Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 19 ottobre 2015

Don Elia. La vera posta in gioco

In un bollettino della massoneria giudaica dei primi anni del secolo scorso si afferma che la Chiesa Cattolica deve essere aiutata a cambiare. A quanto pare sopravvivono ancora dei figli di Caifa che, poveretti, continuano a illudersi di poter chiudere i conti col Nazareno. Visto che l’odio distruttivo scatenato a più riprese contro la Sua Sposa per interposta persona, nelle varie epoche della storia cristiana, non è valso ad eliminarla dalla scena, han pensato bene di infiltrarsi nel suo corpo direttivo per adulterarne la natura (ignorando ovviamente, per carenza di cognizioni adeguate in materia, che ciò non è possibile). Sta di fatto che, almeno da un certo punto di vista, sono riusciti nel loro perfido intento: a un secolo di distanza si stenta a riconoscere, della Chiesa terrena, lo stesso volto visibile di allora – o meglio non lo si riconosce più.

Simile cambiamento, dai cattolici “aggiornati”, era in realtà considerato un enorme progresso: fino a cinquant’anni fa non si era capito praticamente nulla del Vangelo, che si sarebbe cominciato a comprendere e a vivere soltanto con il Vaticano II. Oggi, però, essi appaiono ormai surclassati: di quel Concilio che fino a pochi anni orsono era tenuto per verità assoluta e indiscutibile, stranamente non si parla più, così come di qualsiasi altra cosa risalga a una data precedente a quel fatidico 13 marzo 2013, che ha segnato l’inizio di una nuova èra. È nata la Chiesa di papa Francesco, con una nuova dottrina, una nuova prassi e una nuova morale. In conferenze, omelie e interventi vari, vescovi, cardinali o semplici sacerdoti lo acclamano anzi salvatore della Chiesa, profondendosi in elogi entusiastici e scomunicando senza appello – in nome della misericordia – chi non fosse dello stesso parere…

Indubbiamente è un’altra religione, non quella che abbiamo ricevuto da bambini. Abbiamo sempre creduto in Cristo quale unico salvatore, nella Sua parola come verità immutabile, nel Suo sacrificio come redenzione universale e nella Sua grazia come indispensabile mezzo di salvezza. Ora questi signori vorrebbero farci credere che tutto questo sia superato: nessuno di loro, ovviamente, osa affermarlo in termini espliciti, ma il succo del discorso è quello. Basta essere buoni (ognuno a modo suo), rispettare la legge (umana) e fare la raccolta differenziata dei rifiuti… In termini tecnici, è ciò che si chiama giustificazione mediante le opere; in parole povere, un regresso del cristianesimo al giudaismo, in nome di quel Gesù che non sarebbe altro che un ebreo vissuto nel I secolo (dopo Cristo, per l’appunto). Forse non tutti sanno, tuttavia, che il giudaismo di oggi non è il medesimo della sua epoca, ma piuttosto una continuazione di quel rabbinismo con cui il Figlio di Dio non andava molto d’accordo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti…». Ricordate?

Ma che c’entrano gli Ebrei con papa Francesco? C’entrano eccome: sono amici per la pelle. Già da arcivescovo di Buenos Aires, il buon Bergoglio ha “concelebrato” con i rappresentanti della più potente loggia giudaica (la Bᵉnè Bᵉrith) raccolti con lui intorno all’altare; poi, trasferitosi a Roma, li ha solennemente ricevuti in Vaticano. Uscendo da un lungo colloquio con lui, Shimon Perez ha dichiarato che è finalmente giunto il momento di unire tutte le religioni – eliminando evidentemente tutto ciò che possa distinguerle. Al Congresso degli Stati Uniti e nel Palazzo di Vetro, il pontefice uscito da un ambiente ecclesiale fieramente antiglobal e antiamericano è stato acclamato come un profeta da centinaia di delegati rapiti in estasi. Eppure si presenta come il papa dei poveri, degli ultimi, dei diseredati… Come fa a piacere tanto a chi li opprime e li affama dettando ai governi dei Paesi sottosviluppati scelte, programmi e politiche?

C’è qualcosa che non torna… a meno che non si ammetta – come suggerito da qualcuno – che questo papa sia stato voluto proprio da loro. Ultimamente si è tornati a parlare delle dimissioni di Benedetto XVI, annunciate in circostanze quanto meno inquietanti: proprio in quei giorni lo Stato della Città del Vaticano era stato escluso dalla rete SWIFT, sorta di camera di compensazione finanziaria che consente le transazioni di denaro a livello mondiale; ciò significa che qualsiasi operazione economica da parte del Vaticano (fosse pure un semplice prelievo o acquisto con carta di credito) era stata bloccata, con conseguenze a dir poco catastrofiche. Pare che, appena avvenuto l’annuncio delle dimissioni (redatto oltretutto in un latino piuttosto improbabile), il collegamento sia stato ripristinato. Certamente non sarà stata questa l’unica causa scatenante, ma in una situazione che, dopo lo scandalo Vatileaks, si era rivelata ingovernabile, questo potrebbe essere stato l’ultimo scossone per convincere l’odiatissimo ottuagenario a mollare la barra della barca di Pietro. In fin dei conti era il solo che ancora si opponeva ai progetti perversi dei nemici di Dio (gender, mondialismo, relativismo assoluto…), la cui realizzazione, proprio a partire da quel momento, ha conosciuto un’accelerazione impressionante.

Ci sarà senz’altro chi, come al solito, griderà al complottismo… Il fatto è che il sistema SWIFT è controllato dagli Stati Uniti, le cui finanze, a loro volta, sono controllate dalla massoneria giudaica. I conti cominciano a quadrare, soprattutto se si sommano gli intrighi del cosiddetto gruppo di San Gallo, composto di quei cardinali che, per esplicita ammissione di uno di loro, fin dall’inizio del pontificato di papa Ratzinger hanno tramato per boicottarlo (o forse ne hanno addirittura favorito l’elezione con il proposito di approfittarne per esasperare la tensione all’interno della Chiesa e nei suoi rapporti con il mondo) e preparato poi l’elezione successiva. Luciferina astuzia dei Giuda che in ogni epoca, per misteriosa permissione della Provvidenza, si mescolano agli Apostoli e ai loro successori… Con le buone o con le cattive, insomma, bisognava togliere di mezzo chi tratteneva (il katéchōn di paolina memoria) quel cambiamento radicale della Chiesa che i suoi avversari avevano di mira, sostituendolo con qualcuno che fosse invece d’accordo con loro.

Il fatto è che secondo san Paolo – ciò che chiunque può leggere nella Bibbia, loro compresi – questo momentaneo trionfo del mysterium iniquitatis prelude al ritorno glorioso di Cristo sulla terra. Per noi, che pur gemiamo nella prova, questo è un eccezionale motivo di consolazione; per quelli, al contrario, dovrebbe esserlo di preoccupazione, se credessero nel carattere ispirato della Sacra Scrittura. In ogni caso, il diavolo sa per certo che gli rimane poco tempo; forse non lo sanno i suoi adepti, che stanno manovrando il Sinodo dei Vescovi – checché ne dicano, a livello ufficiale, i pinocchi dal chilometrico naso – per far definitivamente trionfare le loro idee perverse. A questo punto, se i Pastori fedeli non alzano la voce, grideranno le pietre… Quanto più abbiamo il diritto e il dovere di farlo noi, che avemmo un giorno un cuore di pietra, certo, ma abbiamo ricevuto da Maria immacolata la grazia di vedercelo cambiare dal Suo primogenito in cuore di carne, un cuore da figli plasmato da quella Parola che non passerà mai, a differenza di cielo e terra.

20 commenti:

bernardino ha detto...

Rev.do Don Elia, e gentile Maria, dopo aver letto attentamente l'articolo vorrei capire
come tredici cardinali di prim'ordine hanno avuto il coraggio -(dopo aver notato chiaramente la deriva modernista che stava distruggendo la Dottrina, dopo l'avvento al soglio di Pietro di Bergoglio che avrebbe dovuto portare a compimento il diabolico vat.II) - di scrivere quella lettera al VdR, è possibile che gli stessi o altri vescovi e cardinali non se la sentano (dopo tutto quello che Bergoglio ha detto e fatto in questi due anni e mezzo - soprattutto dopo questi sinodi 2014 e 2015 e l'instrumentum laboris) di dichiararlo pubblicamente eretico, insieme a tutto il gruppone che lo circonda e lo adora minuto dopo minuto, e lo depongano e nello stesso tempo riducano tutti allo stato laicale? credo che per far questo venti cardinali e vescovi siano sufficenti?, ma abbiamo forse paura davvero dello scisma? o dobbiamo aver paura che questo gruppone in poco tempo ancora al potere non possa determinare la fine terrena della Chiesa Cattolica, della Dottrina bimillenaria, visto dove siamo arrivati in soli 50 anni?
Ma con questa gente credete che la religione Cattolica Romana possa sopravvivere?
Ma i cardinanali e vescovi che credono ancora in Dio Onnipotente hanno o no il coraggio di difendere ancora la Croce oppure stanno facendo come gli Apostoli quando è arrivato giuda, che sono tutti scappati e nesseno conosceva più Gesù nell'atrio di Caifa?
Siamo giunti a red rationem - ora o mai più - dopo c'è solo la fine, anche se Gesù ci ha sempre detto portae inferi non prevalebunt, ed a questo ci credo, ma credo anche alle profezie di Fatima e della Emmeric; dunque fino a quando?

Cattolico ha detto...

A proposito del blocco dello Swift per far pressione su Ratzinger afficnhé si dimettesse: sembra una mossa analoga all'azione che ha pilotato lo spread, nel 2011, per far dimettere Berlusconi (si dice che l'ordine sia arrivato dagli Usa, complice la UE). Quindi sempre i poteri forti del mondo che pilotano gli stati e la Chiesa, altro che interessamento per i poveri, per "gaia", per i "diversamente esseri umani". Qui siamo al gioco scoperto di satana, che manovra le sorti del mondo usando i progressisti in politica (neocomunisti, sinistre, lacisti amanti delle perversioni, ecc.) e in religione (neomodernisti, al confronto dei quali i modernisti delle origini erano come un rafreddore paragonato ad un tumore, parole di Jean Guitton negli anni '70, figuriamo oggigiorno). Bergoglio e soci ormai giocano a carte scoperte il loro sporco gioco: distruzione del Cattolicesimo con la "sola" della misericordia per tutti, del "basta l'amore" e poi continuate pure nelle vostre porcherie, ché anzi vi benediciamo ufficialmente. Peggio per loro, amici cari, che lavorano per il principe di questo mondo, avranno da lui la ricompensa, e non gli piacerà. Coloro che essi perseguitano, invece, se accetttano la presecuzone rimanendo fedeli a Dio, alla Vera Chiesa (preconciliare), non li seguiranno nell disrazia eterna.

er ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-nessuno-puo-modificare-la-legge-divina-per-questo-non-e-lecita-leucarestia-ai-divorziati-14148.htm
dice sorridendo P. Thomas Michelet Op

hr ha detto...

http://www.iltimone.org/33773,News.html

QUANTO RATZINGER METTEVA IN GUARDIA DALL'INGANNO DEL «GESÙ SOLO MISERICORDIOSO» CHE PIACE AL MONDO da Joseph Ratzinger, Collaboratori della verità, San Paolo 1994

«… sono tratti costitutivi della fede la disponibilità a soffrire ma anche il coraggio di lottare. Ciò non manca certo a quegli uomini che dicono: la fede dovrebbe essere protesta e resistenza contro il potere di questo mondo. Ma quando si va a vedere più da vicino ci si rende conto che in realtà tali gruppi vogliono per lo più avere un altoparlante per le loro grida e per i loro slogan di partito.

Accade tutt’altra cosa, invece, quando la Chiesa si oppone ai veri poteri e peccati di quest’epoca, quando essa denuncia la distruzione del matrimonio, la distruzione della famiglia, l’uccisione dei bambini non ancora nati, le deformazioni della fede: allora le si contrappone subito un Gesù che sarebbe stato solo misericordioso, sarebbe stato sempre comprensivo e non avrebbe mai fatto male a nessuno. E viene formulata la massima: non si può essere cristiani a spese dell’essere uomini; e per essere uomini si intende poi ciò che pare e piace a ciascuno. Esser cristiani è un optional gradito, ma non deve costare nulla... Cristo è salito sulla croce: un Gesù disponibile a tollerare tutto non sarebbe stato crocifisso».

hr ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-deliramentadi-cupich-14146.htm

Non so se lo fanno ancora oggi, ma quand'ero bambino uno dei giochini che preferivo delle riviste di enigmistica era "trova le differenze". Mi è venuto in mente mentre leggevo le dichiarazioni di monsignor Blaise J. Cupich, arcivescovo dell'importantissima diocesi di Chicago, durante la conferenza stampa di venerdì a margine del Sinodo sulla famiglia che in occasione della sua apertura ha visto pregare così tante persone per il suo buon esito.

er ha detto...

http://disputationes-theologicae.blogspot.it/2015/10/progetto-kasper-e-attacco-alla-divina.html

Verso una “Nuova Chiesa”, passando dal matrimonio? di don Stefano Carusi

Anonimo ha detto...

OT ma non troppo.
Il bellissimo intervento della dottoressa rumena al sinodo è stato tradotto in italiano.
Se a qualcuno serve, ecco il link:
https://cristianesimocattolico.wordpress.com/2015/10/18/un-forte-appello-al-papa-e-ai-vescovi-al-sinodo/
Rimando inoltre al testo inglese, con i commenti del solito Fr. Z:
http://wdtprs.com/blog/2015/10/urgent-romanian-greek-catholic-doctors-speech-to-synod-members-all-get-a-serious-talking-to/
humilitas

Anonimo ha detto...

Sì, lo SWIFT agisce sempre in modo politically correct seguendo le regole Koshe della finanza internazionale.......serve altro per capire che chi comanda è colui che non ti permette di criticarlo neppure larvatamente?

Luisa ha detto...


“Auguriamo che lo Spirito Santo illumini i Padri Sinodali e li unisca al Papa. Auguriamo che la grande maggioranza dei presenti sia accanto al Papa nella risoluzione dei problemi. Non c’è solo la dottrina astratta, ma anche la vita concreta con cui confrontarsi: il centro del Vangelo è la Misericordia e la Chiesa deve essere testimone della Misericordia”.

Chi l`ha detto? Il teologo che fa teologia in ginocchio.

La dottrina è astratta?
E quello sarebbe un cardinale cattolico?

http://www.agensir.it/sir/documenti/2015/10/00324237_comunione_ai_divorziati_spero_che_a_favor.html

Luisa ha detto...

Non male anche questo,
ecco quel che hanno ascoltato il 15 ottobre i vescovi al Sinodo:

"Sì che siano divorziati risposati, omosessuali, spose di unioni poligame, sono fratelli e sorelle di Gesù, dunque sono la nostra famiglia, l`Eucaristia è il cibo di coloro che sono in cammino per formare il Corpo di Cristo".

Chi lo ha detto?
Hervé Janson, il priore generale dei Piccoli Fratelli di Gesù, presente al sinodo per, come da lui detto, permesso speciale di Bergoglio.

http://www.leforumcatholique.org/message.php?num=789559

Quel priore è cattolico?

cattolica ha detto...

Concordo con Bernardino.

Anonimo ha detto...

La domanda (retorica, naturalmente) di Luisa ha una sola risposta: quel priore Janson non è cattolico. ome un sacco di altra bela gente... non è più una novità.
Se questi sono gli invitati speciali del vdR al sinodo, siamo proprio a posto.
Il serpente antico insidia parecchio il calcagno sinodale.
Secondo me si stanno quasi pestando, là dentro, anche se in sala stampa si affoga nella melassa.
Vediamo cosa succederà sabato prossimo.
humilitas

Arcangelo Pio ha detto...

don Stefano Carusi (link suindicato): L’impressione fondata è che ci troviamo davanti ad un unico grandioso progetto di Antichiesa di cui non si è reso visibile per ora che un solo aspetto, seppur importantissimo.

Ottimo articolo, quello riportato, in cui veramente si comprende quale sia la posta in gioco nei "ludi ecclesiali" in corso. Francamente mi dà fastidio sentire parlare ancora di "novatori", "modernisti" ecc. Si chiamino le cose con il loro nome. Davanti ai nostri occhi è in corso una dura battaglia tra la vera Chiesa e l'Anti-Chiesa, che è ispirata dal demonio.

Due brevi citazioni in tema:

Ci troviamo oggi di fronte al più grande combattimento che l'umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l'abbia compreso totalmente. Siamo oggi davanti alla lotta finale tra la Chiesa e l'Anti-Chiesa, tra il Vangelo e l'Anti-Vangelo. Una cosa è tuttavia certa: la vittoria finale appartiene a Dio e ciò si verificherà grazie a Maria, la Donna della Genesi e dlel'Apocalisse che combatterà alla testa dell'esercito dei suoi figli e figlie contro le forze del nemico, di Satana, e schiaccerà la testa del serpente

(card. Karol Wojtyla, 9 novembre 1976)

Più recentemente:

la Madonna non ha smesso di manifestare nel mondo intero le sue vive preoccupazioni materne per la sorte dell'umanità nelle sue diverse apparizioni. Dovunque, ha chiesto preghiere e penitenza per la conversione dei peccatori, perché prevedeva la rovina spirituale di certi Paesi, le sofferenze che il Santo Padre avrebbe subìto, l'indebolimento generale della fede cristiana, le difficoltà della Chiesa, la venuta dell'Anticristo e i suoi tentativi per sostituire Dio nella vita degli uomini: tentativi che, malgrado i loro successi splendenti, sono destinati tuttavia all'insuccesso.

(card. Ivan Dias, Legato di Benedetto XVI in occasionie delle celebrazioni per il 150° anniversario delle Apparizioni di Lourdes, 8 dicembre 2008)

Anche se si tenderebbe naturalmente a non credere che questo sia il momento storico cui si riferiscono queste parole, la nuda realtà dei fatti ci porta invece a pensare il contrario. Tutto congiura contro la Chiesa e noi abbiamo il dovere di difenderla, perché così facendo difenderemo noi stessi, le nostre anime immortali e, offrendo le nostre stesse esistenze “in riparazione” cooperermo alla salvezza di una moltitudine di ignari i quali, per cieca obbedienza o per mancanza di coraggio, accetteranno di professare una falsa fede, che si nutre di falsi riti. Questa è la posta in gioco, e non è una esagerazione.

tralcio ha detto...

PROFETI

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La Madonns dovunque, ha chiesto preghiere e penitenza per la conversione dei peccatori, perché prevedeva la rovina spirituale di certi Paesi, le sofferenze che il Santo Padre avrebbe subìto, l'indebolimento generale della fede cristiana, le difficoltà della Chiesa, la venuta dell'Anticristo e i suoi tentativi per sostituire Dio nella vita degli uomini: tentativi che, malgrado i loro successi splendenti, sono destinati tuttavia all'insuccesso.
(card. Ivan Dias, Legato di Benedetto XVI in occasionie delle celebrazioni per il 150° anniversario delle Apparizioni di Lourdes, 8 dicembre 2008)

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QUANTO RATZINGER METTEVA IN GUARDIA DALL'INGANNO DEL «GESÙ SOLO MISERICORDIOSO» CHE PIACE AL MONDO da Joseph Ratzinger, Collaboratori della verità, San Paolo 1994

«… sono tratti costitutivi della fede la disponibilità a soffrire ma anche il coraggio di lottare. Ciò non manca certo a quegli uomini che dicono: la fede dovrebbe essere protesta e resistenza contro il potere di questo mondo. Ma quando si va a vedere più da vicino ci si rende conto che in realtà tali gruppi vogliono per lo più avere un altoparlante per le loro grida e per i loro slogan di partito.

Accade tutt’altra cosa, invece, quando la Chiesa si oppone ai veri poteri e peccati di quest’epoca, quando essa denuncia la distruzione del matrimonio, la distruzione della famiglia, l’uccisione dei bambini non ancora nati, le deformazioni della fede: allora le si contrappone subito un Gesù che sarebbe stato solo misericordioso, sarebbe stato sempre comprensivo e non avrebbe mai fatto male a nessuno. E viene formulata la massima: non si può essere cristiani a spese dell’essere uomini; e per essere uomini si intende poi ciò che pare e piace a ciascuno. Esser cristiani è un optional gradito, ma non deve costare nulla... Cristo è salito sulla croce: un Gesù disponibile a tollerare tutto non sarebbe stato crocifisso».

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CHAPEAU a chi me li ha fatti conoscere. Grazie infinite, di cuore!

A Ninive i niniviti, re incluso, ascoltarono Giona.
Qui, tra i "sinoditi" chi sarà disposto a farlo? E riuscirò almeno io, a farlo?

Cattolico ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

A proposito della " chiesa a piramide rovesciata", di cui purtroppo, ne esistono anche di reali, come la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Marilleia (Trento), fa rabbrividire, infatti per la massoneria, il triangolo rovesciato, che poi ha la stessa forma della piramide rovesciata, è Lucifero stesso e indica il suo trionfo finale. Non potrebbe il Sommo Pontefice usare espressioni più consone per parlare della Santa Chiesa? Troppe parole equivoche e quindi lontane anni luce dal parlare cristallino che si addice a chi occupa il soglio di Pietro.

Rr ha detto...

Anonimo ore 19.000,
ma se è lui un equivoco vivente!
Rr

irina ha detto...

Tutto molto chiaro. Grazie.
Ma perchè farsi cooperatori di Lucifero?
Cosa spinge a cooperare con i propri persecutori, raggiratori, violentatori?
La vanità? L'ignoranza? La debolezza? Cosa? La vertigine, come diceva Gòmez Dàvila?

irina ha detto...

Calzante e pertinente il confronto tra 2011 e 2013 di cattolico: giorno 19 ore 12.24.
Ma con fede certa che : in principio ERA IL VERBO..., dico, quando la barca di Pietro va alla deriva tutto il resto segue. Dunque andiamo a cercare dove si sono aperte le falle, chi le ha procurate, quanti clandestini sono stati imbarcati e da chi.Se la barca di Pietro, riparata, tenuta in ordine, fatti sbarcare coloro che nulla hanno a che fare cone essa, riprende la sua propria rotta Tutto, Ovunque andrà meglio per il semlice fatto che la barca di Pietro veleggerà seguendo la sua stella polare, Nostro Signore Gesù Cristo,Speranza di tutti gli uomini che lo riconoscono Signore e Dio.
Come vinse sul paganesimo il Cristianesimo? per l'esempio che diede ad un mondo decaduto e decadente. Allora i crisiani cattolici che hanno a cuore le religione, la politica, l'economia, l'ducazione, la sanità, la cultura cerchino e seguano PRIMA DI TUTTO GESU'CRISTO NOSTRO SIGNORE E NOSTRO DIO. Il resto seguirà. Come sempre è seguito poichè, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO...

Anonimo ha detto...



Preferisco Don Elia quando interviene nell'ambito strettamente religioso e morale. Dai sacerdoti i fedeli si aspettano soprattutto questo, e soprattutto in quest'epoca di tenebre.