonio io credo che sia necessario riproporre la chiarezza della posizione tradizionale.
Mi è sembrato giusto firmare perché il contenuto di questa posizione è ciò che ho largamente presentato in questi anni, non solo in questi ultimi mesi, in tutti i momenti della messa a punto che ho dedicato al tema della famiglia, della vita, della procreazione, della responsabilità educativa nei confronti dei più giovani. Sono temi di assoluta importanza per cui il mondo cattolico nel suo complesso non mostra molta sensibilità.

C’è chi sostiene che si è parlato fin troppo di famiglia e di vita…
Pensare a una Chiesa senza una preoccupazione esplicita, sistematica, vorrei dire quotidiana, di difesa e di promozione della famiglia e della sua responsabilità missionaria ed educativa fa pensare a una Chiesa gravemente e pesantemente condizionata dalla mentalità mondana. Tale mentalità, che domina largamente le nostre società ritiene che tutte le questioni “eticamente sensibili”, per usare una espressione diventata d’uso comune, siano responsabilità delle istituzioni politiche e sociali, prime fra tutte gli Stati. Mentre con la Dottrina sociale della Chiesa io ritengo che la questione della persona e dello svolgersi della sua identità e della sua responsabilità nel mondo sia un compito specifico, precipuo, irrinunciabile della Chiesa.
Si sta combattendo una battaglia tra la mentalità mondana - quella che papa Francesco nei primi mesi di pontificato ha chiamato “il pensiero unico dominante”, e la concezione cristiana della vita e dell’esistenza. Se la Chiesa non vive questo confronto finisce sostanzialmente per ridursi a una posizione di sostanziale autoemarginazione dalla vita sociale.

Nella lettera si parla molto della confusione esistente nella Chiesa, e anche lei l’ha accennato. Eppure c’è chi nega che ci sia questa confusione, alcuni sostengono che ci siano solo delle resistenze a un cammino di rinnovamento della Chiesa.
La confusione c’è. C’è ed è gravissima. Non c’è persona sensata che possa negare questo. Ricordo le parole accorate ma terribili del cardinale Carlo Caffarra qualche tempo prima di morire, quando disse: «Una Chiesa con poca attenzione alla dottrina non è una Chiesa più pastorale, ma è una Chiesa più ignorante». Da questa ignoranza nasce la confusione. Cito ancora il cardinale Caffarra, che diceva che «solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione». E io lo posso testimoniare per quel che ho visto soprattutto negli ultimi mesi del mio episcopato a Ferrara-Comacchio. Ero quotidianamente interloquito da buoni cristiani nella coscienza dei quali si era prodotta una delusione fortissima, e vivevano con molta sofferenza. Lo dico con chiarezza, una sofferenza maggiore di tanti ecclesiastici e di tanti miei confratelli vescovi. È la sofferenza di un popolo che non si sente più accudito, sostenuto nella esigenza fondamentale di verità, di bene, di bellezza e di giustizia che costituiscono il cuore profondo dell’uomo, che soltanto il mistero di Cristo rivela profondamente e attua in maniera straordinaria.
Io non voglio far polemica con nessuno ma non posso non dire che è necessario lavorare perché lo splendore della tradizione torni ad essere una esperienza per il popolo cristiano e una proposta che il popolo cristiano fa agli uomini. Questo è per me un compito che sento esauriente. (...)

Il vaticano affila le armi contro i 5 vescovi firmatari ha detto...

vi segnalo questo articolo
http://www.marcotosatti.com/2018/01/03/la-strategia-del-pontefice-contro-i-cinque-vescovi-coraggiosi-secondo-anonimi-della-croce-screditarli-poi-una-coincidenza-singolare/

Alessandro da Roma ha detto...

Leggendo con attenzione l'intervista rilasciata da Mons. Negri sulla NBQ c'è da rimanere sconcertati. L'Arcivescovo sembra molto timido cerca di salvare "capra e cavoli". Si gira intorno a chi ha provocato il problema senza esplicitamente farne nome e cognome. Procedendo con questa disarmante timidezza non penso si andrà molto lontani. Meglio sarebbe stato non firmare la dichiarazione dei tre presuli che averlo fatto e poi sostenerla in modo molto timido.

Rev. Joseph Dwight ha detto...

Padre Pio ha detto a diverse persone che sono andate a trovarlo che dopo questo periodo della grande tribolazione, a Perugia, non rimarrà pietra su pietra! Anche Don Stefano Gobbi e altri hanno detto che percentualmente, Perugia ha la concentrazione dei masoni più altro in tutta Italia!
Nei messaggi della Madonna a Don Stefano Gobbi, si trova spesso l'indicazione che almeno la maggioranza dei pochi preti che rimangono fedeli alla verità in questo periodo ricerverà il grande dono del martirio.
“Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna” (http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/).

Anonimo ha detto...

Cara Direttrice
Questa è la condotta del profetizzato “Pastore stolto e falso profeta”: non lo dimentichi. In una sua intervista: “Io seguo la mia strada senza guardare al fianco. Non taglio teste” E conclude con una sorriso ampli: “I chiodi si tirano fuori facendo pressione verso l’alto. O li è collocati a riposare al lato, quando arriva l’età della pensione”:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com.es/2016/01/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin_12.html
Il 3 febbraio di 2014 scrissi:
DAl RANCOROSO CARDINALE JORGE MARIO BERGOGLIO SIVORI AL RANCOROSO FRANCESCO.
E citava al diario argentino Clarín:
“Ai suoi nemici li va cucinando a fuoco lento”:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com.es/2014/05/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin.html
Non lo dimentichi cara direttrice, e non lo dimentichino i lettori.
Saluti.

Marisa ha detto...

Quindi cosa dovremmo dedurne, secondo lei?
Che é meglio starsene muti, ciechi, finti scemi chiusi nell'angolino a tremare, per il terrore della tremenda vendetta del rancoroso?

Anonimo ha detto...

Ho letto di tuoni e fulmini, urla e minacce inconsulte, ira e riunioni segrete per meditare vendetta.
Contro chi dissente.
E mi è venuto in mente il fuoco dell'ira che usciva da Mordor dopo la sconfitta al fosso di Elm...
E' veramente molto simile la cosa, compresi i servi sciocchi a fare la parte degli orchi.
Veramente degli idioti: non capiscono che il tempo fugge?
O forse lo capiscono...
Basterebbe così poco per spezzare l'ingranaggio, questa nuvola artificiale che ha coperto il nostro cielo (come quella di Mordor, appunto)...
Quale immensa responsabilità hanno gli ignavi e i codardi.
Dimenticano che sopra la nuvola di Mordor... splende il meraviglioso sole della Verità.
(Massimo Viglione)