Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 16 luglio 2012

16 luglio. Intervista a Mons. Fellay dopo la conclusione del Capitolo generale

Il mutismo dottrinale non è la risposta
all' « apostasia silenziosa »



DICI : Come si è svolto il Capitolo generale ? In quale atmosfera  ?
Mons. Fellay : In un'atmosfera  molto calda, perché il mese di luglio è particolarmente torrido, nel Vallese ! Ma in un'atmosfera molto impegnata, in fondo, perché i membri del Capitolo hanno potuto avere scambi in tutta libertà, come conviene in una riunione di lavoro del genere.

DICI : Le relazioni con Roma sono state trattate ? Non c'erano questioni vietate ? I dissensi che si sono manifestati in seno alla FSSPX, in questi ultimi tempi, sono stati appianati ?
Mons. Fellay : Sono molte questioni ! Riguardo a Roma, siamo davvero andati in fondo alle cose, e tutti i partecipanti al Capitolo hanno potuto prendere conoscenza del dossier completo. Nulla è stato tralasciato, tra noi non ci sono tabu. Avevo il compito di esporre con precisione l'insieme dei documenti scambiati col Vaticano, cosa resa difficile dal clima deleterio degli ultimi mesi. L'esposizione ha permesso una franca discussione che ha chiarito i dubbi e dissipato le incomprensioni. Ciò ha favorito la pace e l'unità dei cuori, ed è fonte di molta gioia.

DICI : Come vede le relazioni con Roma dopo questo Capitolo ?
9 luglio, giuramento di osservare
il segreto d'ufficio: unità e responsabilità
Mons. Fellay : Ogni ambiguità tra noi è stata rimossa. Molto prossimamente faremo pervenire a Roma la posizione del Capitolo che ci ha dato l'occasione di precisare le tappe da seguire insistendo sulla conservazione della nostra identità, solo mezzo efficace per aiutare la Chiesa a restaurare la Cristianità. Infatti, come ho detto recentemente, « se vogliamo far fruttificare il tesoro della tradizione per il bene delle anime, dobbiamo parlare ed agire » (vedi intervista 8 giugno 2012). Non possiamo rimanere in silenzio davanti alla generalizzata perdita della fede, né davanti alla vertiginosa caduta delle vocazioni e delle pratica religiosa. Non possiamo tacere davanti all' « apostasia silenziosa » e le sue cause. Infatti il mutismo dottrinale non è una risposta a questa « apostasia silenziosa » che lo stesso Giovanni Paolo II constatava, nel 2003.
In questo percorso, intendiamo ispirarci non solo alla fermezza dottrinale di Mons. Lefebvre, ma anche alla sua carità pastorale. La Chiesa ha sempre considerato che la miglior testimonianza in favore della verità era data dall'unione dei primi cristiani nella preghiera e nella carità. Essi non costuituivano « che un cuor solo e un'anima sola », ci dicono gli Atti degli Apostoli (4, 32). Il bollettino di collegamento interno della Fraternità San Pio X s’intitola Cor unum, è un ideale comune, una parola d'ordine per tutti. Noi stessi ci separiamo con vigore da tutti coloro che hanno voluto approfittare della situazione per seminare la zizzania, opponendo gli uni agli altri i membri della Fraternità. Questo spirito non viene da Dio.

DICI : Cosa vi dice la nomina di Mons. Ludwig Müller a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede ?
L'ex vescovo di Ratisbona, dove si trova il nostro seminario di Zaitzkofen, non ci apprezza, non è un segreto per nessuno. Dopo l'atto coraggioso di Benedetto XVI in nostro favore nel 2009, non aveva voluto affatto collaborare nello stesso senso, e ci trattava come dei parias ! È lui che allora dichiarava che il nostro seminario avrebbe dovuto esser chiuso e che i nostri studenti sarebbero dovuti andare nei seminari della loro regione di origine, prima di affermare apertamente : « I quattro vescovi della Fraternità San Pio X devono dimettersi » ! (vedere intervista in Zeit Online dell' 8 maggio 2009).
Ma più importante e più inquietante per noi è il ruolo che deve assumere a capo della Congregazione della Fede che deve difendere la Fede, la cui missione specifica è combattere gli errori dottrinali e le eresie. Infatti molti testi di Mons. Müller sulla vera transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo, sul dogma della verginità di Maria, sulla necessità di conversione alla Chiesa cattolica per i non-cattolici... sono più che discutibili ! Senz'alcun dubbio, una volta sarebbero stati oggetto di intervento da parte del Sant'Uffizio dal quale deriva la Congregazione della Fede che egli oggi presiede.

DICI : Come si presenta il futuro della Fraternità San Pio X ? Nella sua lotta per la Tradizione della Chiesa, essa è sempre su uno spartiacque ?
Mons. Fellay : Più che mai noi dobbiamo custodire questo spartiacque fissato dal nostro venerato fondatore. È una linea difficile da tenere, ma assolutamente vitale per la Chiesa ed il tesoro della sua Tradizione. Noi siamo cattolici, riconosciamo il papa e i vescovi, ma dobbiamo innanzitutto conservare inalterata la fede, sorgente della Grazia di Dio. Conseguentemente bisogna evitare tutto ciò che potrebbe metterla in pericolo, senza però sostituirci alla Chiesa cattolica, apostolica e romana. Lungi da noi l'idea di costituire una chiesa parallela esercitante un magistero parallelo !
Mons. Lefebvre lo ha ben spiegato, più di trent'anni fa: egli non ha voluto trasmettere che ciò che aveva ricevuto dalla Chiesa bimillenaria. Ed è tutto ciò che noi vogliamo al suo seguito perché non è che così che potremo aiutare efficacemente a  « restaurare ogni cosa in Cristo ». Non saremo noi a rompere con Roma, la Roma eterna, maestra di saggezza e di verità. Tuttavia sarebbe irrealistico negare l'influenza modernista e liberale che si esercita nella Chiesa dal concilio Vaticano II e le riforme che ne sono scaturite. In una parola, noi conserviamo la fede nel primato del Pontefice romano e nella Chiesa fondata su Pietro, ma rifiutiamo tutto ciò che contribuisce all’« autodistruzione della Chiesa », riconosciuta dallo stesso Paolo VI, dal 1968.
Degnati, Nostra-Signora Madre della Chiesa, di affrettare il giorno della sua autentica restaurazione !
_____________________________
(Fonte : DICI n°258) - Traduzione mia

71 commenti:

Anonimo ha detto...

come si può vedere non c'è nulla che giustifichi gli allarmismi dei giorni scorsi. Parliamo di meno e preghiamo di più. Nulla è stato deciso in merito al "fallimento" dei colloqui romani, nè da parte della FSSPX nè da parte di Roma. Il fatto che il 13 giugno scorso qualcuno della curia abbia fatto uno sgambetto non significa che a farlo è stato il Papa, il quale invece s'è rammaricato per simile atto......oremus

don Camillo ha detto...

Tornielli è un cialtrone!!!!

Amicus ha detto...

Bene, Deo gratias. Mons. Fellay ha parlato con grande chiarezza, senza peraltro chiudere alcuna porta alle trattative. Vedremo nei prossimi giorni la risposta del Vaticano.

Domenicano ha detto...

A me quest'intervista lascia piacevolmente sorpreso e speranzoso. Malgrado in cielo si avventurino neri sparvieri che usan le penne non solo per volare.

Catholicus ha detto...

Grazie Monsignore!

Sempre chiaro e limpido nelle questioni di fondo, dolce e sensibile nella forma...

Un esempio di linguaggio davvero cattolico, ma soprattutto cristiano!

Anonimo ha detto...

C'è un articolo su Le Figaro

DANTE PASTORELLI ha detto...

Come si diceva nei giorni precedenti, restano aperte le porte alla continuazione dei colloqui. Ma la nota intervista, dura e un po' arrogante di Muller è un ostacolo in partenza.

Anonimo ha detto...

Ma la nota intervista, dura e un po' arrogante di Muller è un ostacolo in partenza.

Dura e arrogante son le parole giuste
[vedi]

Anonimo ha detto...

Parole piene di calma fermezza.

In unione di preghiera per la Chiesa e per la Fraternità di San Pio X

Jacobus

Jacobus ha detto...

Mi riferivo alle parole di Mons. Fellay

jn ha detto...

Mi rallegro dal profondo del cuore per queste parole di mons. Fellay, se corrispondono alla sua autentica posizione, chiara e ferma (non più oscillante come pareva poco tempo fa, nel senso diplomatico e già troppo concessivo al dialoghismo ecumenista, che rischiava di inquinare l'integra fedeltà della FSSPX); ora egli appare stabile e coerente con la fermezza dottrinale e pastorale di sempre e con quella linea di fedeltà indefettibile (sempre nella Vera Caritas uniti alla Roma eterna) tracciata da mons. Lefebvre, sempre fedeli a Cristo e conformi al "Pietro di sempre", al Magistero perenne.
Laudetur Jesus Christus.
Le preghiere alla Madonna, Madre della Chiesa e Vittoriosa su tutte le eresie, sono state ascoltate, trattenendolo dal fare quel passo falso che gli altri 3 vescovi temevano, quando lo avvertirono, con monito di Prudenza, nella lettera:
"...un passo dal quale non si potrà tornare indietro".

joseph ha detto...

Le parole di mons. Fellay non sono mai state ambigue. Gli stessi concetti si possono esprimere con tono rispettoso necessario in un dialogo difficile con interlocutori della S. Sede.
Non ho mai visto oscillazioni, ma soltanto aperture ad una intepretazione "tradizionale" a posizioni conciliari equivoche.

jn ha detto...

Non esiste l'"interpretazione tradizionale" del concilio.
Ritengo che lo stesso linguaggio ambiguo - DI PER SE'- sia contrario alla Tradizione.
Mai la Chiesa Docente aveva usato un linguaggio ambiguo, in 1930 anni. Come mai, ve lo siete chiesto qualche volta ?
In 19 secoli e mezzo la Chiesa, dalla Cattedra di Pietro doveva sempre e soltanto affermare e riaffermare, contro OGNI deviazione eretica, (v. arianesimo) la Verità eterna, la Dottrina perenne ricevuta nel Depositum inalterabile, da Gesù Cristo consegnata a Pietro I, trasmessa da un Pietro all'altro lungo i secoli della storia.
Ininterrottamente solo fino al 1962, anno in cui si proclamò di "dover tralasciare il rigore" e con esso anche il rigore DOTTRINALE !
NOn si doveva più condannare alcun ERRORE: questa la inaudita inconcepibile novità del cv2, un programma di sovversione totale del pensiero e azione docente-pastorale della Chiesa !
Infatti il cv2 stesso afferma tutto e il suo contrario : indecifrabile, enigma che nessuno vuole sciogliere, lasciando il Gregge all'oscuro e allo sbando dottrinale.
E nessun papa ha voluto chiarire finora le ambiguità, nemmeno il Papa attuale.
E' impossibile, perchè quelle ambiguità sono state utili e necessarie, funzionali (v. "il fine giustifica i mezzi") all'instaurazione del potere modernista, tuttora imperante, tenacemente RELATIVISTA E SOGGETTIVISTA, disancorato dalla Roma eterna,* e invece vincolatissimo all'ambiguo cv2, quale "nuovo verbo" che includerebbe (non si sa come) la Tradizione, e che lo ha di fatto insediato, fin dall'inizio, v. soprusi dei sovversivi, (con connivenza del papa allora presente), ai danni dei Padri prudenti e conservatori, tipo Ottaviani (ma questa realtà dei fatti storici e determinanti della successiva storia a molti sfugge); concilio che permane ambiguo, oscuro ed altamente inquinante per la vera Fede, come vediamo tuttora e come Fellay stesso qui conferma.
------------------
* è trasparente nel discorso di Fellay la consapevolezza circa il fatto che Roma PERMANE nella deriva conciiliare, laddove dice, con termini certo "diplomatici" e rispettosi, ma ben rivelatori: "il mutismo dottrinale non è risposta all'apostasia silenziosa".
Dunque Roma -in queste ultime trattative- ostinatamente ha continuato a TACERE sulle derive dottrinali, a NON voler CORREGGERE, come concilio21.mo volle, e cercando di imporre alla FSSPX L'ACCETTAZIONE, LA NON-CORREZIONE di errori ed eresie conseguenti alle ambiguità (che il papa NON VUOLE chiarire, più che evidente dal suo discorso di esaltazione del concilio, così com'è, indecifrato!); decide ancora di lasciar correre l'apostasia, perchè il regime modernista deve tuttora continuare ad imperare, favorendo tutte le eresie a danno della Dottrina perenne.
(basta pensare a Muller, un lupo messo a guardia dell'Ovile: il colmo per la custodia della Fede!)

Anonimo ha detto...

No, l'intervista, dura e arrogante di mons. Muller non è un ostacolo per i colloqui. Perchè mons. Muller parlava a titolo personale, non a nome del papa che non condivide per nulla wielle parole; Benedetto XVI non ha mai pensato di degradare i 4 vescovi della FSSPX, non ha mai pensato di disperdere il patrimonio dei seminari della FSSPX mandando a casa quei seminaristi, non ha mai pensato di distruggere la FSSPX. Uno che dice quelle stupidaggini sulla FSSPX e poi si ritrova a gestire proprio la questione lefebvriana non ha la credibilità e l'autorevolezza necessaria, e, soprattutto ( e questo è un punto a favore della FSSPX) non può battere i pugni sul tavolo, non può far la voce grossa....insomma, le parole di mons. Muller diventeranno un autogol per gli stessi nemici della FSSPX. Il papa non ha cambiato idea riguardo al concilio e alle richieste della FSSPX: il preambolo fattogli avere da mons. Fellay e da lui approvato, andava bene prima....e va bene ora. piuttosto il papa ha necessità di un po più di tempo per risolvere l'ennesimo problema creatogli dalla curia il 13 giugno scorso.......pregate. Exaedibus

Stefano78 ha detto...

Monsignore è un Uomo di Dio!

Che la Beata SEMPREVERGINE Maria conduca al porto questa situazione!

E che la SPX possa guardare con un unico Cuore alla VERITA' NELLA CARITA', nell'Unica Chiesa di Cristo: quella di ROMA

Stefano78 ha detto...

...per quanto mi riguarda è fondamentale che Mons Fellay possa essere "regolarizzato".

I Vescovi diventano Cardinali. E I CARDINALI DIVENTANO PAPI!

OREMUS!

Anonimo ha detto...

Non possiamo che essere contenti della ritrovata armonia in seno alla Fraternità..." se un regno è diviso in se stesso..."
Ma che fine farà il negazionista...? Un vescovo vago...è sempre un rischio...

Anonimo ha detto...

Non esiste l'"interpretazione tradizionale" del concilio.
Ritengo che lo stesso linguaggio ambiguo - DI PER SE'- sia contrario alla Tradizione.


Il Concilio, cara Ester non è TUTTO in rottura... basta discernere ed espungere.

Verrà un Papa che lo farà. A noi è dato continuare a custodire, difendere e diffondere, anche soffrendo ma con fiducia e serenità (non è un controsenso sofferenza e serenità, sono stati d'animo che realisticamente e 'sanamente' alterniamo ed offriamo, nel Signore)

Anonimo ha detto...

piuttosto il papa ha necessità di un po più di tempo per risolvere l'ennesimo problema creatogli dalla curia il 13 giugno scorso.......pregate. Exaedibus

E forse quel "po' di tempo" è stato ed è anche provvidenziale, per "serrare le fila" e trovare i giusti canali e tempi e modi di comunicazione nella Fraternità...

Anonimo ha detto...

"...Ma che fine farà il negazionista...? "

Mons. Williamson, casomai è riduzionista, e poi se vogliamo far le pulci alle interviste, allora più gravi sono quelle di Mons. Muller che vanno a toccare dogmi di Fede, a meno che anche la "shoa" sia un dogma di fede, nei tempi, nei modi e... nei numeri.

Marco.

Anonimo ha detto...

Ma che fine farà il negazionista...? Un vescovo vago...è sempre un rischio...

Intanto mons. Williamson non è un "vescovo vago". E' stato escluso dal Capitolo ma non dalla Fraternità.
Non è negazionista, come si ostinano ad affermare tutti i media quasi con compiacimento, ma 'riduzionista' come ha specificato Marco.

Si è pronunciato -incautamente, ma liberamente si dovrebbe sperare- su un fatto storico e non su un dogma di fede.

Ora sta facendo da capro espiatorio e la cosa francamente ripugna, anche se un po' ci ha messo del suo col suo carattere... tuttavia non possiamo che lasciarla alle valutazioni prudenti di chi ha responsabilità e conosce la situazione a 360 gradi.

Mettiamo anche questo nelle mani provvide e misericordiose del Signore!

Anonimo ha detto...

abbé Cacqueray !??!

http://www.laportelatine.org/publications/presse/2012/fideliter208/cacqueray_208_nouvelles_sanctions.php

Sibelius ha detto...

(non più oscillante come pareva poco tempo fa, nel senso diplomatico e già troppo concessivo al dialoghismo ecumenista, che rischiava di inquinare l'integra fedeltà della FSSPX); ora egli appare stabile e coerente con la fermezza dottrinale e pastorale di sempre e con quella linea di fedeltà indefettibile.

Ester, mentre con gli illustrissimi/me bloggers si cercava di mantenere la linea di moderazione e di equilibrio e di fermezza CATTOLICA che è sempre stata mantenuta da Fellay, lei e i "cugini" della porta accanto, inondava di parole e spargevate zizzania contro Fellay.

C'avete fatto una pessima figura. E avete dato una pessima testimonianza di agire cristiano. Ma Fellay, da uomo di Dio, ha preso le distanze da voi e a svelato il "vostro lucifero ispiratore"! Si vada a confessare.

Anonimo ha detto...

"Mons. Williamson, casomai è riduzionista, e poi se vogliamo far le pulci alle interviste, allora più gravi sono quelle di Mons. Muller che vanno a toccare dogmi di Fede, a meno che anche la "shoa" sia un dogma di fede, nei tempi, nei modi e... nei numeri. "


In ogni caso è un vescovo non in comunione con la Roma cattolica. Può dire ciò che vuole fin quanto contin ua a non essere cattolico.
L'importante è che se ne stia dov'è. Almeno fin quanto continuerà a rifiutare l'autorità del Papa e della Chiesa e a non accettare il concilio vII.

joseph ha detto...

Eppure mons. Lefebvre chiedeva che il concilio fosse interpretato alla luce della Tradizione.
Dunque Lefebvre sbagliava. Ne prendo atto.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Caro ez-Aedibus, forse Levada e Pozzo avevan maggiore credibilità di Muller? Eppure l'han fatta grossa. Muller si metterà di traverso. Questo creerà difficoltà. Che poi il Papa ceda o le spazzi via è un altro discorso.

Anonimo ha detto...

"In ogni caso è un vescovo non in comunione con la Roma cattolica. ..."

La "scomunica" è stata tolta, nel caso non lo avesse notato, non essendo scomunicato egli è in comunione con Roma, ancorchè senza giurisdizione.

"... e a non accettare il concilio vII."

Anche questo, assieme alla "shoa", non mi pare rientri tra i dogmi cui un cattolico è tenuto/obbligato a credere.

Marco.

Anonimo ha detto...

In ogni caso è un vescovo non in comunione con la Roma cattolica. Può dire ciò che vuole fin quanto continua a non essere cattolico.

Chi ha scritto questo mi dovrebbe indicare dove e qual è la Roma cattolica!

I tesori del cattolicesimo li custodisce la Tradizione, mentre i novatori li stanno diluendo sovvertendo oltrepassando, col rischio che vengano totalmente lasciati da parte (parlo essenzialmente di Cristo Signore, della Sua Incarnazione, del Suo Sacrificio, della Redenzione, delle Risurrezione, della Restaurazione alla destra del Padre e del Suo Spirito che tuttora ci alimenta e ci sostiene ieri oggi e sempre): realtà che sono le mirabilia Dei per noi nel Suo Figlio diletto, che sono attualmente oggetto di distorsione che prelude l'oblio. Questo significa la possibile fine della Cristianità, di questa Cristianità che abbiamo ereditato da Cristo e dagli Apostoli, che ha bisogno di essere rinnovata e purificata, ma non sovvertita e nemmeno ha bisogno di nuovi inizi verso "magnifiche sorti e progressive", ché non è questo che le appartiene e costituisce la sua vera identità.

Bene, questa Roma esiste. L'Autorità del Papa nessuno la contesta. Si prega per lui e si vive la comunione con lui anche nel Santo sacrificio; ma non si può essere d'accordo con Simone quando dimentica o tralascia di essere Pietro, sapendo che non è questo che -se anche al momento la deturpa o l'indebolisce- potrà mai scalfire il fondamento della Roma eterna che è in Cristo Signore e si manifesta nell'Autorità di Pietro e dei vescovi in comunione con lui, in comunione con la Chiesa di sempre...

don Camillo ha detto...

Si va avanti! La tradizione ritroverà la sua dignità a casa sua! Si va avanti cari amici! L'intervista conferma semplicemente quello che è l'intendimento e di Fellay e del Papa. Secondo me quel preambolo-dichiarazione sarà accettata così come è, nei suoi basilari contenuti ed entro la fine dell'estate, se non prima, avremo la sospirata notizia.

Mi spiace dirlo ma Sibelius ha ragione! Spero che gli AMICI perchè tali sono, fratelli di lotta e di lacrime, facciano un passo indietro, riconoscendo che veramente il loro ispiratore, non era il "santo zelo".

Diamo un buon esempio pure noi di ritrovata unità e di fiducia!

don Camillo ha detto...

abbé Cacqueray !??!

Per lui per noi "caritas Christi urget nos", la carità pastorale ci DEVE spingere a proclamare la Verità nella Chiesa e per la Chiesa... Sono sicuro che ha gli stessi intendimenti di Mons. Fellay, anche se è duro nei modi, che possono (dico possono) sembrare un po' di spirito gallicano... il tempo confermerà!

don Camillo ha detto...

Intanto mons. Williamson non è un "vescovo vago". E' stato escluso dal Capitolo ma non dalla Fraternità.

Concordo con Mic, e ribadisco che Williamson è un genio nelle sue ricerche filosofiche, metafisiche e teologiche, unita ad una carità sacerdotale unica... ma l'esclusione con tale maggioranza riportata, fa intendere che ci siano altre questioni che lasciamo volentieri "in casa" alla SPX.

jn ha detto...

egr. Sibelius

1- io non ho sparso alcuna zizzania
(sarebbe da capire che cosa intenda lei con "zizzania"
2- non ho alcunchè di cui confessarmi riguardo a riflessioni, deduzioni e RAGIONAMENTI SUI FATTI e discorsi riferiti in cronache sul pubblico web (a meno che lei non decida di fare il "confessore" di bloggers, dopo aver lanciato una quantità di giudizi temerari verso il prossimo: badi alle sue travi, se possibile;
3- ho scemplicemente letto fatti e discorsi, tra cui quello in cui mons. Fellay era già pronto ad accettare tutto il concilio, firmando (ovvio che lo avrebbero preteso, questo era il mio pensiero e timore, espresso sui blog), visto che considerava già buono il 95% (parole sue!) quindi restavano inezie marginali da discutere; dopo di che, se ha fatto un deciso ripensamento, vuol dire -e lo si capisce anche senza conoscere alcun retroscena di nessun tipo- che ha considerato a mente limpida e PRUDENTE (spero aiutato dallo Spirito Santo, come ho sempre pregato e sperato che tenesse ben costanti doni Intelletto e Consiglio, al di sopra delle lusinghe-profferte dei potenti) che accettare, come si disponeva a fare, l'accordo pratico con facilità su tutta la linea, lo preparava a uno snaturamento della FSSPX e al tradimento della linea di mons. Lefebvre.
Un semplice osservatore si pone la semplice domanda: "Non lo sapeva già da prima?" no, dice hpoirot, ha dovuto toccare con mano che l'altra "parte" era sleale e inaffidabile (nel suo insieme), cambiando le carte in tavola dopo 9 mesi, ponendo condizioni capestro.
Ho sempre pensato e detto negli ultimi 3-4 mesi, che non ci si poteva fidare di persone abituate alla doppiezza, ai giochi machiavellici di potere (vada a vedere nei post precedenti);
4 - è lei Sibelius che evidentemente non è capace di (o non vuole) osservare TUTTI gli eventi e i loro nessi, cogliendone la realtà OGGETTIVA, nè di ascoltare con attenzione (o non vuole) TUTTE le ragioni degli interlocutori, ma prende solo quelle che le servono per lanciare accuse infondate: tipico atteggiamento fazioso.

jn ha detto...

dimenticavo, Sibelius:

Fellay che...lei dice, "ha preso le distanze da voi" ??
"voi" ? e chi sarebbero questi voi ?
questa fa veramente ridere: lei crede che mons. Fellay conosca ME e debba prender le distanze da me?

beh, questa sparata finale è davvero infantile, insieme all'attribuzione di "luciferina" qualifica, che, nella teatrale sortita di voler schierare alcune persone ignote "di fronte" al sig. Sibelius, col dito puntato che minaccioso esclama "VOI", voi....
la frase plateale:
"Fellay si è distanziato da voi!....", degna di arene politico-elettorali, rende tutta la patetica misura del suo sentimento oltremodo fazioso, e mi lasci dire, alquanto meschino e limitato.
Ho già detto (v. ieri) che la Tradizione NON E' un partito, per il quale occorre fare giochi machiavellici di potere. Ma lei probabilmente la pensa così.

Solo Gesù Cristo può dire: "Chi non è con Me è contro di Me".
E' con Lui, caro Sibelius, che noi cristiani cattolici dobbiamo sempre stare fedelmente, costi quel che costi, nella Via Crucis quotidiana, come Lui ha detto:
"Chi ama la sua vita la perderà; chi la perde per il mio Vangelo la ritroverà".
Di fronte a Lui, Sommo Unico Vero Bene, tutti i giochi di potere e calcoli e strategie umane sono perdenti, caducità CARNALI: VANITA' di vanità.
E anche questo l'ho sempre detto, apertamente, che era da farsi la volontà di Dio e non quella degli uomini.
Obbedire a Dio piuttosto che agli uomini: solo questo prego che mons. Fellay faccia, costantemente, come dovrebbero farlo tutti i cattolici, dal Papa fino all'ultimo piccolo fedele sulla faccia della terra.
Nessuno sarà esentato dalle durissime prove di FEDE -che vuol dire fedeltà- a cui Cristo Signore sottoporrà tutti nei prossimi tempi, tutti i figli di Dio piccoli e grandi saranno vagliati "come oro col fuoco", e dovranno vincere le tentazioni sulla Fede, configurate come la triplice tentazione di Gesù nel deserto.
La più grave tentazione, nell'assalto più potente che satana sferrerà contro la Chiesa di Cristo, sarà quella circa il POTERE, con cui saranno messi alla prova gli uomini di Chiesa, grandi e piccoli, ciascuno secondo le proprie forze e responsabilità, e sarà una battaglia durissima, tutta SOPRANNATURALE, non politica, Sibelius (questo è il grave fraintendimento in cui cadono molti oggi, che stanchi di combattere al seguito della Tradizione, -come fosse una bandiera politica-, stanchi delle PERSECUZIONI, emarginazioni, incomprensioni, stanchi della Via Crucis, cedono al compromesso coi poteri del mondo).
A chi molto è stato dato molto sarà richiesto.

DANTE PASTORELLI ha detto...

SIBELIUS è stato eccessivo nel suo giudizio su Ester.
ESTER spesso è eccessiva nel suo pessimismo e nei suoi giudizi sul Vaticano II. Ed anche eccessiva è stata nei riguardi di mons. Fellay. Se questi giudica accettabile il 95% dei testi dell'ultimo concilio, non necessariamente, come lei invece afferma, il 5% è formato da inezie, e noi sappiamo bene che son punti assai gravi che devono avere una risposta precisa o almeno devono esser lasciati alla libera valutazione. Però da qui a dir che semina zizania ce ne corre, perché bisognerebbe affermare che è in malafede, e qui si entra in un campo minato, quello del giudizio temerario.
DON CAMILLO anche lui mi sembra eccessivo quando definisce mons. Williamson un genio della filosofia. Ora sarà anche un buon conoscitore della materia - io confesso di non conoscer le sue grandi (?) opere - ma la parola genio lasciamola a coloro che lo sono stati veramente. E che, è il nuovo S. Tommaso? La storia ci dirà quanto questa genialità sia davvero reale.
Tornare un po' ai piedi in terra ed all'equilibrio non è proprio possibile?

jn ha detto...

non necessariamente.....il 5% è formato da inezie, e noi sappiamo bene che son punti assai gravi

benissimo, Dante: a me pare che questa precisazione non fa che avvalorare nella sostanza il mio discorso.
Infatti, il semplice osservatore vede che:

1 - quel 5% che consta non di inezie, ma di punti GRAVI del concilio per ambiguità, e a lungo controversi, mons. Fellay pensava di poterlo porre, dopo il rientro, in libera discussione da parte della FSSPX, al fine di chiarire le oscurità che pesano da 50 anni (ricordo la fiducia esultantte di Mic, di pochi giorni fa: "Fellay finalmente ci chiarirà tutto alla luce della Tradizione!") non lo ha potuto affatto prendere sottogamba se -alla luce dei resoconti ultimi, (ricordate quando disse:"Siamo al punto di partenza!")- ha dovuto decidere macchina indietro, quando tutto sembrava andare felicemente in porto !
2 - non sono io che ho inventato l'andirivieni di notizie -firma/non firma/concluso/niente di fatto/ sifa/non sifa.... lo stesso Fellay descriveva questo "altalenare" di possibile/impossibile, come l'andare su e giù "elettrico" del diavolo, lo ricordate ?
e il post messo qui da Mic ieri, ripreso da SummorumPontificum, con la sua interessante analisi, l'avete letto ? quel continuo OSCILLARE tra caldo e freddo, illusione/disillusione, non vedete che è effetto di andirivieni di sentimenti e/o volontà/decisioni/ripensamenti di uomini, dovuti ad un "gioco", un dinamismo politico o diplomatico, chiamatelo come volete, in cui l'oscillazione che io denunciavo è oggettiva, inevitabile, perchè dipende dalle CARTE che vengono prima scoperte in certo modo, poi rimescolate a sorpresa....e il buon Fellay doveva ballare a ritmo di questa tremenda OSCILLAZIONE, cioè adeguarsi alle volontà POLITICHE che aveva di fronte, e la cosa mi(ci) appariva molto spiacevole e niente affatto rassicurante ?
tutto questo rimescolio-tramestio di movimenti, proposte e contro-proposte, trattative prima affidabili, poi insidiose, (avete letto di quegli intermediari di altissimo livello, che hanno faticato, pare, invano?), tutto questo travaglio, ha fatto sì alla fine che mons. Fellay prendesse atto che NON ci si poteva fidare della controparte.

Ma i 3 vescovi -questo è il centro del mio ragionamento costante, da mesi- lo sapevano da molto tempo e lo avevano avvisato, con rispetto e grande serietà, quando il Superiore appariva ottimista e ben deciso a concludere l'accordo, rimproverandoli di ..."non avere realismo" !
Invece, caro Dante, a quanto pare
proprio i 3 vescovi erano REALISTI e disincantati, e invece Fellay rischiava di fidarsi senza garanzie: hanno avuto ragione loro.
Questa è la realtà dei fatti, non ha alcun rilievo che io -pinca pallina che osservo e DEDUCO- sia pessimista.
Oppure....c'è anche altro all'interno della FSSPX, dicono, ma questo, a me non interessa scrutarlo da fuori, non è necessario!
Mi basta vedere ciò che E' evidente: tutto quello strano andirivieni di sì/no, e constatare oggi, col buonsenso delle pietre della strada, che Fellay si è tirato indietro appena in tempo, prima di fare un passo falso: rischiava di farlo, per svariati motivi, che, alla semplice osservazione esterna, si condensano in :
"pericoloso eccesso di fiducia riposto in controparte non affidabile (per doppiezza di pensiero e parola), che fa intravedere a RAGIONE (non per pessimismo di Ester o Sempronio, ma per vero realismo, appunto, quello dei 3 vescovi) futuri spiacevoli voltafaccia".
Questa è la sostanza del mio discorso.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non credo affatto alla mancanza di realismo di mons. Fellay, quanto piuttosto a resistenze degli altri tre vescovi resi molto duri e diffidenti dalle note vicende. La diffidenza Roma-Econe è, comprensibilmente, reciproca.
Fellay ha condotto il dialogo e le trattative con senso di responsabilità, umana e soprannaturale. Negare questo è davvero ingeneroso. Per me non ha fatto alcun passo falso: si è spinto sin dove era giusto che si spingesse, a suo ed altrui avviso.
Se un riosultato positivo prima o poi si coglierà lo dovremo a lui.

Ghergon ha detto...

Ester, questa è la sua sostanza.
Purtroppo le devo dire ancora una volta che non approvo quello che lei scrive su Fellay.

Già una volta le scrissi che chiunque abbia seguito la situazione con un minimo di attenzione e di buon senso, e non leggendo esclusivamente documenti di parte, non può non essersi reso conto che Mons.Fellay ha sempre avuto la situazione sotto controllo.

Purtroppo sembra che a lei invece piaccia continuamente dipingerlo come un incapace, ingenuo e credulone che solo all'ultimo "si è tirato indietro"!
Ma da dove?

Spero si renda conto che queste sue insistenti insinuazioni, ora addirittura affermazioni, sono OFFESE nei confronti di un Monsignore che tutto al contrario si è sempre dimostrato serio e corretto, contro ogni malelingua.

Marco Marchesini ha detto...

Mi spiace davvero per la situazione davvero nera nella Chiesa, che amarezza e che delusione!

Si era quasi ad un passo dall'accordo con la FSSPX ed ora di nuovo non si vede via di uscita. La ultima nomina del Papa di mons. Mueller con quelle sue frasi non ritrattate davvero lascia l'amaro in bocca. Si fa preso a dire che il Papa non è d'accordo con mons. Mueller, intanto lo ha nominato. A dire la verità non mi sembra neanche che il Papa sia sotto ricatto di qualcuno.

Ormai non c'è più un parlare chiaro in teologia, possibile che uno come mons. Bux debba sforzarsi di tentare di accomodare delle frasi infelici di un teologo? Un fedele ha il diritto di entrare in libreria, comprare un libro di un teologo approvato, nominato persino dal Papa e aspettarsi di informarsi senza essere costretto a fare quadrare il cerchio.
Ha ragione mons. Fellay: prima ci sarebbe davvero stato un intervento chiarificatore del Sant'Uffizio.

Lo stesso dicasi per i testi del Concilio approvati da Papa Paolo VI con la maggioranza schiacciante dell'intero episcopato mondiale e tuttora strenuamente difesi di Papi ed almeno tacitamente da tutti i Vescovi. I problemi che questi testi pongono sono in gran parte ignorati.

L'unico teologo senza problemi canonici con Roma che ha alzato la mano è stato mons. Gherardini. Non è stato tenero. Ha detto ad esempio che GS 12 (l'uomo “in terra è la sola creatura che Iddio abbia voluto per sé stesso) è un testo assurdo e blasfemo (pag 36 in nota nel suo "Discorso mancato"), quindi non solo ambiguo e suscettibile di interpretazione ortodossa. E' un pugno nello stomaco sapere che l'allora Papa ed i suoi Vescovi hanno approvato un testo con una frase del genere. E' vero che non è Magistero infallibile, ma lascia l'amaro in bocca.

Marco Marchesini

jn ha detto...

Ghergon, non ho inteso offendere nessuno. Ho solo parlato di "eccessiva fiducia" verso una situazione ( di "Roma") che lui ed altri vedono cambiata, e che a me invece non sembra migliorata rispetto a quella del 1988. Punto.
Che io stia dipingendo Fellay come uno sciocco è una sua insinuazione, destituita di fondamento.
Lui parlava agli altri di fidarsi del soprannaturale, discorso che era parimenti possibile fare anche dal punto di vista dei vescovi diffidenti, per ragioni diverse.
Secondo lei allora i 3 vescovi lo hanno offeso, esponendo i loro motivi di diffidenza ?

jn ha detto...

Ma io poi vorrei sapere da dove nasce questa aggressività inaudita verso chi espone la propria opinione su un evento -l'accordo- pronunciandosi pro o contro.
Esiste la libertà di pensiero ed opinione o non più ?
Stiamo arrivando alla dittatura del pensiero unico, forse ?
e chi espone la propria opinione su un evento ecclesiale viene incriminato di lesa maestà vero qualcuno ?
come quando era proibito criticare il concilio 21.mo ?

Esiste un evento probabile e caldeggiato all'orizzonte della Chiesa: ci sono due gruppi di OPINIONI, I FAVOREVOLI E I CONTRARI.
E' permesso, secondo Ghergon, Sibelius et al. esprimere l'opinione contro l'accordo, o siamo OBBLIGATI da qualche dittatura a dire tutti insieme: "pro!!!" anche se la pensiamo diversamente, e metterci il bavaglio ?
Forse è diventato un nuovo dogma l'eventualità/decisione di un accordo diplomatico, che si deve credere ciecamente per essere cattolici, come i neo-dogmi della shoa o della continuità non-dimostrata?

Domenicano ha detto...

L'analisi del Prof. Pastorelli è di gran lunga la più lucida e "scientifica" che mi sia ritrovato a leggere su qualsiasi mezzo d'informazione.

Sibelius ha detto...

Che io stia dipingendo Fellay come uno sciocco è una sua insinuazione, destituita di fondamento.

Ester, credo che la prima a non leggere ciò che scrive sia proprio lei, forse sono troppo lunghi anche per lei? Sono mesi che dipinge Fellay come un "giano" bifronte...

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non mi sembra che qui si metta il bavaglio a qualcuno: nessuno lo vuol mettere. Però se si avanzano pesanti critiche da una parte non ci si deve risentire se altri fanno altrettanto.
Ecco perché sopra chiedevo un ritorno all'equilibrio.

jn ha detto...

Ripeto :
è permesso essere CONTRO l'accordo, o siamo obbligati ad essere tutti PRO ?
è permesso dire che i 3 vescovi avevano ragioni sensate da far ascoltare, almeno ragionevoli quanto quelle di mons. Fellay, o è PROIBITO esprimere questa opinione ? è permesso osservare che ora Fellay le ha prese in considerazione, mentre tempo fa no ?
Se siamo in un regime relativista, dove TUTTO E' VERO, tutto è falso, tutto è opinabile, tutto è permesso, perchè alcune opinioni sono poi vietate ?
Dante, io non ho aggredito i bloggers come alcuni stanno facendo verso di me, travisando le mie parole, e ritorcendole contro di me, a scopo intimidatorio.

Anonimo ha detto...

Se il Papa è "PRO" e Fellay altrettanto, e lavorano ognuno per l'accordo, un/a cattolico/a, sia che appartenga alla SPX, sia che no, deve essere "PRO".

Non si può essere insieme cattolici e relativisti, e non riconoscere nessuna autorità, per la contraddizion che nol consente.

jn ha detto...

Non si può essere insieme cattolici e relativisti,....

ottimo ! applausi !

dunque spieghi l'anonimo
SE e COME si può essere cattolici ed eretici nello stesso tempo, e dica se la contraddizion non vi sia e/o se questo assurdo lo consente, v. idee/affermazioni di mons Muller e sua alta nomina a Custode della Fede!
e vedi soprattutto l'eretico leader Kiko che semina -impunemente da 44 anni!- orrori e obbrobri giudaico luterani, scempi dottrinali-liturgici (con invasioni di foro interiore delle coscienze, degni di gulag stalinisti!) fra i suoi discepoli supini ai diktat-docet eretici, ovvero allievi, catechisti + schiavi-robot, e con tutto ciò che si trascina immutato da 44 anni, viene DETTO CATTOLICO E PROMOSSO EVANGELIZZATORE NEL MONDO: tutto va bene col permesso delli superiori !

Siccome il Papa insieme con le CONGREGAZIONI COMPETENTI con la sua autorità ha ampiamente approvato e promosso, con parole di lode (e spesso col silenzio-assenso sulle eresie marchiane, mai condannate, mai definite ERRORI) il famoso movimento, allora VEDIAMO chiaramente che LE (negli anni scorsi) e LA (oggi) autorità suprema definitivamente approva e ISTITUZIONALIZZA ciò che per quasi 2 millenni ha condannato.

Lei, anonimo superlogico, come la spiega questa CONTRADDIZION che consente simili obbrobri(totalmente il-logici) ?

Anonimo ha detto...

Gentile ma arrabbiata Ester, rilegga bene quel poco che ho scritto prima, la prego.

Mi riferisco al principio di autorità, non al merito dei problemi che dovranno esser risolti da chi spetta. Esiste l'obbedienza, anche sulle scelte alle quali SI DEVE aderire, le risulta?

Lei si trova su posizioni chiaramente, coerentemente e radicamente anarchiche. In questo riconosco che non trovo alcuna contraddizione.

Anonimo ha detto...

Per l'ultimo Anonimo,
Ad Ester, riguardo ai suoi contenuti, non c'è nulla da eccepire, tranne che si sofferma solo sull'aspetto inesorabilmente deficitario della Chiesa post-conciliare, che non è quel monolite che potrebbe emergere dall'arrogante e unilaterale applicazione degli elementi di rottura.

Da quando in qua la critica argomentata e motivata, anche se non sfocia in un orizzonte di maggior fiducia, diventa "anarchia"?

Anonimo ha detto...

Lo diventa quando assolutizza la propria soggettiva opinione e rigetta qualsiasi autorità:


citazione:
"è permesso essere CONTRO l'accordo, o siamo obbligati ad essere tutti PRO ?
...
Se siamo in un regime relativista, dove TUTTO E' VERO, tutto è falso, tutto è opinabile, tutto è permesso, perchè alcune opinioni sono poi vietate ?"

jn ha detto...

caro anonimo,
1 - la mia non è rabbia, ma tristezza nel vedere lo sfacelo del relativismo che avanza, che è negazione della Verità assoluta (v. card. Biffi);
2 - il Papa per primo non obbedisce al Magistero perenne quando approva gli eretici, non obbedisce alla Dottrina perenne, alla Verità eterna ed assoluta, che è UNA, (non mille, come detto dalla libertà religiosa in cv2!); è il concilio che non obbedisce al Pietro di sempre, contraddicendo 1930 anni di Magistero, dunque, come possono obbedire i piccoli ad un Magistero contraddittorio ?
3 - al papa SI DEVE obbedire, su che cosa scusi ? mica tutto quello che fa il papa si può approvare come cosa buona a cui obbedire ciecamente !quando il papa, i papi vanno a fare le riunioni Assisi1-2-3, CONDANNATE da tutto il Magistero perenne perchè causa di apostasia nel Gregge, io mi rifiuto con tutte le mie forze, altro che SI DEVE accettare e/o obbedire ! lì bisogna OBBEDIRE A DIO, aderire a Nostro Signore Gesù Cristo Vero Unico Dio rivelatosi e confermato dal Padre Onnipotente....altro che "aderire" all'indifferentismo proposto con quelle riunioni condannate chiaramente da tutti i papi, con autorità infallibile certo ! fino al mitico concilio ! a Pio XI certo bisogna aderire, nella Mortalium animos, che aderisce perfettamente a Gesù Cristo Via-Verità-Vita, non dobbiamo affatto aderire, in quelle obbrobriose riunioni (che sono dettate dal mondo, non da Cristo!) a questi papi che l'hanno messo alla pari con gli adoratori di idoli e demoni: si rende conto anonimo ?
lei non si accorge che sta cadendo nella trappola della falsa obbedienza e dell'infallibilismo, due inganni perniciosi della Chiesa attuale, così offuscata...
ma spero che in qualche modo lo Spirito Santo l'aiuti a capire ciò che sto dicendo (se si va magari a documentare), perchè io dispero di poterglielo spiegare.

Il Papa non si può E NON SI DEVE obbedire in tutto ciò che fa o dice, se non sta facendo o dicendo cose sotto l'impegno dell'infallibilità.
Questo accordo (mia opinione, se permette) è un atto diplomatico, che può essere più dannoso che utile = mia considerazione di rischio, sulla scorta delle sensate motivazioni portate ad es. dal vescovo De Galarreta: scegliere un male evidente -il mutismo dottrinale paventato da mons. Fellay giustamente- per ottenere un bene incerto ecc....

(il resto forse glielo spiegherò poi, se lei ha voglia di stare a leggermi, ma non è affatto obbligato).

Grazie, Mic, concordo....ma vedo quel che accade di spiacevole, senza sosta, compreso il fatto riferito nel tuo post appena pubblicato !

Sibelius ha detto...

Ester secondo me ha troppo idealizzato la Chiesa pre-conciliare. La verità è che tolta la Grazia, era piena di ambiguità schiava del potere temporale di Re e Principi locali, molto assoggetata all'Illuminismo che poi diventerà modernismo. Lo dimostrano gli atti del Vaticano primo, la resistenza di Cardinali e Vescovi contro il dogma dell'Immacolata. Con la morte degli Apostoli abbiamo assistito ad oscillazioni pari a quelle di oggi.

Concordo quindi con la conclusione dell'anonimo delle 11.10.

gabri ha detto...

concordo con Ester

jn ha detto...

ecco, cari bloggers...
riporto qui un frammento prelevato da un commento di Caterina63, che sottoscrivo con voto 10 E LODE!
non avrei potuto dire meglio di lei ciò che coincide perfettamente con le mie considerazioni, passate e presenti, circa l'accordo che ritengo per nulla opportuno ma solo illusorio, in quanto non è altro che un COMPROMESSO !

altro che decisione di 2 autorità a cui "si deve" per forza aderire come fossimo in una dittatura !

.... non ci risulta che il Concilio abbia formalizzato delle "nuove dottrine" vincolanti.... il Papa stesso lo riconosce...
e allora, perchè far firmare dei preamboli per essere riconosciuti pienamente in comunione con Roma?
chi professa il medesimo CREDO, il Primato Petrino, i 7 Sacramenti e TUTTA la dottrina della Chiesa non è forse in piena comunione con Roma?
quindi è un compromesso quello che si vuole far firmare, una assicurazione affinchè la FSSPX la smetta di attaccare il Concilio..."


avete capito la trappola, cari amici (dentro e fuori della FSSPX) che avete idealizzato l'accordo come "CERTAMENTE buono" o addirittura come "volontà di Dio" ?
questo il nocciolo del discorso di Caterina, che è tutto da incorniciare (postato poco fa su MIL).
Ergo, dove sarebbe la presunta chimerica finalità insita in tale accordo-capestro, manovrato da lupi e volpi, tesi SOLO ad attuare il giro di vite del regime modernista, STRITOLANDO per sempre, come ha detto mons. Williamson, e fagocitando la FSSPX e shiacciando chiunque osasse aprir bocca sul cv2, ribadiamolo! ...dove sarebbe, quel bel fine di far "circolare la sana pastorale", se in realtà il compromesso IN SE STESSO, col famigerato preambolo -condicio sine qua non- contiene il capestro di METTERE IL BAVAGLIO ALLA FSSPX, sia dottrinale, sia tanto più pastorale ?
il presunto "buon fine", bene incerto, diceve mons. de Galarreta anzi inesistente, è una bolla di sapone, una vera presa in giro !

Ora venite a dirmi che Caterina (con cui poi non sempre sono in sintonia) ha offeso mons. Fellay, oppure che incita alla ribellione anarchica all'autorità !
qui ha detto una sacrosanta verità, che solo i ciechi o chi guarda tutto con occhiali rosa potrebbe negare: l'accordo non è altro che un compromesso, un atto politico, non pastorale per beni soprannaturali, e di sicuro chiuderebbe per sempre la bocca alla FSSPX circa gli errori del concilio (mentre ipocritamente FINGE di dire "discuteremo, discuteremo....INTANTO FIRMATE!" ) e circa la gravissima apostasia del Gregge ad essi conseguente: questi sono i fatti, la realtà da guardare in faccia, se non corriamo dietro a favole o utopie, come ingenui-utili idioti, oggi che la Chiesa non è più governata da equa e chiara-efficace Autorità, in vista della salus animarum, ma è in mano da mezzo secolo ad un regime che procede a stritolare tutti come un panzer, togliendo a tutti la libertà di pensiero ed espressione su tutte le sue iniziative, specie circa quelle manovre politiche liberticide che sta portando avanti sulle nostre teste !

(grazie Gabri: vedi come il gas narcotico della FALSA OBBEDIENZA E FALSA FEDE, che si spande denso in tutta la Chiesa, tra clero e fedeli, invade le coscienze, le ottunde, le acceca... le de-sensibilizza circa il bene e il male; vedi com'è duro cercare di far aprir gli occhi a chi cade in quel sonno letale della ragione e della Fede ? ciò accade perchè satana presenta il MALE SOTTO FORMA DI BENE, ingannando anche gli eletti !...)

jn ha detto...

dice Caterina....

"Se la FSSPX dovesse accettare il compromesso con Roma, nel giro di pochi mesi si troverebbe con tutto il Clero, duramente preparato e formato, SOSPESO A DIVINIS perchè, di vescovi come questo che ha scritto queste corbellerie, [un vescovo brasiliano dalle becere idee e dichiarazioni stantie moderniste contro la Messa antica] ce ne sono a josa nella Chiesa, solo che a loro si da il potere di decidere , di fare e disfare (più disfare...), mentre a quelli come della FSSPX e non necessariamente "dei loro", si obbliga ad accettare in silenzio quello che questi vescovi dicono e fanno...

Roma, Roma... che fai, dormi? Non vedi come la Sposa è lacerata, non vedi come questi vescovi la stanno strappando dall'interno?
Se è vero che la pazienza di Dio è infinita, quante anime si stanno dannando per colpa di queste "pastorali"?
Pastura avvelanata viene data ai fedeli con il consenso, o il silenzio, di Roma?
Perchè siete così severi con i Vescovi della FSSPX e così clementi con questi vescovi ipocriti?

......
giriamola come vogliamo, usate i termini che volete, ma poichè si parla di quei punti nodali che sono interni al Concilio, trattasi pertanto di un COMPROMESSO...
Il Papa, seppur ben lieto di ACCORDARE alla FSSPX libertà di azione, è ovvio che firmando ne limita il raggio... [TENETE bene A MENTE QUESTO, tutti voi che vi illudete sul "sostegno" del papa!];
il compromesso sta dunque nel fatto che a Roma NON dispiace la resistenza dell'ala tradizionalista, ma la vuole CONCILIANTE CON LE NUOVE LINEE INTRAPRESE DALLA CHIESA...

perchè trattasi di compromesso?
perchè non ci risulta che il Concilio abbia formalizzato delle "nuove dottrine" vincolanti.... il Papa stesso lo riconosce... e allora, perchè far firmare dei preamboli per essere riconosciuti pienamente in comunione con Roma?
chi professa il medesimo CREDO, il Primato Petrino, i 7 Sacramenti e TUTTA la dottrina della Chiesa non è forse in piena comunione con Roma?
quindi è un compromesso quello che si vuole far firmare, una assicurazione affinchè la FSSPX la smetta di attaccare il Concilio...
un caso UNICO nella Chiesa in cui si è cattolici in comunione con Roma solo se si accettano anche i fiumi di INUTILI E DEVASTANTI documenti usciti anche dopo....

vuole un esempio?
il cardinale Ruini appena lasciato il suo incarico tenuto per oltre 20 anni ha ammesso: " LA PASTORALE SULLA FAMIGLIA E' STATA UN FALLIMENTO!"....
ora, tale pastorale, che conosco a memoria avendoci lavorato per 20 anni in varie diocesi.... ha seminato ERRORI ED ORRORI ed anche se la colpa non fu del Concilio, queste pastorali con annessi errori sono passati IN NOME DEL CONCILIO....
ordunque, il Papa deve avere il coraggio di CONDANNARE TUTTE LE ERESIE DI QUESTI ULTIMI 40/50 ANNI come per altro lo stesso padre Giovanni Cavalcoli O.P. chiede con umiltà....
deve far uscire K.Rehner &Company DAI SEMINARI che stanno corrompendo il Clero....
solo dopo si potrà parlare di firme e di accoglienze, altrimenti questi sono solo compromessi.....

Come potrebbe operare la FSSPX nella Chiesa, se il giorno dopo non pochi vescovi avrebbero l'autorità di sospenderli a divinis per le loro prediche DOTTRINALMENTE "S-CORRETTE" ?

ecco perchè questo è un
compromesso.
-----------
Questo si chiama santo realismo (lo dico anche a Dante); non certo pessimismo, ma occhi aperti, stando all'erta sulle SEDUZIONI e i mille inganni di satana, che ci mostra lucciole per lanterne: essere prudenti come serpenti, come Gesù stesso ci raccomanda !
grazie Caterina, Dio ti benedica, per il coraggio della Verità che è la Prima ed essenziale Carità: insegnare agli ignoranti le vie di Dio, distinguendo il Bene dal male, il Vero dal falso, il Vero Dio (e la sua Volontà) dagli idoli bugiardi e dalle chimere mondane, utili solo al gioco di satana, alla perdita della Fede.
Qui è la retta ragione, qui la Vera Fede cattolica.

jn ha detto...

(devo anche ricordare, a onor del vero, che Caterina era tra i favorevoli all'accordo, un po' di tempo fa; si vede che ha aperto gli occhi sulla realtà. Lo Spirito Santo è quindi sempre all'opera, svegliando i dormienti dalle pericolose illusioni, con i suoi Doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Pietà, Timor di Dio ecc.).

Caterina63 ha detto...

Cara Ester, tu dici:

avete capito la trappola, cari amici (dentro e fuori della FSSPX) che avete idealizzato l'accordo come "CERTAMENTE buono" o addirittura come "volontà di Dio" ?
questo il nocciolo del discorso di Caterina, che è tutto da incorniciare (postato poco fa su MIL).


*********

ringraziandoti per aver colto il cuore del mio appello, devo però sottolineare che io non sono affatto contro questo accordo ^__^
ciò che voglio sottolineare è che si abbia il coraggio di dire le cose come stanno e queste sono le seguenti:

a. si tratta di un compromesso, le ragioni sono chiarissime: a Roma non dispiace la battaglia della FSSPX, ma non vuole rinunciare a certe aperture...

b. la FSSPX di fatto non nega alcuna dottrina della Chiesa.... le così dette aperture come l'ecumenismo, il dialogo ecc... hanno cambiato rotta, ma c'erano sempre state nella Chiesa...
ora, cambiare rotta, se il Papa dice che non c'è rottura con la dottrina passata, significa dunque che non c'è neppure (o non dovrebbe esserci) nuova dottrina diversa dal passato... e quindi se la FSSPX volesse procedere con l'Ecumenismo dei Padri e il Dialogo praticato DAI SANTI come san Carlo Borromeo tanto per citarne uno, dove sarebbe l'eresia? ^__^

A questo punto, che cosa deve firmare la FSSPX?
un trattato di fede?
in tal senso si sta facendo un compromesso perchè la FSSPX NON è eretica, altrimenti il Papa non avrebbe mai tolto quelle scomuniche....

In tal senso l'accordo potrà anche esserci, e sarebbe anche un bene se avvenisse, ma ciò che preoccupa è l'azione dei vescovi ipocriti e veramente eretici, leggete l'articolo illuminante di Francesco Colafemmina:
http://fidesetforma.blogspot.it/2012/07/come-mai-costoro-non-sono-obbligati.html

e quindi tremare davanti al fatto che il giorno dopo la firma sacerdoti e vescovi della FSSPX rischierebbero una immediata condanna o sospensione a divinis perchè non tacerebbero di fronte a questi scandali...
e che farà allora il Papa?
li scomunicherà di nuovo?
^__^

Caterina63 ha detto...

Ester ha detto...
(devo anche ricordare, a onor del vero, che Caterina era tra i favorevoli all'accordo, un po' di tempo fa; si vede che ha aperto gli occhi sulla realtà. Lo Spirito Santo è quindi sempre all'opera, svegliando i dormienti dalle pericolose illusioni, con i suoi Doni: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Pietà, Timor di Dio ecc.).


***

cara Ester ho appena risposto, spero che il tuo voto positivo mi rimanga come segno di comprensione ahahahahah ^__^
scherzi a parte...
accettare e firmare l'accordo dovrà essere ponderato solo dalla FSSPX ;-)
primo perchè conosce i famosi preamboli e non come noi che ne abbiamo una informazione distorta da molti giornalacci presunti cattolici... secondo perchè sono loro che devono comprendere fino a che punto questa è e sarà la volontà divina... per questo ci vogliono preghiere e meno tifoserie ^__^

Dunque sono sempre d'accordo a qualsiasi accordo che metta in comunione la Chiesa con i suoi Figli... ma questo non deve andare a discapito della Verità, per questo mi fido sia delle richieste di Roma (ma non dei giochini che si fanno dopo che il Papa ha passato la palla) sia delle decisioni che prenderà mons. Fellay vedendo in queste anche UNA VOLONTA' DIVINA che molti ancora vogliono ignorare, come se tutto e solo dipendesse dal Papa e da mons. Fellay....

Ben vengano gli accordi, chi non risica non rosica, bisogna OSARE ^__^ ma si dicano con tutti i pro e i contro reali, e con quel rischio che la FSSPX si troverà a dover affrontare, rischiando davvero di essere scomunicata un mese dopo l'accordo ^__^

un abbraccio!

jn ha detto...

qualsiasi accordo che metta in comunione la Chiesa con i suoi Figli... ma questo non deve andare a discapito della Verità,

su questo siamo d'accordo, sul resto...ho le mie opinioni, che talora sono anche "pronostici", che spesso si avverano...perchè ora come ora quella unione nella Verità è impossibile.

ad es:
Roma non dispiace la battaglia della FSSPX, ma non vuole rinunciare a certe aperture...
e qui sta il guaio che perdura da 47 anni !
questo è volere la botte piena e la moglie ubriaca: un continuo "piede in due scarpe", o come se una autista guidasse su due strade contemporaneamente: può funzionare ? duplicità di percorso e pensiero che non può durare all'infinito, nè piacere a Nostro Signore, perchè quelle APERTURE sono state chiaramente nefaste per la Chiesa, che è in auto-demolizione proprio avendo abbracciato il mondo, e l'ambiguità che rifiuta il SI' SI' NO NO: ricordiamo che NON SI PUO' servire due padroni!

don Camillo ha detto...

A mo' c'è pure Caterina..... Stiamo freschi..... :)

jn ha detto...

infine: spero che tu non voglia smentire le esortazioni esclamative che hai fatto riguardo all'urgenza, da parte della somma Cattedra di Pietro, di condannare tutte le eresie propagate in questi 40-50 anni. Urgenza improrogabile, di fronte alla quale pretendere di inglobare la FSSPX solo perchè "piace la sua battaglia" sarebbe somma ipocrisia, che mette tutti dentro il gran calderone ecumenista- INDIFFERENTISTA, (come un collezionista mette in fila le amate farfalle ?) la Verità eterna che "stat", la Dottrina perenne accanto alle mille derive di eresie e scempi liturgici che infestano la Chiesa oggi: ti pare giusto ?
Questo gran raduno INCLUSIVO, mettendo in sordina la Verità e la Tradizione -come una PEZZA NEL VESTITO ARLECCHINO- non sarebbe altro che l'avvio deciso ad una grande ONU delle religioni, l'anteprima di quella chiesa mondialista che sarà un giorno regno dell'anticristo !
Te ne rendi conto, Caterina ?
se pensi che tale pericolo sia da sottovalutare, o che la FSSPX non debba considerarlo, allora su questa non-curanza, in linea con l'indifferenza generale in cui la Chiesa sta perdendo i suoi connotati (per mettere in PAR CONDICIO Verità ed eresie) non c'intendiamo per nulla....
(e spero che venga il giorno che tutti aprano gli occhi, prima che si debba dire, con stupore TARDIVO: come siamo potuti arrivare fin quui ? ma allora i giochi saranno fatti, e non so se tutti avremo la lucidità e la forza di Fede per sfuggire al dominio del "padrone del mondo" che rivaleggerà sfrontatamente con Cristo Signore, sia nelle nostre coscienze offuscate, sia intorno a noi, nella società e nella Chiesa, con durissime prove di fede, e ricatti su "punti sensibili", gravi assalti del demonio, a cui il Signore esporrà ognuno di noi, similmente alle sue stesse 3 tentazioni nel deserto, per vagliarci come "oro col fuoco"...)

Caterina63 ha detto...

Ester ha detto...

infine: spero che tu non voglia smentire le esortazioni esclamative che hai fatto riguardo all'urgenza, da parte della somma Cattedra di Pietro, di condannare tutte le eresie propagate in questi 40-50 anni.

**********

SOTTOSCRIVO L'APPELLO AL PAPA ^__^
Santo Padre, periodicamente tutti i Pontefici facevano una specie di "revisione", a questo servivano effettivamente i DOCUMENTI PAPALI attraverso i quali i Papi poi condannavano più o meno o di più ciò che in certi momenti era ritenuto o stato eretico...
(ehi! sto spiegando queste cose a chi legge, non al Papa eh! ^__^)

per esempio, Pietro Valdo (i valdesi) fu cattolico per ben 40 anni prima di essere scomunicato ^__^
ma non divenne certo eretico dal giorno alla notte, è ovvio che in quei 40 anni molti si lamentarono, altrimenti perchè scomunicarlo?
Insomma, una volta i DOCUMENTI PAPALI erano delle vere prese di posizione, oggi non più...
il Papa "non impone" e tuttavia si pretende la firma di un "preambolo" che i fedeli non conoscono...
che il Papa non impone lo sappiamo, ma proprio per questo non si spiega la rigidità della situazione solo contro la FSSPX...

ad ogni modo, Santo Padre, la supplichiamo, è giunta l'ora di chiarire quelle forme eretiche che stanno mietendo vittime da 50 anni...

è questo l'unico vero modo per liberare il Concilio stesso da certe strumentalizzazioni...
sono 50 anni che un Papa non denuncia ERESIE , non impone LA DISCIPLINA, non condanna GLI ERRORI...
si certo, lei lo fa con parole cariche di mitezza... e non impone ma propone, ma questo porta sempre di più a scegliere l'errore visto che lei non lo condanna...

Mi guardo bene dal dirle cosa deve o non deve fare, questo appello è rivolto di più al Cielo che alla terra, è una Preghiera, un lamento che lascio custodire agli Angeli Custodi affinchè a lei giunga solo ciò che il Cielo vorrà...

^__^

Caterina63 ha detto...

don Camillo ha detto...

A mo' c'è pure Caterina..... Stiamo freschi..... :)

*****************

^__^ ihihihihihihih così non ti puoi lamentare del caldo!!!

DANTE PASTORELLI ha detto...

Cara Ester, io sono molto realista ed ho gli occhi ben aperti e, a settembre, quando mi libererò della seconda cateratta, ci vedrò ancora meglio.
Forse m'è sfuggito qualche passaggio, ma non mi sembra che qui ci siano persone che aggrediscono te o altri. Se qualcuno c'era è sparito o ha cambiato positivamente atteggiamento. Ora, se tu insisti estremizzando sempre sullo stesso tasto negativo, altri possono anche contestare questa tua foga, che io chiamo foga e ad altri appare, ritengo erroneamente, espressione rabbiosa.
Per questo ribadisco il mio invito all'equilibrio anche espositivo. E magari anche alla sintesi. Perché fra te e la buona Caterina scrivete così diffusamente che alla fine non si riesce a ritrovare il bandolo della matassa.
Ma certamente sarà un mio preciso limite.

jn ha detto...

Dante,
se si vuole, non è per nulla difficile enucleare il succo del discorso di Caterina che ho riportato: l'ho messo in evidenza nel comm. ore 16.01, le SEI RIGHE in corsivo.

Non vede il nocciolo dei discorsi altrui solo chi NON VUOLE vederli, ma usa la scure sprezzante della qualifica "prolisso", "stesso tasto" etc., (e ignora con aria di sufficienza immagino: "ancora 'ste comari chiacchierone..."), senza entrare con semplicità nel MERITO dell cose dette, una per una, o anche UNA sola; (vedi ultimi commenti di oggi, tra me e Caterina, che sono CHIARISSIMI, se non si chiudono gli occhi per partito preso, come l'anonimo ed altri).
Perchè certi si pongono così davanti ai sensati discorsi altrui ?
Mi pare chiaro:
per evitare il rischio di doversi RICREDERE su alcune proprie convinzioni smentite dai FATTI, molto più che dalle idee altrui, che venivano dette "pessimiste".
MOLTI HANNO PAURA DI DOVER DIRE, semplicemente ed umilmente: la realtà ha smentito le nostre illusioni.
La realtà ci costringe ad essere umili, a prendere atto di ciò che accade, e distrugge le nostre UTOPIE, o chimere che siano; la presa d'atto per molti è difficile ( ferisce l'amor proprio ).
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Questo accordo che si auspicava, mitizzato da voi e da tanti circa le sue successive possibilità risanatrici della Chiesa, o la "battaglia da fare DENTRO" si è dimostrato un grande raggiro.
Essere dentro implica precisamente -NELL'ATTO stesso dell'accordo- di dover buttare a terra TUTTE le armi necessarie alla difesa della Verità, della Tradizione, della Dottrina perenne e soprattutto dell'UNICO VERO DIO, che è Nostro Signore: si starebbe infatti alla pari coi traditori della Chiesa e con tutti gli eretici e apostati (v. vescovi che si inchinano ai musulmani, post. ultimo di Mic) che la infangano e ammorbano sempre più da mezzo secolo, per volontà dialoghista del gran concilio, detto dal papa regnante testo-base per la Fede cattolica.
E la FSSPX soccomberebbe fatalmente ai nemici interni, come Caterina spiega bene, come ho tante volte cercato di dire qui per mesi, e come i 3 VESCOVI avvisavano, in quella lettera mons. Fellay, ma sono stati tacciati, (sia da dentro che da fuori della FSSPX) di mancanza di realismo o senso soprannaturale.
A torto, mi pare, alla luce dei fatti.
ORA infatti, solo dopo il perfido "rimescolamento di carte", mons. Fellay ha visto chiaramente la trappola del MUTISMO DOTTRINALE, insita nell'accordo, in cui cui una parte, in vista di certi vantaggi (bene INCERTO, diceva De Galarreta) si voleva "com-promettere" con una controparte SLEALE, abituata alla doppiezza e all'inganno programmato, a scopo di POTERE, fin dall'inizio del gran-concilio 21.mo.

(E' difficile capire questo discorso, o è matassa prolissa ?)

DANTE PASTORELLI ha detto...

Cara Ester,
vedo che sei abbastanza permalosa e non ce n'è motivo. Ho scritto che forse è mio limite non riuscire a seguire interventi fluviali. Ora, se il nocciolo del discorso, come tu dici, è in poche righe, e quindi, sintetizzabile, perché non sintetizzarlo? La chiarezza ne guadagnerebbe.
Non puoi con tanta sicurezza (tu usi per gli altri un presunto tono sprezzante il che non è da parte mia) affermare che non capisce solo chi non vuole capire. L'umiltà deve portare anche a porsi la domanda se siamo stati chiari e comprensibili o no, per gli altri non per se stessi.

jn ha detto...

Non credo di essere permalosa.
Ho già indicato sopra, 18 luglio 2012 16:01 l'essenza di tutti i discorsi di pre-avviso circa la REALTA' INGANNEVOLE dell'accordo (che si capiva già mesi orsono) .
La realta' della TRAPPOLA su cui molti avvisavano gli illusi è qui (frammento da Caterina):

.... non ci risulta che il Concilio abbia formalizzato delle "nuove dottrine" vincolanti.... il Papa stesso lo riconosce...
e allora, perchè far firmare dei preamboli per essere riconosciuti pienamente in comunione con Roma?
chi professa il medesimo CREDO, il Primato Petrino, i 7 Sacramenti e TUTTA la dottrina della Chiesa non è forse in piena comunione con Roma?
quindi
è un compromesso quello che si vuole far firmare, una assicurazione affinchè la FSSPX la smetta di attaccare il Concilio..."
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l'accordo-compromesso è dunque
una assicurazione affinchè la FSSPX la smetta di attaccare il Concilio

quindi:
ARMI DEPOSTE a terra, già nell'atto di firmare.
Dunque: quale battaglia "da dentro" ?


ciò si sapeva già molto tempo fa, senza arrivare vicino alla trappola.

(non sono abbastanza chiare queste righe, Dante ?
preciso che ho usato il neretto per evidenziare la SINTESI, cioè per favorire la chiarezza espositiva)

Anonimo ha detto...

Pastorelli ha una pazienza da santi. E quelle lenzuolate sono illeggibili.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Così ci si capisce meglio: interventi brevi. Gl'interventi lunghi vanno calibrati e suddivisi in paragrafi in modo che li si possa leggere ed eventualmente commentare, condividere o meno, senza travisamenti o incomprensioni. Devo dire che in un tuo intervento non capivo quale fosse il tuo pensiero e quale quello di Caterina. Quindi, non t'adontare se ti si chiede maggiore compostezza espositiva: perché si può facilmente equivocare su quanto dici. Nessuno vuole accantonarti. Ogni bove è utile. E dispiace a chi possa sbagliare nell'interpretare.
Io respingo la tesi dell'accordo ingannevole quando ci si riferisca al Papa. Non ho visto nessun'arma deposta. I collaboratori pontifici non han giocato pulito.
Da dentro la battaglia può sortire risultati positivi.
Prima di Lefebvre fu Una Voce a combattere in difesa del latino e della Messa antica.
Sempre dall'interno abbiamo ottenuto l'indulto di Giov. P. II, nell'85 (per poco non ottenemmo la liberalizzazione) ed anche la modifica del V canone (svizzero) equivoco sino all'eresia.
Il card. Ratzinger a suo tempo mi scrisse, dopo aver letto il mio bollettino Una Voce Dicentes, che la nostra "battaglia" concreta ma non violenta aveva aiutato a capire.

DANTE PASTORELLI ha detto...

Anonimo scrive: Pastorelli ha una pazienza da santi. E quelle lenzuolate sono illeggibili
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Io cerco di capire ma non sempre ci riesco, anche perché attendo la seconda operazione di cateratta, e, quindi, mi stanco facilmente. Inoltre a volte non capisco dove finisce la citazione e dove inizia il commento. Una più precisa indicazione favorirebbe una lettura più fluida.
La pazienza io la perdo solo coi provocatori, coi saccenti quanto ignoranti che pensano di poter mettersi a dar lezioni a tutti, e, a volte. dinnanzi a generalizzazioni insostenibili.
D'altra parte la partecipazione, sia pure nonfondamentale come la ia, presuppone la pazienza, che è la prima espressione della carità.

jn ha detto...

Dante, mi spiace sinceramente che lei abbia difficoltà visive e affaticamento, e farò di tutto per essere più leggibile. Però...
Ciò non implica che i miei commenti DEBBANO esser letti. Dicevo all'anonimo: chi li trova pesanti può benissimo saltarli, non si perde granchè....ce ne sono tanti più interessanti, perchè fissarsi su Ester?
Poi farò altre osservazioni, se qui c'è libertà di esprimersi, beninteso, senza subire contumelie immotivate, come mi è capitato spesso
(vengo offesa senza aver offeso nessuno).

DANTE PASTORELLI ha detto...

Non capisco perché i tuoi commenti non debban esser letti con l'attenzione che meritan tutti i commenti, tranne quelli dei provocatori cretini o di professione.
Per quel che mi riguarda ho fatto presenti alcune mie difficoltà, ma non credo che queste sian contumelie. Semmai ho avanzato qualche richiesta-suggerimento perché sian più facilmente leggibili ed assimilabili. Tutto qui.
A volte trovo eccessivo il tuo pessimismo o il ribatter sullo stesso tasto, che poi è quello comune, e che quindi andrebbe adoperato con minor martellamento, perché qui credo che non ci sia nessuno che debba esser convinto sui mali presenti nella Chiesa e sulle deviazioni dottrinali: in caso contrario cosa ci staremmo a fare?
Se poi qualcuno definisce zizzania le tue forse troppo accentuate preoccupazioni, e da me non condivise in toto per presunti o eventuali cedimenti sulla Verità di mons. Fellay, si risponde e via, senza pensare a dietrologie. Credo che ognuno di noi debba dar credito alla buona fede degli altri. Ripeto, non dei provocatori, a cui soltanto va messo il bavaglio.