Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 1 settembre 2016

Paolo Pasqualucci.La menzogna e l’eresia di mons. Nunzio Galantino alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia (24 luglio 2016)

Interessante precedente articolo di Paolo Pasqualucci [qui].

La grande stampa non sembra essersi accorta della cosa. D’altronde, non è mai apparsa troppo ferrata in materia di conoscenza dei nostri Testi Sacri. Peccato, perché si è trattato di uno scandalo enorme, anche se nessuno nel clero ha ritenuto opportuno farlo rilevare, per quanto ne so. Ma cos’è successo? È presto detto. Nella sua “omelia per i giovani italiani alla GMG 2016”, alla Messa di Domenica 24 luglio scorso, mons. Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, ha disinvoltamente alterato la Scrittura.

Anzi, l’ha addirittura capovolta con l’affermare che l’intercessione di Abramo aveva salvato Sodoma dalla distruzione. Proprio così! Esattamente il contrario di quello che affermano i Sacri Testi! Una cosa pazzesca, a ben vedere, forse mai accaduta prima nella storia della Chiesa.

Il testo dell’Omelia si può leggere nel blog personale di mons. Nunzio Galantino.
  1. Contro la Bibbia mons. Galantino afferma che Sodoma si è salvata per l’intercessione di Abramo.
Il prelato vi ripropone la grande importanza della preghiera, «che ci collega a Dio permettendoci di ascoltarlo, di chiedergli perdono, di sperimentare la sua vicinanza, la sua paternità». Il testo dell’Antico Testamento riportato nella Messa Novus Ordo (o Rito Ordinario) di quel giorno come Prima Lettura, ci proponeva la preghiera di Abramo a Dio, quando intercedette vanamente per evitare il giusto castigo dell’intera città di Sodoma. Così lo commentava mons. Galantino. La preghiera a Dio
«è fatta di ascolto e risposta, mediante la quale con Dio si instaura un rapporto autentico che spinge ad esser audaci, come audace è la preghiera di Abramo a favore di Sodoma. Una città sulla quale nessuno avrebbe scommesso niente, eccetto Abramo. La sua preghiera di intercessione e la sua voglia di osare salvano Sodoma. La città è salva perché ci sono i giusti, anche se pochi, ma la città è salva soprattutto perché c’è Abramo uomo di preghiera, che non fa da accusatore implacabile, non parla contro ma parla a favore. Abramo, uomo di preghiera, non denuncia i misfatti, ma annuncia la possibilità di qualcosa di nuovo. Abramo, uomo di preghiera, annuncia e invita a guardare alle possibilità positive. Abramo, uomo di preghiera, è un instancabile cercatore di segni di speranza da presentare al Signore perché li valorizzi»[1].
Questo dunque il testo dello scandalo. La logica dell’argomentazione di mons. Galantino sembra esser la seguente: otteniamo da Dio quanto chiediamo nella preghiera se siamo audaci nelle nostre richieste, come audace fu Abramo. La sua audacia fu premiata e Sodoma fu salva [sic]. La salvezza ottenuta da Abramo per Sodoma [sic] dimostra che bisogna sempre «parlare a favore» e mai «contro».

Non si è sempre insegnato così? Bisogna sempre intercedere per il peccatore pur condannando senza tentennamenti il suo peccato: dobbiamo giudicare il peccato non il peccatore («non giudicate, per non esser giudicati», Mt 7, 1), dato che anche noi siamo peccatori. Anche noi come lui necessitiamo della divina misericordia e dell’aiuto cristiano degli altri per pentirci dei nostri peccati e cambiar vita, in obbedienza ai comandi di Gesù Cristo Nostro Signore. Però, ci è sempre stato insegnato, sulla base dei Testi e della Tradizione, che il peccatore che non si penta, nonostante le correzioni fraterne e gli ammonimenti dell’autorità ecclesiastica, insomma quello che si suol chiamare il peccatore indurito, scientemente pervicace sino alla fine nel suo peccato, se ne andrà in perdizione. Il Giorno del Giudizio sarà dannato per sempre da Nostro Signore in persona (e ancor prima, subito dopo la sua morte, sarà dannata dal Signore la sua anima, nel giudizio individuale). Sodoma e Gomorra, a causa del loro indurimento nel peccato contronatura furono distrutte all’improvviso da una pioggia di fuoco e di zolfo scatenata dall’ira divina su di esse. Questo il terribile evento testimoniato nella Bibbia.
  1. Il testo della “Genesiˮ proposto nella Prima Lettura della Messa del giorno era mutilo dell’apocalittico finale.
Mi sono chiesto: come ha potuto mons. Galantino inventarsi un lieto fine per le due città, verbatim per la sola Sodoma, contro l’evidenza del testo della Genesi che ne testimonia il tremendo castigo? In realtà, andando a controllare la Prima Lettura della Messa della XVII Domenica del Tempo Ordinario, che si celebrava quel 24 luglio a Cracovia, si vede che il testo biblico è riportato in modo tronco, fermandosi esso a Gn 18, 32, ossia alla promessa di Dio ad Abramo, che non l’avrebbe distrutta, la città, se vi avesse trovato almeno dieci giusti. Ma non li trovò, ce n’era uno solo, Lot con la sua famiglia: troppo poco. Ora, dobbiamo forse ritenere che le migliaia di giovani italiani che stavano assistendo alla Messa, fossero tutti dei conoscitori dell’Antico Testamento, sì da rendersi conto della falsità di quanto il vescovo stava loro dicendo? Penso sia realistico affermare che solo una piccola parte se ne sia resa conto. Rileggiamo quindi il testo nella sua integrità, esponendo sinteticamente l’intero racconto.
  1. Cosa ha veramente detto la Bibbia in Gn 18-19
Riassumo brevemente. Un giorno, Abramo vide improvvisamente tre uomini all’ingresso della sua tenda, «nell’ora più calda del giorno» (Gn 18, 1 ss.). Egli capì che si trattava di Dio accompagnato da due angeli. Li accolse con tutti gli onori dell’ospitalità e ricevette l’annunzio che sua moglie Sara avrebbe avuto un figlio, nonostante non fosse più in età fertile. Dopo di che i tre uomini e Abramo partirono da lì e andarono verso Sodoma. Abramo accompagnandoli (per rispetto) camminava con loro. Giunsero a contemplare la città da lontano e dall’alto e il Signore dichiarò ad Abramo che il peccato di Sodoma e Gomorra era «molto grave». Ma, prima del castigo, voleva «scendere e vedere» se era proprio così. Mentre i due angeli in sembianze umane scendevano verso Sodoma, per andare «a vedere», Abramo, che aveva capito cosa stava per succedere, cominciò ad intercedere per la città. Giunto alla promessa che l’avrebbe risparmiata se vi avesse trovato solo «dieci giusti», il Signore «se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione».

Il cap. 19 ci narra cosa accadde a Sodoma all’arrivo dei due angeli in sembianza umana. Accolti in casa di Lot, uomo pio e straniero in Sodoma, la casa fu circondata da una folla di sodomiti che volevano impadronirsi di loro per abusarne sessualmente. Lot si rifiutò, piazzandosi davanti alla porta sbarrata della sua abitazione. Offrì addirittura le sue due figlie vergini alle loro aberranti voglie, purché lasciassero stare i suoi due ospiti, ma inutilmente. I sodomiti stavano per sopraffarlo e avevano cominciato a demolire la porta quanto dall’interno i due angeli, con un prodigio, riportarono Lot in casa, richiusero il battente e «colpirono con un abbaglio accecante» gli uomini che stavano al di fuori «così che essi non riuscirono a trovare la porta» (Gn 19, 11). All’alba i due angeli fecero premura a Lot e quasi lo costrinsero a fuggire («Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non esser travolto!» – Gn 19, 17). E Lot così fece. Era l’unico giusto in Sodoma e il Signore, «ricordandosi di Abramo», lo volle salvare. «Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse questa città e tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.  Abramo, alzatosi al mattino nel luogo ov’era stato prima col Signore, guardò Sodoma e Gomorra, e tutta la terra di quella regione, e vide le faville che ne salivano come il fumo d’una fornace» (Gn 19, 24-27).
  1. Fu salva, dunque, Sodoma, mons. Galantino?
Non prova rimorso, lei, un vescovo della Santa Chiesa, ad aver mentito a tutti quei giovani, stravolgendo nella sua omelia il senso del brano dell’Antico Testamento presente quel giorno nella Liturgia della Parola, anzi capovolgendone addirittura il significato? Se i suoi ricordi dell’Antico Testamento, auspice la “Liturgia della Parola” della montiniana Messa del Novus Ordo, sono diventati poco chiari e addirittura a rovescio, forse si ricorderà del Nuovo Testamento, del Vangelo di S. Giovanni; di quel passo nel quale Nostro Signore ci ammonisce a guardarci dal «falso pastore», quello che «non entra per la porta nell’ovile del gregge, ma vi sale da un’altra parte, ed è ladro e brigante» (Gv 10, 1 ss.). Viene «per rubare, uccidere e distruggere» (ivi, 10). Ladro di anime, si capisce, distruttore del gregge che invece ha il dovere di guidare e conservare, facendolo entrare per la “porta” che è Gesù Cristo («Io sono la porta. Chi entrerà per me, sarà salvo» – ivi, 9).
Se lei non farà pubblica ammenda, mons. Galantino, della sua falsa ermeneutica, non avremo il diritto di considerarla un falso pastore, uno di quelli che entra furtivamente nell’ovile per distruggere il gregge?
  1. Nella Liturgia “riformata” in seguito al Concilio, sono numerosi i Sacri Testi presentati in modo edulcorato.
Forse qualcuno si chiederà, a questo punto, perché questa Prima Lettura della Messa abbia proposto una versione del colloquio tra Abramo e Dio troncata al punto del racconto biblico che ancora non fa apparire la condanna della città colpevole. A proposito di questo modo edulcorato di presentare testi difficili o scabrosi delle Sacre Scritture nella Liturgia del Novus Ordo, Romano Amerio annotava:
«La riforma (della Liturgia) ha fatto nei testi biblici quello che fu fatto per i classici latini nelle edizioni espurgate ad usum Delphini, ma non fu mai osato per il sacro testo. La riforma ha infatti stralciato dai Salmi cosiddetti imprecatori i versicoli che sembravano incompatibili colle vedute ireniche del Concilio, mutilando il sacro testo e sottraendolo per così dire alla cognizione di tutti, chierici e laici. Ha inoltre espunto interi versicoli dai testi del Vangelo nelle Messe in 22 punti che toccano il giudizio finale, la condanna del mondo, il peccato»[2].
A questi ventidue punti e ai tagli dei Salmi bisognerebbe forse aggiungere “tagli” o citazioni tronche o parziali dell’Antico Testamento, tali da suggerire un’interpretazione ammorbidita o difforme del testo o comunque di un fatto doloroso o crudele in esso testimoniato. E la citazione incompleta della vicenda di Sodoma e Gomorra potrebbe essere proprio uno di questi.
  1. La falsa salvezza di Sodoma enunciata da mons. Galantino è manifestamente contraria alla Scrittura, deve pertanto ritenersi “sententia haeretica”?
Sì, a mio modesto avviso di semplice credente. La “sententia” galantiniana dà una rappresentazione del tutto falsa dell’effettivo contenuto della Scrittura, addirittura capovolgendolo: al castigo di Sodoma osa sostituire la salvezza di Sodoma, traendo in inganno i fedeli. Ciò che dice, spacciandolo per Sacra Scrittura, è invece integralmente contrario alla Scrittura. E dovrebbe ritenersi eretica proprio per questo motivo, poiché il contrario del testo, da essa affermato, viola una verità di fede. Quella secondo la quale bisogna credere alla inerranza assoluta del testo biblico riconosciuto dalla Chiesa, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. Tale “inerranza” è stata affermata dal Tridentino e ribadita, sempre dogmaticamente, in modo ancor più preciso dal Vaticano Primo.

Assoluta perché concernente non solo le verità rivelate sulla religione e la morale ma anche i fatti storici in esso narrati. I libri sacri dei due Testamenti ammessi dalla Chiesa nel Canone, “presi integralmente in tutte le loro parti,” si considerano scritti sotto l’ispirazione dello Spirito Santo perché hanno Dio per autore. Si deve pertanto credere che dicano il vero in tutto ciò che dicono, anche nelle parti storiche o cronachistiche. Questa verità (sempre creduta) è stata anche definita formalmente come verità di fede, deve pertanto esser creduta come dogma di fede, chi la negasse incorrerebbe nell’anatema, esplicitamente previsto dal Vaticano Primo. Trattandosi di una verità dogmaticamente definita, chi la negasse incorrerebbe pertanto in un’eresia[3].

La sententia mostruosa di mons. Galantino nega oggettivamente il dogma dell’inerranza della Scrittura. Se Sodoma si è salvata, allora la testimonianza della sua dannazione offertaci dalla Genesi è falsa e l’autore del testo sacro ci ha ingannato! Tale negazione ha carattere oggettivo, poiché prescinde dalle intenzioni del suo autore, sulle quali nessuno può pronunciarsi; provengano esse da ignoranza del testo (per quanto poco credibile, trattandosi di un vescovo) o da proterva intenzione o da un mal riposto desiderio di apparire misericordiosi.

La sententia scandalosa del segretario della C.E.I. nega oggettivamente anche l’inerranza del Nuovo Testamento, in quei luoghi nei quali si riferisce a Sodoma; nei Vangeli di Matteo e Luca, nella seconda Epistola di S. Pietro: Mt 10, 15; 11, 24; Lc 10, 12; 17, 28-29 e 32-33; 2 Pt 2, 6-11. Dovrebbe esser noto a tutti che la distruzione di Sodoma e Gomorra fu citata per ben tre volte da Gesù Cristo Nostro Signore quale esempio di punizione divina esemplare per tutti coloro che si ostinano nel peccato, in sfida aperta a Dio. Citata sempre come fatto storico effettivamente avvenuto, non come mero apologo.

Nell’ammonire sul retto comportamento da tenere nell’imminenza del suo ritorno come Giudice finale, Nostro Signore fece addirittura l’esempio del castigo che colpì la moglie di Lot, la quale disobbedì al comando dell’Angelo e si volse a guardare da lontano quel luogo di peccato, come se volesse ritornarvi, almeno col cuore: «Ricordatevi della moglie di Lot. Chi vorrà salvare la sua vita la perderà, ma chi la perderà la custodirà» (Lc 17, 32-33).
Paolo Pasqualucci
_________________________________________
1. http://www.nunziogalantino.it/sermon/omelia-per-i-giovani-italiani-alla-gmg-2016/ p. 1/3. Corsivi e grassetti miei per le parole che si riferiscono alla salvezza di Sodoma. Per i Testi Sacri ho tenuto presenti diverse traduzioni: le due apparse nelle Edizioni Paoline prima e dopo il Concilio Vaticano II (la seconda con l’imprimatur ufficiale della CEI) e quella condotta, per l’editore Salani, sotto la direzione dell’abate Giuseppe Ricciotti (1a ediz. nel 1940).
2. Romano Amerio, Iota Unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX, Milano-Napoli, R. Ricciardi ed., 19862, p. 538-9 (è il § 288. Bibbia e liturgia). L’esistenza di tutti questi “tagli” era stata dimostrata da un accurato studio del prof. R. Kaschewsky, in “Una Voce Korrespondenz”, 1982, n. 2/3, citato da Amerio in nota, nella stessa pagina.
3. Per i riscontri dottrinali, vedi: Costituzione dogmatica De Fide Catholica, cap. II, De revelatione, DS 1787/3006 e relativi Canones, DS 1809/3029. “Questi libri dell’antico e del nuovo Testamento presi integralmente con tutte le loro parti [libri integri cum omnibus suis partibus] – così come sono elencati nel decreto dello stesso concilio [di Trento, sess. IV, decr. I] e come sono contenuti nell’antica edizione della Volgata – devono esser accettati come sacri e canonici. La Chiesa non li considera tali perché, composti per iniziativa umana, sono stati poi approvati dalla sua autorità, e neppure solo perché contengono la rivelazione senza errore, ma perché, scritti sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa”. Inoltre, nel cap. III De fide, si precisa: “Con fede divina e cattolica [cioè come dogma di fede: Porro fide divina et catholica ea omnia credenda sunt, quae in verbo Dei scripto vel tradito continentur…] deve credersi tutto ciò che è contenuto nella parola di Dio scritta o tramandata, e che è proposto dalla Chiesa come divinamente rivelato, sia con giudizio solenne, sia nel suo magistero ordinario universale” (DS 1792/3011). Perciò, “Se qualcuno non riconosce come sacri e canonici i libri della Sacra Scrittura completi e con tutte le loro parti, come sono stati elencati dal santo concilio di Trento o dice che essi non sono divinamente ispirati, sia anatema”(DS 1809/3029). Per il testo in italiano: Giuseppe Alberigo (a cura di), Decisioni dei Concili Ecumenici, tr. it. di Rodomonte Galligani, UTET, Torino, 1978, p. 762; 764; 769).

29 commenti:

Anonimo ha detto...

La responsabilita' e' individuale .
Alla fine della vita il Giusto Giudice interroghera' l'anima al singolare .
Il mio compito deve essere la compassione e la preghiera giornaliera e la correzione con carita' . I Sacerdoti sono i piu' bramati dal diavolo che' traviando un Sacerdote si porta appresso tutte le anime che lo seguono senza discernere . Il Sacerdote non e' immune dall'errore solo perche' Sacerdote , e' anche un uomo .
http://www.radiobuonconsiglio.it/preghiere/santo-rosario/rosario-per-sacerdoti/

Miri ha detto...

Galantino è stato ordinato prete nel 1972 e consacrato da Benedetto XVI nel 2011.

il maccabeo ha detto...

Interessante secondo me il rilievo che Pasqualucci fa insieme ad Amerio di come la "deforma" liturgica abbia intaccato gli stessi testi della Sacra Scrittura, collocando una volta di piu la Nuova Messa tra le false liturgie degli eretici di ogni tempo.
Colla scusa di "ritornare alla fede dei primi cristiani" si fa prima Tabula rasa di tutto ciò che nel piccolo cervello modernista non sarebbe "scritturale", poi si va a spulciare nella Sacra Scrittura stessa ciò che sarebbe pure non appartente al "testo originale", secondo un giudizio del tutto aprioristico però, che si limita solo e sempre ad eliminare ciò che non conviene non alla fede dei primi cristiani", ma "allo spirito moderno" dei "cattolici adulti", e cioé solo e sempre la realtà della morte come pena per il peccato, il giudizio, l'inferno e tutto cio che inquieta la coscienza ormai piu che lassa del modernista odierno. Nulla di nuovo. Lutero lo aveva giá fatto e dopo di lui ogni protestante.
In questo anche Mons. Galantino si dimostra sempre un campione.
Lui si rattrista non degli aborti, ma delle "facce tristi che pregano il rosario davanti alle cliniche abortiste". Lui si rattrista non dei peccati contro natura che gridano vendetta al cospetto di Dio come la sodomia, ma degli "accusatori implacabili" e di chi "denuncia i misfatti".
E di scandalo farisaico in scandalo farisaico, cioé di scandalo contro il bene e di compiacimento nel male, se non avviene un miracolo, Mons. Galantino finirà pure lui come gli abitanti di Sodoma e Gomorra, nella schiera degli "impenitenti finali", cioé tra "chi persevera nella colpa finche é in vita"....fino a quando "si ostina nel male anche in punto di morte e rifiuta la conversione. L'impenitenza finale é il peccato piu grave per le sue irreparabili conseguenze, che comportano la dannazione eterna" (Dragone, Spiegazione del Catechismo di San Pio X, Ed. Paoline 1963, n° 153, in fine).

Maria , nostra Speranza . ha detto...

Nel tempo della prova prendiamo la Corona del Rosario e uniamoci sempre piu' strettamente all 'Aurora Che Sorge , Maria e' l'Unica Stella di Speranza che porta a Gesu' , l'Unico Sollievo della Sofferenza (suggerimento di Padre Pio ) .

Anonimo ha detto...

Ripeto quanto avevo scritto il 1° agosto
Qualcuno faccia correggere la preghiera del papa a Cracovia, perché se no sembra che una Grande Dea abbia generato la Trinità:
O Dio, Padre Eterno... Ci rivolgiamo a Te...affidandoci all’intercessione della Tua Santissima Madre...
Evidentemente è saltato il riferimento a Cristo. Nessuno se ne è accorto?
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/07/30/0561/01245.html
A.V.

murmex ha detto...

Secondo me , Galantino è solo un grandissimo ignorante . Mi pare che un'altra città (forse Ninive , non sono sicura e non ho tempo per controllare ), perchè fece penitenza . Non è una scusante , però , un vescovo ha il dovere di studiare prima di sparare corbellerie . Se gli ripugna la S Scrittura , legga almeno l'enciclopedia Treccani , dove si legge che nei pressi del salatissimo e sterile mar Morto si trovano i resti delle due città , un tempo fiorentissime .

Berni-exodus ha detto...

@ Miri - buono prettamenente conforme alla formazione conciliare con l'aggravante bergogliana.
Possiamo aggiungere qualcosal'altro per aggravane la situazione? Chi vuol seguirlo, lo segua.
Poi,Dio non ha dato ad ognuno un cervello per ragionare,unitamente al libero arbitrio.?
Comunque sono sconcertato e scandalizzato da tutti questi elementi che si prendono gioco delle persone semplici e inadeguate a discernere (causa l'ignoranza in materia.)
Loro possono andare avanti finche' li segue questa gente; mia nonna, nella sua cultura zero avrebbe pregato in questo modo: Dio mio perche' ci hai abbandonato?

Anonimo ha detto...

Mons. Galantino si è trasformato in un ideologo e come tale impoverisce il proprio sacerdozio.

Stamane, prima della Messa, davanti al tabernacolo, chiedevo: Signore, metti un po' di Te in me! C'è bisogno di più Cielo per non rimanere pesantemente attaccati alla terra.

In questi giorni la lettura di San Paolo mette in risalto la necessità di vedere l'oltre, di staccarci dal suolo, per non essere di Paolo, Cefa o Apollo, ma di Cristo, ovvero di Dio!
Finchè infatti riterremo un uomo, chiunque esso sia, un idolo (o addirittura idolatreremo qualcosa facendone schiavi gli uomini: che sia la "Madre terra", il mercato, il denaro, la finanza, un partito, un'idea...), noi saremo totalmente fuori strada. La chiesa di "papafrancesco", la chiesa che edulcora la Scrittura per fare tornare i propri conti, è una chiesa che ragiona secondo il mondo.

La sapienza mondana è vanificata dalla croce e la croce non evita di fare i conti con il peccato, il male e il dolore, sapendo che lo scontro è cruento...

Chiedere a Gesù di "mettere un po' di Te in me" è un tentativo di vivere il salmo odierno: la bontà di Dio è per chi Lo teme. Non è la paura di un autoritarimo, ma il riconoscimento dell'autorità con cui ciò che si dice è il Vero, non è un'ideologia che cerca di forzare la realtà per non ammettere di averla falsata...

Non c'è una bontà di Dio "automatica", buona per tutte le stagioni. E' condizionata.
Le dieci vergini si trovarono chi dentro e chi fuori, e non fu rimproverata alle cinque prudenti la mancanza di carità nel non condividere l'olio con le altre.

Ma tutto questo Galantino finge di non saperlo: è l'ideologia, la "sapienza" che piace al mondo e che scantona dalle porte strette; la via larga di papafrancesco e dei pastori che spingono le pecore ad uscire dall'ovile, facendo dell'ovile un accampamento che accoglie insieme leoncelli, lupi, serpi e capre... Naturalmente lasciando che ciascuno sia se stesso. L'agnello, senza riparo, è divorato: purtroppo Madre natura non è così buona, per natura, proprio come l'uomo... Rousseau ha torto. Una volta la chiesa lo sapeva. Poi ha smesso di considerare il peccato originale...

Anonimo ha detto...

Raccomandato fortemente (o imposto d'ufficio) da santegidio onlus, l' onu trasteverino insieme con Paglia, annamo bbene....

Giovanni C. ha detto...

una sfilza di eresie una dopo l'altra. La città di Sodoma verrà distrutta perchè in essa non c'era alcun giusto. E' stata castigata per i gravi peccati di sodomia, peccati che, oggi giorno, sono ritenuti delle virtù, tanto che il cattolico Renzi,con grande soddisfazione, riconoscerà il diritto ai sodomiti, con tanto di legge. Questo governo si comporta come gli abitanti di Babele: ha osato sfidare Dio...ed ora cosa possiamo attenderci, che il Signore ci benedica!?

mic ha detto...

Almeno preghiamo e agiamo in modo che il Signore possa trovare qualche 'giusto', per grazia Sua....

murmex ha detto...

Mi è rimasto nella tastiera che la città di Ninive fece penitenza , e non fu distrutta . Galantino , secondo me , nella sua ignoranza della s Scrittura , (ma non delle esternazioni bergogliane , e mi pare che proprio in una di queste si sia parlato della sindrome di Giona , della delusione del profeta nel non veder realizzata la profezia ) ha fatto confusione . Ci vuole una certa caratura mentale anche per essere eretici , lui ripete quello che gli giunge all'orecchio , di per se già grave , anche travisandolo grossolanamente. Probabilmente per lui , se leggesse , questa accusa di ignoranza sarebbe più offensiva di quella di eresia , io la vedo invece come benevola , perchè mi rendo conto del livello formativo postconciliare di preti e vescovi .

Luisa ha detto...

Stampa da fogna, ma perchè chi è insozzato da quella m***a non sporge querela?

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_settembre_01/papa-manda-pensione-oliveri-vescovo-che-accolse-pedofili-2303aa82-702c-11e6-acff-0ba0a2f56bad.shtml

mic ha detto...

Non ci sono più parole. Ogni giorno, senza tregua... Ma l'indignazione è senza pari. Sbollirà l'indignazione e prima o poi passerà anche questo cataclisma, mentre la fiducia nel Signore non crolla e il grido del nostro cuore non cessa; ma quale prezzo dovremo pagare noi e le generazioni che verranno per tutto questo?
E la conversione per il peccato contro Dio????

Il Papa: "Distruggere il pianeta è un peccato che va confessato ed espiato"!!!

CITTA' DEL VATICANO - Maltrattare la natura è un peccato e come tale deve essere confessato e richiede conversione e gesti riparatori. Nel messaggio diffuso oggi, in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, papa Francesco paragona il mea culpa sui temi ambientali ad altre storiche ammissioni di colpa della Chiesa: "Nel 2000, anch'esso anno giubilare - ricorda Bergoglio - il mio predecessore san Giovanni Paolo II ha invitato i cattolici a fare ammenda per l'intolleranza religiosa passata e presente, così come per le ingiustizie commesse verso gli ebrei, le donne, i popoli indigeni, gli immigrati, i poveri e i nascituri". Stavolta, aggiunge il Papa, il Giubileo della misericordia deve diventare occasione per pentirsi "del male che stiamo facendo alla nostra casa comune", ricordando che "quando maltrattiamo la natura, maltrattiamo anche gli esseri umani".

L'APPELLO EXTRARELIGIOSO. Come ha fatto nella Laudato si', la sua enciclica ambientale, il pontefice non si rivolge in realtà solo ai fedeli ma - precisa nel messaggio - cerca un dialogo "con ogni persona che abita questo pianeta". A partire dalle altre confessioni cristiane, che sui temi ecologici stanno vivendo uno slancio ecumenico fino a condividere proprio la festività del primo settembre, nata nella tradizione ortodossa, mutuata dal cattolicesimo e istituzionalizzata nel 2015 per volontà di Francesco, con il rito culminante del vespro che il Papa guida anche oggi nella basilica di San Pietro.

http://www.repubblica.it/vaticano/2016/09/01/news/il_papa_distruggere_il_pianeta_e_un_peccato_che_va_confessato_ed_espiato_-147000069/

mic ha detto...

L'indignazione riguarda anche (e non solo) questo:

Magistero di Giovanni Paolo II abrogato dall'humanam progressionem (anche di questo c'è molto da dire)
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/motu_proprio/documents/papa-francesco-motu-proprio_20160817_humanam-progressionem.html

Articolo 153. PASTOR BONUS 1988 GP II
(Abrogato nel motu proprio)
§ 1. Spetta al Consiglio far CONOSCERE LA DOTTRINA DELLA CHIESA circa gli aspetti spirituali e morali della MALATTIA ed il significato del DOLORE umano.
§ 2. Esso offre la sua collaborazione alle Chiese locali, perché gli operatori sanitari possano ricevere l'assistenza spirituale nell'esplicare la loro attività SECONDO LA DOTTRINA CRISTIANA, e perché inoltre a coloro che svolgono l'azione pastorale in questo settore non manchino i sussidi adeguati nel compimento del proprio lavoro.
§ 3. Favorisce l'attività teorica e pratica, che in questo campo svolgono in vari modi sia le organizzazioni cattoliche internazionali, sia le altre istituzioni.
§ 4. Segue attentamente le novità in campo legislativo e scientifico che riguardano la salute, al precipuo fine che se ne tenga opportunamente conto nell'opera pastorale della Chiesa.

Berni-exodus ha detto...

Stavo seguendo su rainews24 unultimora di una dichiarazione di Bergoglio dove dice che a causa della mutazione del clima, c'e' questa enorme massa di migranti. Altre volte ha parlato di migrazione di massa di profughi a causa di guerre soprattutto medi oriente e popoli africani e non solo guerre ma anche fame, malattie e miglioramento della vita.
Ma se non capisco male, l'Europa da 500 milioni di abitanti dovrebbe arrivare a due miliardi di persone? Ma sarebbe sopportabile tuttocio'? Oppure dietro c'e' il volere la distruzione fisica di questo continente tanto odiato da oltre tre anni?ma non vi pare che qualcuno vuole con ogni mezzo e in accordo con altri signori distruggere la cultura, il sistema e tutto cio' che ha rappresentato l'Europa Cristiana e percio' trovare vari modi per distruggerla con qualsiasi modo?
Hitler Ci ha provato con la guerra che ha fatto 50 milioni di morti e una totale distruzione; altri stanno usando altri mezzi per provocare mezzo mondo a farlo diversamente.
Speriamo che Dio non appoggi questo progetto. E non dimentichiamo che il demonio si presenta sotto varie forme, ma vuole sempre distruggere anche se non solo anime.

Sonia ha detto...

Ben pochi hanno notato lo stravolgimento di Galantino nei confronti di questa parte della Sacra Scrittura, non solo tra i giovani ma anche tra gli adulti...Ma la cosa più grave è che i pastori stessi non se ne sono accorti o meglio hanno fatto finta di non accorgersene... È in tal modo che i messaggi della Nuova Chiesa entrano indisturbati in mezzo alla gente e la distruzione va avanti senza opposizioni, pezzo per pezzo si smontano 2000 anni di Chiesa di Cristo per sostituirla con una Chiesa di Uomini che la fanno sprofondare nell' eresia... Mi dispiace molto per i nostri giovani che queste eresie le ascoltano e purtroppo non si sanno difendere perché non preparati abbastanza, ho paura che la Chiesa di Cristo finiranno per non conoscerla mai...

Josh ha detto...

@Luisa

chiamarla stampa è un complimento.

@mic

di nuovo con la raccolta differenziata? ma per favore.
Padre ho peccato: l'altro giorno ero di fretta, e ho buttato una busta con carta plastica alluminio e vetro nell'indifferenziata.

Romani 7, 24-25
"Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? 25Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato."

davvero S. Paolo pensava al pattume nel recipiente giusto?

Roba da far venire in mente Montale (da "ma c'è chi...")

"Potius mori quam foedari
è l'illibato senso
del vivere che trasmetti
in messaggi cifrati.
Ma c'è chi non capisce
e preferisce il mondo
così com'è: immerso nel pattume..."

Anonimo ha detto...

OT Radio Vaticana in data odierna, comunica che la S.Messa in latino ed il Rosario giornalieri non andranno più in onda su onde corte, tranne la domenica e i giorni festivi cattolici, inoltre Viganò comunica che verrà aperto un portale internet in sostituzione, che trasmetterà dibattiti, conferenze, le attività giornaliere del vdr, in 60 lingue. La radio trasmetteva da 85 anni......aria nuova, nuove tecnologie, the windswept house is in. Bloggers esteri piuttosto in.....alberati.Anonymous.

Anonimo ha detto...

non pastori questi ma sterminatori del Gregge e delle anime, mediante una fede sentimentale e AUTO-indulgente, senza dogmi nè sacrifici nè mortificazione della carne, tutto un gran paese dei balocchi!

pifferai malefici che sono pronti a qualunque menzogna per ottenere il plauso delle folle mondiali, specialmente di giovani, e ben intenzionati a piacere al mondo più che a Dio. Avranno di tali insegnamenti il loro rendiconto e compenso - "A chi molto è stato dato molto sarà richiesto" - ma intanto milioni di anime si avviano sulla strada larga e comoda della perdizione, dicendo : "L'ha detto il tal vescovo o prete o prelato....che possiamo peccare in tranquillità, tanto poi basta la preghiera 'audace' per attirarsi la benevolenza del Signore....niente pentimento nè conversione! allegria, ogni lasciata è persa!
quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia...."
il principio guida della pastorale post-cv2: presunzione di salvarsi senza merito, ahimè ne ho avuto una conferma inaudita in una nefasta preghiera del foglietto della Messa dove si invocava il Signore di "liberarci dalla presunzone di salvarci per qualche nostro merito" (a rovescio!)....
e l'atto di Speranza che fine ha fatto ?
cfr.: ("spero....la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere che io debbo e voglio fare") ? seppellito nel grande dimenticatoio ante-cv2.

Sacerdos quidam ha detto...

«Nei primi anni dopo il Vaticano II il candidato all'episcopato sembrava essere un sacerdote che fosse innanzitutto "aperto al mondo": in ogni caso, questo requisito veniva messo al primo posto.»
(Card. Ratzinger, 'Rapporto sulla Fede', ed. Paoline,1985, p. 65).
Ed è stato messo al primo posto anche negli anni successivi, fino ad oggi.
Tutti i 'campioni' neomodernisti della Chiesa uscita dall'ultimo Concilio - Ratzinger compreso - sono stati eletti vescovi in base a questo criterio, e Galantino non è che uno degli ultimi della serie.

Carthago (il corpus delle 'novità' conciliari) delenda est.

Anonimo ha detto...

Avra' percorso in lungo e in largo tutte le strade del mondo Tuttavia ancora non ha imboccato quella giusta , quella che porta alla Verita', gli auguriamo di cuore di trovarla quanto prima .
http://www.tempi.it/laicita-diritto-di-entrare-a-monreale-in-canotta#.V8hlM5OLSi4

Michelangelo chi era costui ? ha detto...

Chissa' quanto e' costata questa ricerca del bello in una cattedrale !
Fate il favore , dategli una bella mano di bianco e riconsacratela !
http://blog.messainlatino.it/2016/09/una-nuova-arte-per-una-nuova-chiesa-la.html

Anonimo ha detto...

A proposito del comunicato della Radio Vaticana.
La decisione è grave ed è un vero peccato, perché non trasmettere più sulle onde corte vuol dire tagliare fuori buona parte del mondo dall'ascolto della S. Messa in latino e del S. Rosario, tranne la domenica e i giorni festivi cattolici.
Le onde corte - SW - a differenza della modulazione di frequenza - FM - sono l'unico sistema capace di raggiungere ogni angolo del mondo con poca potenza e di effettuare collegamenti a lunghissima distanza, nonostante la curvatura della Terra.
La decisione ha un fine ben preciso: far perdere l'abitudine di ascoltare e recitare il S. Rosario.

Anonimo ha detto...

Con questi alfieri del potere globale orwelliano, e la Nuova Chiesa di Bergoglio lo è in pieno, non c'è argomentazione inoppugnabile o dato di fatto incontrovertibile che tenga. Con i loro sodali laici del Potere mediatico sono infatti in grado di alterare a piacimento qualsiasi cosa compresi Bibbia e Vangelo. Pensare di confutarli con evidenze cristalline e verità purtroppo è pura illusione. Come in tutti i regimi. Qui non si tratta di teologia ma di dissoluzione e Potere. Su Radio Vaticana visto che è completamente conforme e identica a qualsiasi emittente laica, progressista, globalista, liberista ecc. ecc. dogmi compresi direi che si può sopperire facilmente ascoltando direttamente quelle.
Miles

Dario ha detto...

Nell'ultimo documento ecologista di Bergoglio manca la parola Dio e la parola Cristo. Scusate se è poco...

Anonimo ha detto...

È forse tramontato, nella Chiesa, il primato assoluto di Dio, unica giustificazione legittima e plausibile delle vocazioni contemplative?

http://www.iltimone.org/35088,News.html

Una giovane collega brava nel suo lavoro , in gamba nella vita familiare , molto carina , ogni volta che vede una suora se ne esce con questa esclamazione : " vadano a lavorare " .
Forse in alto loco la pensano allo stesso modo !?
Non e' forse la loro continua preghiera all'Eterno Padre che effonde stille di rugiada su questa riarsa umanita' ?
Sorelle claustrali , Dio vi benedica !

Anonimo ha detto...

Nell'ultimo documento ecologista di Bergoglio manca la parola Dio e la parola Cristo. Scusate se è poco... : ma lui talvolta ne parla, per relativizzare e screditare la santità delle loro figure : la Madonna sotto la Croce che inveisce contro Dio Padre; Gesù che fa un poco lo scemo (mi vergogno a riportare certe bestialità). Ormai Bergoglio è lanciato : demolire la Chiesa Cattolica, azzerare la fede e la devozione a Maria SS.ma ed ai santi, relativizzare le religioni; creare una pseudo-religione ecologista-animalista-ambientalista, sostituendola all'ascesa alla Verità, alla ricerca della salvezza eterna, alla propria santificazione. Seguire simili follie significa candidarsi al manicomio (quaggiù) e alll'inferno (lassù). Lo faccia chi vuole, io non lo farò mai LJC

Anonimo ha detto...

mons Galantino ignora la Sacra Scrittura o finge di ignorarla? certo è che le sue prediche seminano confusione. magistrale l'articolo del prof Pasqualucci !