Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 4 giugno 2012

Un discorso da tenere aperto e da sviluppare. La Chiesa e la sua continuità. Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II

Ho il piacere di condividere con voi l'uscita del mio libro: La Chiesa e la sua continuità. Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II, Editrice DEUI, Rieti 2012, pag. 240, Euro 21. Disponibile a Roma presso la Libreria Leoniana Via dei Corridori, 28, - Telefono: 06 6869113 - Fax 06 683 3854 - e-mail: leoniana@tiscali.it

Per acquisto online con carta di credito o PayPal
21 € comprese spese di spedizione

Il lavoro, partendo da una presentazione dei testi di Romano Amerio, Iota Unum e Stat Veritas, di cui pubblica gli Atti, analizza sul piano filosofico e teologico lo status questionis della crisi che ha investito la Chiesa postconciliare, sviluppando in termini essenziali alcuni dei punti più controversi.(1) Con un accenno ai contributi di studio e approfondimento di alcune vigili sentinelle.

L'intento: contribuire ad alimentare un dibattito allargato, al fine di promuovere azioni concrete mirate al ripareggiamento della verità e a colmare lo iato generazionale che si è creato a livello dottrinale negli ultimi 50 anni. Anche sulla base dei documenti propositivi pubblicati in Appendice, si vuole promuovere un’azione che potrà essere sviluppata congiungendo a livello internazionale associazioni e congregazioni religiose di 'sentire' tradizionista per intensificare nella Chiesa l’atmosfera dogmatica di cui essa necessita.

Link all'introduzione di mons. Gherardini e all'indice.

(1) I punti controversi dell'Assise conciliare, di seguito elencati, sono sviluppati nel cap. IV.

È sotto gli occhi di tutti l'attentato alla continuità perpetrato attraverso innovazioni dottrinali e/o ambiguità presenti nei documenti conciliari, sviluppate nelle applicazioni pastorali del post-concilio: 
  1. Nuova ecclesiologia e insidie della collegialità; 
  2. Libertà religiosa; 
  3. Fusione delle fonti della Rivelazione con l’assorbimento della Tradizione nella Sacra Scrittura; 
  4. Ecumenismo. Definizione evoluzione 
  5. Il dialogo ad ogni costo. Chiesa dialogante e non più docente 
  6. Nuovo linguaggio fluido e mai definitorio: parole nuove che velano l’antica Sapienza; 
  7. Affermazione del medesimo Dio adorato da cristiani, ebrei e islamici; 
  8. Tendenze giudaizzanti e modifica della “Dottrina della sostituzione” della Sinagoga con la Chiesa in “dottrina delle due salvezze parallele”; 
  9. Antroprocentrismo ed equivocità tra chiesa storica e chiesa metafisica; 
  10. Sostituzione del Rito: Novus Ordo Missæ in luogo del  Rito usus Antiquior, oggi riesumato ma purtroppo in subordine;  
  11. Sincretismo diffuso: Assisi ed eventi consimili. 

32 commenti:

Giampaolo ha detto...

Cara Maria,

complimenti per la pubblicazione che, a giudicare dall'indice, si presenta di notevole interesse e spessore. Non mancherò di acquistarne copia quanto prima.

Speriamo che anche questo tuo sforzo contribuisca alla sempre più urgente opera di revisione e "ri-pareggiamento" con la sempiterna Tradizione.

Un caro saluto

Anonimo ha detto...

Come si fa ad acquistare il volume?

Anonimo ha detto...

E' in distribuzione presso le librerie.
Nel frattempo, sto organizzando, d'intesa con l'Editore, anche l'acquisto on line.

Intanto, chi volesse chiedermelo da subito, basta mi scriva :
maria.guarini@gmail.com

fornendo chiaramente nome e indirizzo ed otterrà anche le indicazioni per versare il corrispettivo (21 euro comprese le spese postali).

Dante Pastorelli ha detto...

Intanto ho letto la prefazione di don Brunero. E proprio oggi m'è arrivato Il Vaticano II. Alle radici d'un equivoco. Ne ho letto una ventina di pagine ed è molto pepato. E' la prima volta che leggo un suo testo non privo di spirito polemico. Mi fa piacere anche che non fa i nomi di alcune ranocchie che l'hanno aggredito o comunque atteso al varco per contrapporglisi immediatamente denza argomentazioni, salvo la favoletta: il Papa ha detto che c'è continuità e quindi ha ragione lui.
Qui tempo perfido. Mi sa che la mia chiesetta resterà chiusa.

Anonimo ha detto...

"tempo perfido". Ti riferisci alle condizioni atmosferiche di oggi, spero...

Paolo ha detto...

Volevo porre una domanda e non so se sia il caso farlo nel tread o scrivere in privato all'autrice.
La domanda che, specifico non vuole avere nessun intento polemico è questa:
perchè il libro non si può fare in formato elettronico e essere distribuito ad un prezzo diciamo più accessibile?

Posi questa domanda già ad una casa editrice ma mi rispose in modo del tutto fuori tema.

Il motivo per cui propongo il formato elettronico, è che il libro in questo modo potrebbe avere una maggiore diffusione e condivisione. Di un libro il costo maggiore è quello della stampa e della distribuzione, mentre una parte marginale, piccolissima, viene di utile all'autore. Col formato elettronico, si ridurrebbero i costi di produzione, permettendo di offrire il libro a un prezzo di molto invitante per l'acquirente, e fondamentalmente si offrirebbe una maggiore diffusione e possibilità di condivisione.
Credo e sono certo, anzi certissimo, che quello che più interessi gli autori che si occupano del "tradizionale" sia la diffusione delle tante cose buone che propongono e non certo il ritorno economico, che comunque potrebbe essere uguale se non maggiore con una maggiore diffusione e vendita del libro tramite il formato elettronico, e potrebbe vendersi attraverso la pubblicità che certamente offriranno gratuitamente i siti amici della Tradizione. Infatti mi ripeto, col formato elettronico, nulla si toglie di quanto dovuto all'autore ma si abbattono i costi di stampa e diffusione.

Un cordiale saluto all'autrice e un ringraziamento per il suo fervido impegno a favore della Tradizione.
Mi auguro di aver dato un utile suggerimento.

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,
la tua domanda è più che legittima. Solo che il formato elettronico resta a disposizione soltanto di chi usa i mezzi tecnologici. Anche se ora le tecnologie sono molto diffuse, resta sempre una considerevole fascia di utenti più facilmente raggiungibili in libreria.

Il problema economico personalmente non me lo sono posto, anche perché non ho ricavato nessun utile. Ho trovato, tuttavia, un editore che - inaugurando una nuova Collana Viae Veritatis - si è entusiasmato del contenuto e ci ha tenuto a produrlo, mettendomi anche a disposizione alcune copie che potrò spedire, come ho detto, su richiesta.

A meno che tu non ti riferisca alla stampa direttamente e soltanto su ordinazione.

A questo non avevamo proprio pensato. E non è detto che non si possa prendere in considerazione, se andrà esaurita la prima tiratura.

La tua proposta è validissima. Se restiamo in contatto possiamo vedere come organizzare la cosa, eventualmente anche per altri scritti. Infatti la mia motivazione prioritaria è difendere diffondere la nostra Fede. E, possibilmente, in questa temperie di diffuso silenziamento della Tradizione, creare occasioni e spunti per un fruttuoso dibattito.

Marco Marchesini ha detto...

Non vedo l'ora di prendere il tuo libro cara Maria.

Per Paolo:
per quanto riguarda i libri di teologia tradizionale e fuori commercio la soluzione migliore è quella di scannerizzarli e metterli disponibili su Internet.
Almeno così non vanno mai perduti e possono essere di grande utilità.


Per i libri attuali il problema per ora non si pone. Si trovano agevolmente nelle librerie e cartolerie ordinarie.

Un saluto a tutti.

Marco Marchesini

Amicus ha detto...

Complimenti per il libro, lo comprerò. Per quanto ne so, penso che l'Editore potrebbe affiancare all'edizione del libro in formato cartaceo la sua edizione come e-book, ho visto diversi testi sulle librerie online diffusi nei due formati contemporaneamente.

jn ha detto...

Continuità: la Chiesa continua il suo cammino, nei secoli si evolve. Chi siamo noi per fermare questa continua evoluzione o per criticarla? essa è sicuramente voluta dallo Spirito Santo, che la porta ai suoi fini, dove non possiamo sapere. Tutto quel che accade nella Chiesa, tutte le innovazioni e trasformazioni sono volute o permesse dallo Spirito Santo, e se il Vaticano II ha fatto voltare decisamente una pagina della storia della Chiesa, per andare incontro all'uomo, accogliendo tutti in un solo abbraccio, senza distinzioni morali o religiose, tale svolta è voluta da Dio stesso.
Non possiamo che adeguarci a questa continuità concreta.
Le cose di prima sono passate. Prepariamoci a tutti i nuovi eventi, secondo ciò che lo Spirito mostra e detta, soffiando in varie direzioni. Capire dove soffia il vento e lasciarsi portare: lo Spirito Santo non sbaglia, anche quando sembra che si contraddica. Come possiamo noi capire ciò che lo Spirito Santo vuol fare nella sua Chiesa ?
Certo il cv2 rappresenta il grande rinnovamento della Chiesa secondo lo Spirito, che tiene conto dei tempi che cambiano e anzi precede i cambiamenti umani, fa da apripista per tutte le innovazioni.
Lasciamoci tranquillamente alle spalle tutto il passato, perchè il Signore sa bene come trovare un linguaggio nuovo per dire cose nuove, visto che le antiche sono superate (cominciando dai Novissimi, essendo rozze e ingenue rappresentazioni dell'aldilà, adatte solo a bambini e incolti; ma ormai siamo maturi e quelle favole non si confanno più a noi....)
Ecco, ora al tg Iva Zanicchi sta parlando con entusiasmo delle aperture mostrate da Papa Benedetto XVI. dice di aver sofferto per essere stata esclusa dalla Comunione al matrimonio della figlia, al Battesimo del nipotino ecc...
Ha detto che le parole del Papa sono state di grande conforto per tutti i separati, che ora "finalmente sono amati, accettati...." mentre in passato essi non erano amati dalla Chiesa, che non faceva loro sentire la sua vicinanza, li escludeva dalla comunità dei cristiani considerandoli "peccatori".
Finalmente la Chiesa mostra il vero volto di carità che Nostro Signore ha per tutti. Strano che ci siano voluti 20 secoli per arrivare a questa straordinaria apertura e accoglienza caritatevole verso i peccatori, possibile ? ma finalmente, adesso capiamo che il Signore ama tutti, prima era difficile capirlo, perchè i peccatori venivano rimproverati e ammoniti a cconvertirsi, tornando ai Sacramenti....ma ora grazie a Dio non più. Viva i tempi nuovi della Chiesa, voluti dallo Spirito Santo, è un sollievo per tutti l'apertura conciliare al mondo moderno e ai suoi bisogni. Il Signore ci ama tutti e non dobbiamo temere nulla: tutto andrà bene, qui e nell'eternità, (qualunque sia il nostro stato di vita e la condizione della nostra anima....).

Dante Pastorelli ha detto...

Iva Zanicchi è un'ottima cantante, ma, come altri personaggi dello spettacolo, maschi e femmine, vorrebbe non ha cultura religiosa.
Da un punto di vista sostanziale niente è cambiato per i divorziati risposati o per i conviventi. Solo parole d'incoraggiamento finalizzate a trovar la forza di non staccarsi del tutto dalla Chiesa che può sempre dar loro pace e verità.
Frequentando sacerdoti degni imparerebbe anche la Zanicchi che non si può pretendere di peccare con la benedizione della Chiesa.
Un parroco d'una chiesa non lontana da casa mia, che è un prete abbastanza abbastanza giovane scansafatiche, su questo punto è rigido: i ragazzi della parrocchia gli chiedono sempre perché è peccato aver rapporti sessuali prima del matrimonio, visto che sono espressione d'amore. Su questo punto non transige: se volete far l'amore (usa altro linguaggio) fatelo sapendo che peccate. Non aspettatevi il mio assenso.

Luisa ha detto...

Cara Maria, evidentemente sono impaziente di poter leggere il tuo libro che, come ha già detto Giampaolo, si annuncia di grande interesse.
Sono anche contenta di vedere riunite in un libro le tue riflessioni e analisi che già ho avuto modo di leggere ma disperse in vari thread, quante volte mi dicevo, leggendoti: Maria dovrebbe scrivere un libro...eccomi accontentata!
E so che senza dubbio, hai in riserva ancora molto materiale per un prossimo libro...
Preparati ora non solo a cogliere le lodi e i consensi ma anche il fuoco "nemico" delle critiche che non mancheranno, penso ad esempio a come sono accolti certi libri su MiL, basta vedere il nome dell`autore e in modo troppo previsibile arrivano i commenti, pregiudizi tenaci e stroncature telecomandate.
Complimenti Maria, non vedo l`ora di poter tuffarmi (=plonger..) nella lettura del tuo libro!

Anonimo ha detto...

Complimenti, un lavoro davvero poderoso, un libro da non perdere. Il Signore ti benedica e ti accompagni nel tuo impegno tenace e ‘vulcanico’, per dirla con Gherardini, a servizio della Chiesa. Grazie e ancora congratulazioni.
giovanna

Rafminimi@infinito.it ha detto...

"Frequentando sacerdoti degni imparerebbe anche la Zanicchi che non si può pretendere di peccare con la benedizione della Chiesa".
Ma lo sa, Egregio,
che queste sue belle riflessioni, in pratica con cosa si confrontano?
C'è un importante santuario napoletano (ma il caso non è limitato, nè a tale santuario, nè al sud) che, da SUBITO DOPO l'introduzione della legge sul divorzio, ha inizato a praticare un certo uso. Organizzare cerimonie, PUBBLICHE, di BENEDIZIONE DELLO SCAMBIO DI FEDI tra divorziati (o, comunque, tra persone già sposate civilmente). Sono testimone di almeno due casi:
a) I miei compari d'anello. Si sono sposati proprio in quel santuario di cui sopra. Per motivi loro, si erano trovati nella necessità di anticipare il matrimonio civile di un paio di anni, rispetto a quello religioso. Quando si recarono nel famoso santuario di cui sopra (anche parrocchia della sposa) gli fu chiesto ESPLICITAMENTE: "vOLETE *REALMENTE* IL MATRIMONIO VERO & PROPRIO, o vi "basta" la cerimonia di BENEDIZIONE (?) PUBBLICA DELLO SCAMBIO DELLE FEDI"?!?
Di fronte al loro disappunto, gli fu spiegato che, loro, che non avevano legami precedenti, potevano fare entrambe le cose. La cerimonia "semplificata", costava un po' meno. Per chi ha un divorzio alle spalle, invece, si può fare solo la cerimona di (RIPETO)"BENEDIZIONE (?) PUBBLICA DELLO SCAMBIO DELLE FEDI". Aggiunse che loro, in quel santuario (antesigani delle parole del Papa?) nel 1969, subito dopo l'approvazione delle legge, capirono subito che si apriva tutto un filone di apostolato non da poco. Ovvero, solo così si poteva offrire la tranqullità a tante coppie. Buon per i miei compari, optarono per il matrimonio;
b) una mia cugina sposava un divorziato. Chiese al parroco se poteva benerdigli la scambio della fede. Il parroco, (alcuni con il sale in zucca, ci sono ancora) si rifiutò. Si rivlosero, allora, al parroco del paese vicino (per la cronaca un santo frate, molto pio e devoto). Quest'ultimo accettò, a patto che il tutto si svolgesse a casa loro, alle 4 del mattino, a porte chiuse. Ebbene, la sua benedizione fece effetto. Dopo poche settiamne si lasciarono;
c) Il direttore pro tempore della rivista "Madona dell'Arco" (Domenicano), ha narrato sulle pagine di detta rivista che la figlia di vecchi amici sposava un divorziato. Gli fu chiesto di fare la famosa "BENEDIZIONE DELLO SCAMBIO DELLE FEDI". Lui si rifiutò con molto dolore,(come aggiunse). Dolore reso più forte, da fatto che andò a tali noze, in veste di invitato e potè vedere che un prete che aveva fatto ciò che lui aveva rifiutato, lo avevano reperito. In altri termini, lui aveva fatto solo la figura del retrogrado;
c) quando parlai sui NG, di questi eventi, INTERVENNE un seminarista. Disse che, di tale situazioni, ovvero della possibilità non astratta che possa essere richiesta la "BENEDIZIONE DELLO SCAMBIO DELLE FEDI" da parte di coppie di divorziati, in seminario se ne parla, eccome. E sapete cosa si dice? SI **SCONSIGLIA** di prestarvisi. Capito? Si **SCONSIGLia**!
Cosa si può aggiungere? Che forse, nelle parole del Papa, i preti che fanno quel che ho narrato, vedranno l'approvazione di ciò? E, come si suol dirsi oggi, approvazione concreta, che nasce dalla pratica, a monte della sopravvivenza materiale della norma. Come mi ha detto qualcuno a proprosito del battesimo dei feti.

gabri ha detto...

La sig.ra Zanicchi senza essere una grande esperta di teologia, ha però capito l'andazzo, cioè la prassi. Il cambiamento consiste in questo:prima eravamo sgridati per i nostri vizi e difetti( pensiamo come si comportava Padre Pio con certi penitenti) e, messi di fronte alle conseguenze del peccato, eravamo spronati a ravvederci e cambiare vita. Ora,invece, siamo "capiti" proprio in questi vizi e difetti perché il Signore è misericordioso e, soprattutto "ci prende come siano". Quante volte ho sentito questa frase!Ci culliamo, quindi nell'autocommiserazione e rimaniamo comodamente dove siamo.

Ripescato dallo spam ha detto...

per prudenza chiedo :
ci si può avventurare in questa istruttiva lettura solo col diploma di 3.a media ? sono necessarie letture preliminari di livello più modesto, a scopo propedeutico, per non sentirsi soggiogati dalla "statura" del pregevole testo ?
(cortesemente indicate qualche link).
E' noto che non tutti possono leggere di tutto, ma i buoni frutti di alcuni testi dotti dovrebbero giungere anche agli incolti, senza dover istituire corsi didattici dedicati alla divulgazione di tali testi.
Speriamo che riesca nell'intento divulgativo il blog, malgrado la volatilità inevitabile dei threads, che patiscono la caducità di tutte le news quotidiane
(v. ad es. i giornali di OGGI, che diventano vecchi già domani....e tutto il sapere che il lettore medio ne ricava rimane in frammenti slegati, ben presto obliati)
13:27

Dante Pastorelli ha detto...

Se vogliamo continuare a fare soltanto la lista degli abusi posso contribuire anch'io: don Santoro voleva sposare un uomo con un trans. E potrei aggiungerne altri.
Però io ho scritto che la Zanicchi da "sacerdoti degni" potrebbe apprendere ecc. ecc. Mi sembra un discorso diverso. E conosco tanti preti per bene, che insegnano in modo retto la morale cattolica.
Non so quale parrocchia frequenti Iva ed in quale città. Potrebbe lei stessa informarsi prima di parlare.

Anonimo ha detto...

ci si può avventurare in questa istruttiva lettura solo col diploma di 3.a media ? sono necessarie letture preliminari di livello più modesto, a scopo propedeutico, per non sentirsi soggiogati dalla "statura" del pregevole testo ?

Non è uno scritto "dotto", è uno scritto "credente", che usa un linguaggio che ai credenti dovrebbe essere familiare.

Credo che sia accessibile a chiunque abbia interesse e un po' di dimestichezza con le grandi questioni che si dibattono oggi nella e sulla Chiesa, sulla sua crisi non più negabile né eludibile, da dove nasce (alcune cause prossime e remote), quali sono i rimedi alla luce del Magistero costante.

Ovvio che non è un "trattato" importante; è un piccolo saggio, credo sufficientemente divulgativo.

Ed è solo una tappa di un percorso e il 'punto nave' di un discorso ancora tutto da sviluppare e approfondire.

Non è questione di cultura, ma di Fede. E credo di poter dire che non esprime concetti che possano diventare presto obsoleti; ma riprende i grandi temi imperituri della Tradizione ed è su questi, calati nell'oggi, che richiama l'attenzione e la giusta interpretazione: quella veritativa perenne, non quelle storicistiche che cambiano a seconda della moda del tempo !

Anonimo ha detto...

Però io ho scritto che la Zanicchi da "sacerdoti degni" potrebbe apprendere ecc. ecc. Mi sembra un discorso diverso. E conosco tanti preti per bene, che insegnano in modo retto la morale cattolica.

Appunto!
Focalizzare solo il negativo può correre il rischio di diventare "zelo amaro".
Vorrei tanto che riuscissimo a innescare un circuito virtuoso di propositività che non può non partire dalla consapevolezza dei problemi, ma getta il cuore oltre gli ostacoli e non smette di ricordare la bellezza e le ricchezze della nostra Fede: UNICA, perché è nel Primo ed Ultimo, L'Unigenito, il Figlio Diletto nel quale il Padre si compiace. Non c'è altro di più bello e di più grande e di più vivo...

gabri ha detto...

"Focalizzare solo il negativo può correre il rischio di diventare "zelo amaro".
Vorrei tanto che riuscissimo a innescare un circuito virtuoso di propositività"
La tradizione circola qui sl web ed in (pochi) altri posti e, per quanto la cosa sia positiva, e per quanto qualcuno possa fare l'analogia con il granello di senape, è tuttavia un nulla di fronte alla compattezza ed anche all'impatto mediatico dell'insegnamento modernista. Ci si lasci almeno la possibilità della denuncia!

Anonimo ha detto...

La tradizione circola qui sl web ed in (pochi) altri posti e, per quanto la cosa sia positiva, e per quanto qualcuno possa fare l'analogia con il granello di senape, è tuttavia un nulla di fronte alla compattezza ed anche all'impatto mediatico dell'insegnamento modernista. Ci si lasci almeno la possibilità della denuncia!

Gabri, l'intento non era certo quello di toglier voce alla denuncia. Ma è bene che alla denuncia si affianchi anche la propositività.
In questo blog mi pare si trovi un discreto equilibrio di entrambe.

Anonimo ha detto...

Per Paolo, 4 giugno 15:29

mi spiega il mio Editore che, se ti riferisci alla "stampa digitale", può essere utile e valida per opuscoli, fascicoli, opere meno impegnative; ma non è appropriata ad un discorso articolato e complesso come quello di cui stiamo parlando...

gabri ha detto...

grazie Mic,
Per quanto riguarda la critica o la denuncia, credo che essa serva soprattutto a noi per poter individuare dove sta il bene ed il male secondo l'insegnamento perenne della Chiesa, cosa che nella confusione odierna è diventata sempre più difficile.

jn ha detto...

esatto Gabri.
Mi associo al tuo commento 17:30 e prec. (es. quello sulla Zanicchi: era proprio ciò che intendevo esprimere, lo sconforto di essere adagiati nel peccato abituale, senza che nessun pastore sappia essere illuminata e accorta guida spirituale, come era S. Padre Pio.
Grazie per aver detto con semplicità le stesse cose che io penso e cerco spesso di dire, con fatica, non essendo brava in italiano. Spesso qui vengo fraintesa (o considerata "estremista" o "farisea", chissà perchè, solo perchè cerco con qualche affannoso "scavo" nella Chiesa pre-cv2, di ricordare a me e agli altri il retto senso del peccato e della conversione, e della ascesi o perfezionamento nelle virtù....e simili cose di quella vita di Fede vissuta, che la Chiesa docente ha seppellito sotto l'amore ecumenico e buonista....; pazienza, applaudirò anch'io alla grande svolta conciliare di aggiornamento ai tempi moderni, mentre l'anima però avvizzisce....)
Spero di ritrovare sempre nei tuoi commenti le mie stesse preoccupazioni, ben esposte con chiarezza e franchezza (doti che mi mancano....)

gabri ha detto...

grazie anche a te Ester.
Sono i tuoi commenti che tante volte, unitamente a quelli di tanti altri che frequentano questo blog, mi hanno fatto riflettere e capire che non ero sola a pensare certe cose e a soffrire.

stefano ha detto...

Cara Maria, sono felicissimo, di vedere ulteriormente concretizzarsi il tuo appassionato impegno in un lavoro che spero ottenga la diffusione che - ne sono certo! - si merita.

Con sincero affetto - Stefano.

Dante Pastorelli ha detto...

Credo che nessuno di noi si pieghi all'andazzo di tutto giustificare. Ma non è neppure positivo piangersi sempre addosso. La situazione è quellla che è. Io son sulla breccia da decenni e non mi sono ancora stancato di denunciar eresie e malcostume. Però il pessimismo non m'ha ancora fiaccato.

BlaisePascal ha detto...

Complimenti per l'ottimo lavoro, già l'introduzione di mons. Gherardini ne rivela il suo contenuto monolitico, tutti dovrebbero avere negli scaffali questo saggi, principalmente quella parte di clero che purtroppo vacilla nelle tenebre moderniste.
Un requiem aeternam in memoria di Romano Amerio

Gederson Falcometa ha detto...

Mic,

Complimenti per il libro. Ho fatto la traduzione del brano "Fusione delle fonti della Rivelazione con l’assorbimento della Tradizione nella Sacra Scrittura" per portoghese, guarda:

http://salveregina.altervista.org/fuso-das-fontes-da-revelao-com-o-absorvimento-da-tradio-pelas-sagradas-escrituras/

Un saluto dal Brasile

Anonimo ha detto...

Grazie caro Gederson, sia per l'apprezzamento che per il tuo contributo di divulgazione :)

Hai avuto riscontri?

Stefano78 ha detto...

Complimenti Maria.

Che Dio benedica sempre il tuo instancabile apostolato. E che ti guidi sempre, con la nostra Santa Madre, nel tuo servizio all'Unità nella Verità

Anonimo ha detto...

Trois fois rien ne fait pas grand chose. http://lenitsky.com/novyie-pesni-albom-budutvoim/ S il est developpe, le vaccin devrait donc rassurer.