Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 25 ottobre 2017

29 ottobre. Missa Regia a Torino

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Con tutta la bella musica disponibile, gregoriana e figurata, si va a scegliere una Messa di Dumont in canto fratto, di dubbio gusto e dubbio valore, genere ibrido ed esempio tipico del decadimento del canto liturgico nel seicento, quando si era smarrito il corretto senso interpretativo!!! Boh!!!

Henri du Mont ha detto...

A lei magari non piace,ad altri piace molto. De gustibus. Che senso ha una critica come questa, per di più intellettualistica?
Piuttosto quello che si può criticare è questo metodo di fare una Messa ogni tanto, con grancassa mediatica e approccio da "evento", invece che assicurare ai fedeli la Messa di sempre ogni domenica, con lavorio umile, continuativo e discreto. Ma evidentemente c'è chi pensa che la Messa VO possa essere un saltuario sollucchero spirituale, invece che la regola della vita di fede di una comunità.
A Torino e nei dintorni ci sono già almeno 5 Messe in Vetus ordo ogni domenica: che senso ha aggiungerne una una volta ogni tanto e in più pubblicizzarla come se fosse un concerto? Non ci si rende conto che così si sottraggono fedeli alle altre? O è proprio questo che si vuole? Divide et impera?

mic ha detto...

Non conosco la situazione di Torino ma mi spiace questa dinamica divisiva, poco cristiana.

Henri du Mont ha detto...

mic basta seguire i blog e si vede che la Messe si sovrappongono spesso, stessi giorni e stesse ore...

Anonimo ha detto...

Cinque messe in vetus ordo?Io so di due regolari celebrate da sacerdoti cattolici, le altre sono celebrate da lefevriani e sedevacantisti. Sbaglio?

mic ha detto...

Perché mette i lefebvriani sullo stesso piano dei sedevacantisti?

Anonimo ha detto...

Da che so io tre domenicali fosse sono celebrare da sacerdoti diocesani una da san pio X e una da Mater Boni Consilii, ma se a livello di celebranti la differenza é chiara il mondo dei frequentatori non si rado ê intercomunicante

Anonimo ha detto...

Concordo con Mic. Questa di Torino è una logica e una prassi poco cristiana (anzi non lo è per nulla) e divisiva. Gli unici a rallegrarsene sono i modernisti. Penso che dovrebbero essere compiuti tutti i tentativi possibili per superare le divisioni o almeno non farsi la guerra.
Michele Di Pietro