Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 2 dicembre 2016

La voce del Cardinale George Pell si unisce a quella dei 'Dubia' dei 4 Cardinali

Il Cardinale Pell osserva che vi sono fedeli cattolici sconcertati da ciò che accade nella Chiesa

Il Cardinale George Pell ha detto che "un certo numero fedeli cattolici sono sconcertati dalla piega degli eventi" nella Chiesa. In un discorso nella chiesa di San Patrizio, a Londra, il Cardinale Pell ha indicato come motivo di preoccupazione le false concezioni di coscienza e di legge morale.

Il cardinale ha tenuto una conferenza su San Damiano di Molokai, per la serie di di colloqui dedicati a San Patrizio in occasione dell'Anno della Misericordia. Ma ha anche riflettuto sulla situazione attuale del cattolicesimo. Ha affermato che, mentre il Papa Francesco gode di "prestigio e popolarità al di fuori della Chiesa" forse più di qualsiasi suo predecessore, alcuni cattolici attualmente vivono un disagio.

Alla fine del suo discorso, il cardinale australiano, incaricato dal Papa di occuparsi delle riforme finanziarie del Vaticano e membro del gruppo "C9" di consiglieri papali, ha criticato alcune delle idee sulla coscienza che sono ora in auge nella Chiesa.

Il Cardinale Pell ha detto che sottolineare il "primato della coscienza" potrebbe avere effetti disastrosi, se la coscienza non si sottomette costantemente alla Rivelazione e alla legge morale. Per esempio, "quando un sacerdote e un penitente cercano di discernere il modo migliore di procedere in quello che è noto come il foro interno", devono fare riferimento alla legge morale. La coscienza "non è l'ultima parola sotto vari aspetti". Egli ha aggiunto che è sempre necessario seguire l'insegnamento morale della Chiesa.

Ha raccontato la storia di un uomo che conviveva e aveva una relazione sessuale con la sua ragazza, e aveva chiesto al suo sacerdote se poteva ricevere la Comunione. Ѐ stato "fuorviante", ha detto il cardinale, dire a quella persona di seguire semplicemente la propria coscienza.  Ed ha aggiunto che coloro che enfatizzano "il primato della coscienza" sembrano applicarlo solo per la morale sessuale e in ordine alle questioni sulla sacralità della vita. Raramente le persone vengono invitate a seguire la propria coscienza, quando le si accusa di essere razzisti, o renitenti nell'aiutare i poveri e i deboli.

I suoi commenti arrivano dopo tre anni di dibattito sulla dottrina della Chiesa in materia di comunione per i divorziati risposati. Il cardinale Pell è tra i personaggi di spicco che hanno pubblicamente confermato la dottrina tradizionale riaffermata da Giovanni Paolo II nella Familiaris Consortio e cioè che i risposati non dovrebbero ricevere la Comunione a meno che non vivano "come fratello e sorella".

Ma alcuni cattolici di spicco hanno suggerito un approccio diverso. Per esempio, il cardinale Blase Cupich ha sostenuto che ad alcuni la coscienza potrebbe ispirare di ricevere la Comunione, e che "la coscienza è inviolabile".

Il Cardinale Pell ha citato gli scritti sulla coscienza del Beato John Henry Newman, nei quali Newman rifiuta la "contraffazione miserabile" della coscienza che definisce come "diritto della propria volontà". Egli ha osservato che Newman difendeva i Papi Pio IX e Gregorio XVI, che sempre "hanno condannato una coscienza che rifiuta Dio e la legge naturale".

Il cardinale ha inoltre reso omaggio a "due grandi encicliche" di san Giovanni Paolo II, Veritatis splendor ed Evangelium vitae, che presentano la legge morale come vincolante in ogni caso.

Ha risposto affermativamente alla domanda se il disagio di alcuni cattolici 'circa lo stato della Chiesa' fosse legato a false teorie sulla coscienza e ha poi aggiunto: "L'idea che si possa in qualche modo riconoscere che le verità morali non debbano essere seguite o riconosciute è assurda". E ha aggiunto ancora: "Tutti siamo soggetti alla verità", sottolineando che la verità oggettiva può essere "diversa dalla nostra comprensione della verità". 

Ѐ stato interpellato sulla lettera di chiarimenti rivolta a Papa Francesco da quattro cardinali sulla recente esortazione Amoris Laetitia, con la richiesta di conferma della validità di cinque punti della dottrina cattolica, che includono l'insegnamento che i risposati non possono ricevere la Comunione a meno che vivano come fratello e sorella, e l'insegnamento che alcuni assoluti morali non hanno eccezioni. Alla domanda se fosse d'accordo con le richieste dei cardinali, il Cardinale Pell ha risposto: "Come si può non essere d'accordo con una domanda?". Ritenendo "significativo" il fatto che siano state poste le cinque domande. [Fonte]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Meglio tardi che mai... Da parecchio queste idee hanno sostituito il Vangelo: nelle parrocchie sono la prassi, ma sono ancora cristiane ? Non dico cattoliche ma proprio genericamente cristiane? no, non lo sono.
Che il Trionfo del Cuore Immacolato segni il 2017 , anche per evitare ulteriori guai. Di marciume ormai ne abbiamo fatto provvista, nulla può ancora scandalizzare, ben venga finalmente la VERITA'.

Enunciato - spiegazione ha detto...

Considerando la prassi sacramentale del confessore il papa tutta la racchiude nel verbo accompagnare.
mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano
http://www.ilblogdelregno.it/2016/11/albano-laziale-le-indicazioni-al-clero.html

RR ha detto...

Peccato che molti cattolici, me per prima, non vanno dal confessore per essere "accompagnati", ma per esprimere il proprio pentimento per i peccati commessi, e ricevere l'assoluzione dal Signore per il tramite del sacerdote. Per "accopagnarmi" mi basta la mia famiglia, amici e colleghi.

mic ha detto...

L'"accompagnamento", semmai, è compito del Direttore spirituale, che è qualcosa di più del Confessore e che in ogni caso presuppone la conversione...

Aloisius ha detto...

I modernisti hanno introdotto la questione se sia lecito o meno il "primato della coscienza" sulla morale, cosa che caratterizza protestanti e laicisti e che la Chiesa ha sempre condannato in quanto apre la porta al soggettivismo.
Una coscienza che ha bisogno dell'accompagnamento" del sacerdote, che diventa una specie di badante spirituale che ti accompagna ad una clinica per eutanasia.
Ecco perché questa Chiesa piace tanto al mondo.
Ma se non sbaglio, i cardinali istanti, con Pell e Sarah, sono diventati 6, e sono pezzi da novanta.
Preghiamo la Madonna affinché li guidi in modo speciale.

Anonimo ha detto...

Preghiamo per la Chiesa e per il Santo Padre in questi momenti difficili. E che Maria lo illumini per fare chiarezza.

Nives ha detto...

Siamo sconcertati tutti i giorni ma non perdiamo la speranza

Anonimo ha detto...

Come comportarsi con una persona pentita del divorzio,che attualmente ha una famiglia con figli piccoli e che verrebbe abbandonata dal partner se gli proponesse di vivere come fratello e sorella?

tralcio ha detto...

per l'anonimo delle 19:59

-la persona è pentita verso chi?
E' solo dispiaciuta (con qualche rimpianto) del passo che ha compiuto o è anche davvero convinta e pentita del peccato commesso nel non essere fedele alle proprie libere promesse matrimoniali?

-la sua nuova famiglia non può essere unita nel sacramento, vivente il coniuge precedente.
Tuttavia l'attuale unione, in cui sono nati dei figli, richiede responsabilità precise: nei confronti dell'attuale partner, dei bambini e di Dio. Come la prima non si esaurisce tra le lenzuola, la seconda non si esaurisce con l'affetto e le cose materiali, la terza non si esaurisce sentendosi "a posto" o "non a posto", pentiti e non.

-al momento, in mancanza di alternative, permane l'impossibilità oggettiva di accesso ai sacramenti, mentre è completamente aperta la possibilità di approfondire le verità di fede, farle circolare all'interno della famiglia, insegnarle ai figli dandone loro ragione, frequentando la liturgia e ponendosi di fronte al Signore nella verità del proprio stato.

-è possibile nutrire la propria vita di preghiera e chiedere la grazia sufficiente a non aggiungere errore ad errore, giungendo -chissà- a una decisione condivisa con l'attuale convivente, per una conversione che ha bisogno della libertà di un'altra persona.

-in fondo c'è da capire chi deve finire al centro: se ci va Dio, tutto il resto si ordinerà di conseguenza... se ci devo restare io, beh, l'ordine cambia. Però almeno evitiamo di dirci in comunione con la volontà di Dio. La Sua è chiaramente un'altra.

C'è molta gente che, portando la propria croce con umiltà, ha visto fiorire il deserto.
C'è anche chi ha portato solo la croce, con fatica, senza vedere molti fiori... ma con la verità nel cuore certi deserti si possono attraversare, guardando il cielo e le stelle.
Ultimamente molto vento ha alzato la sabbia, seccando i fiori e facendo perdere la via a chi procedeva con il giusto passo. Chi agita il vento vorrebbe spazzare via il deserto e farne un parco giochi per le famiglie con i bambini: le altalene, un clown, le paperelle, un bar...