Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 9 aprile 2017

Cardinal Turkson – «L'immigrazione è come acqua che scorre dal rubinetto : non bisogna solo asciugarla, ma chiudere il rubinetto»

La notizia, che risale al 30 marzo scorso, è ripresa da una scarna segnalazione del SIR.
Certamente il titolo ad effetto rispecchia il sentire più realista e responsabile rispetto al 'pensiero unico' di un'accoglienza indiscriminata che vorrebbero imporci. Tuttavia sembra riduttivo agganciare, poi, al calo demografico i motivi della preoccupazione non più latente ma manifesta delle popolazioni dei Paesi invasi tra cui il nostro. Il calo demografico, oltre ad essere una delle facce della crisi dell'occidente (della quale sono ben note le cause) è soltanto uno degli aspetti della complessità del fenomeno soprattutto per le conseguenze a medio-lungo termine; ma la preoccupazione vera è la minaccia alla nostra fede, alla nostra cultura, alla nostra civiltà, la cui soluzione non è questione di fertilità biologica. Tuttavia si tratta di un dato messo in risalto dall'Agenzia, mentre occorrerebbe conoscere il testo integrale della relazione del Cardinale, per avere un'idea più precisa dell'intero discorso.

L’immigrazione è come acqua che scorre dal rubinetto: non bisogna solo asciugarla, ma chiudere il rubinetto”. Lo ha detto il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, presentando ai giornalisti il Convegno organizzato dal citato dicastero il 3 e 4 aprile, sul tema: “Prospettive per il servizio dello sviluppo umano integrale a 50 anni dalla Populorum progressio”. L’immigrazione, ha spiegato il cardinale, è un fenomeno di lungo periodo: per questo “bisogna programmare in maniera più sistematica e chiudere il rubinetto”, promuovendo progetti nei Paesi di provenienza dei migranti “per prevenire la necessità delle persone di emigrare”. Altra priorità, per Turkson, è “permettere l’accesso ai mercati da parte dei Paesi in via di sviluppo”. Il cardinale ha messo, inoltre, l’accento sulla “preoccupazione che l’arrivo di tante popolazioni suscita in Paesi dove c’è un calo demografico: dove ci sono più ospiti che figli, c’è sempre tensione. Dare asilo è realizzabile quando c’è sicurezza nella demografia locale, ma quando siamo in presenza di un calo delle nascite l’arrivo di queste persone preoccupa le popolazioni locali. La nascita dei nazionalismi deriva proprio da qui, dalla preoccupazione, da parte di un Paese, di essere inghiottiti dall’arrivo in massa di nuove popolazioni”.

10 commenti:

irina ha detto...

LBQ: Benedetta Frigerio, Jerome Lejeune, Sarah nel segno di Lejeune:"Combattere l'aborto"

Anonimo ha detto...

http://m.ilgiornale.it/news/2017/04/08/quegli-80-bambini-olandesi-pronti-a-farsi-esplodere-per-lisis/1383805/

Anonimo ha detto...

... Per far smettere la guerra servono due cose: stop alla vendita di armi e bloccare il flusso di terroristi via Turchia e Giordania. Le sanzioni economiche sono peggiori delle bombe, perché fanno male a semplici cittadini. Sono immorali e ingiuste. Gli Stati Uniti sbagliano o agiscono con volontà? Con la guerra ci si guadagna due volte: si vendono armi e poi c’è la ricostruzione”.

Assad per la Siria, Gheddafi per la Libia, Saddam per l’Iraq e Milosevic per l’ex Jugoslavia erano tutti perni, anche se opinabili, che tenevano unite le varie espressioni politiche e religiose presenti nei propri paesi. Dopo di loro, gli equilibri sono venuti meno e bande rivali si combattono in una totale anomia, una condizione che è auspicata dai responsabili delle fratture sociali perché uno Stato diviso è più facilmente controllabile. Su ciò che sta accadendo in Medio Oriente, la fabbrica delle menzogne è sempre in funzione, da anni produce falsità che richiede tempo raccontare.

L’Occidente (Stati Uniti in particolare) deve rinunciare ad intromettersi in Paesi sovrani e usare ideali di facciata come “democrazia” e “libertà” per scatenare guerre in nome del petrolio (Iraq, Libia), gas (Afghanistan, Siria) e droga (Afghanistan). I dittatori, (e anche i finti governi democratici) spetta solo ai popoli sovrani destituirli.

Anonimo ha detto...

http://www.onepeterfive.com/freemasons-love-pope-francis/

da Fb ha detto...

Mi permetto di far notare che il cattolicesimo non ha una dimensione esclusivamente personale. Il cattolicesimo comporta necessariamente una dimensione sociale e politica, in quanto tale dimensione è insita nella natura umana. Non a caso si parla di Cristianità, ovvero di società cristiana, di dottrina sociale della Chiesa ed anche di dottrina politica della Chiesa (da qualche decennio riposta nel cassetto dei ricordi).
L'Islam, il quale ha sicuramente una connotazione completamente diversa da quella cattolica, è sostanzialmente un concorrente della Cristianità, costituendone un'alternativa radicale: o noi o loro. La Cristianità può tollerare una relativa e contenuta presenza islamica, non una società islamica. Lo stesso vale per l'Islam. Oggi ciò che resta della Cristianità europea è paragonabile ad un corpo malato, fortemente debilitato dall'infezione laicista: una malattia che, insieme all'ordine naturale, sta uccidendo la dimensione sociale e politica cristiana. Il laicismo nichilista di cui sono pregne le classi dirigenti delle nazioni europee, sta di fatto tollerando un'invasione islamica i cui effetti saranno inevitabilmente devastanti. Credo si possa affermare, senza tema di smentita, che il potere massonico e mondialista, che persegue lo scopo di edificare il suo Nuovo Ordine Mondiale anti-cristiano (dunque anti-cattolico), sta scagliando su di noi le orde islamiche proprio per ridurre ai minimi termini la presenza cristiana nella società e - con l'ausilio decisivo di abbondanti iniezioni di "diritti civili" (aborto, omosessualismo, gender theory) e immigrazioni variamente assortite - annientare il tipo umano europeo, forgiato da secoli di tradizione greco-romana e cristiana (tipo evidentemente inadatto all'erigendo Nuovo Ordine Mondiale).
(Marco Sudati)

Rr ha detto...

Tipo evidentemente inadatto...
Il NWO è pensato, ideato, voluto, programmato, progettato, messo in opera, da tipi umani NON europei, non forgiati dalla tradizione greco-romana e cristiana, l'unica vera tradizione europea.

Japhet ha detto...

Londonistan: 423 nuove moschee e 500 chiese chiuse

- I multiculturalisti britannici alimentano il fondamentalismo islamico. I musulmani non hanno bisogno di diventare la maggioranza nel Regno Unito; hanno solo bisogno di islamizzare gradualmente le città più importanti. Il cambiamento è già in atto.

- Molte personalità inglesi hanno aperto alla sharia. Uno dei più alti in grado fra i giudici britannici, Sir James Munby, ha detto che la cristianità non influenza più i tribunali e le corti devono essere multiculturali, che significa più islamiche. Rowan Williams, ex arcivescovo di Canterbury, e il presidente della Corte suprema, Lord Phillips, hanno affermato che il diritto inglese dovrebbe "inglobare" elementi della sharia.

- La legge islamica avanza anche nelle università britanniche. Le linee guida delle università, "External speakers in higher education institutions", prevedono che "gruppi religiosi ortodossi" possano separare uomini e donne durante gli eventi. Alla Queen Mary University di Londra le donne hanno dovuto usare un ingresso separato e sono state costrette a sedersi in uno spazio in fondo alla sala, senza poter porre domande o alzare la mano, come a Riad o Teheran.

"Londra è più islamica di tanti paesi musulmani messi assieme", secondo Maulana Syed Raza Rizvi, uno dei predicatori che oggi guidano il "Londonistan", come la capitale inglese è stata definita dalla giornalista Melanie Phillips. No, Rizvi non è un estremista di destra. Il premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka è stato meno generoso, definendo il Regno Unito "una fogna per islamisti".

"I terroristi non sopportano il multiculturalismo londinese", ha detto il sindaco di Londra Sadiq Khan dopo il recente attacco terroristico letale a Westminster. È vero il contrario: i multiculturalisti britannici alimentano il fondamentalismo islamico. Soprattutto, il Londonistan, con le sue nuove 423 moschee, è costruito sulle tristi rovine del Cristianesimo inglese.

La Hyatt United Church è stata acquistata dalla comunità egiziana per essere convertita in moschea. La St Peter's Church – la chiesa di San Pietro - è diventata la moschea Madina. La Brick Lane Mosque è stata costruita sui resti di un'ex chiesa metodista. Non solo gli edifici sono convertiti, ma anche le persone. Il numero dei convertiti all'Islam è raddoppiato e spesso abbracciano l'Islam radicale, come ha fatto Khalid Masood, il terrorista che ha colpito Westminster.
....
A Birmingham, la seconda città più popolosa del Regno Unito, dove molti jihadisti vivono e orchestrano i loro attacchi, un minareto islamico domina il cielo. Circolano petizioni per consentire alle moschee britanniche di chiamare con gli altoparlanti i fedeli islamici alla preghiera tre volte al giorno.
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Dal 2001, cinquecento chiese di Londra di tutte le confessioni sono state trasformate in abitazioni private. Nello stesso periodo, le moschee del Regno Unito sono proliferate.
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Le grandi città inglesi sono ad alta densità musulmana: Manchester (15,8 per cento), Birmingham (21,8) e Bradford (24,7). A Birmingham, dove la polizia ha da poco smantellato una cellula terroristica, un bambino ha più probabilità di nascere in una famiglia islamica che cristiana. A Bradford e a Leicester., metà dei bambini è musulmana. I musulmani non hanno bisogno di diventare la maggioranza nel Regno Unito; hanno solo bisogno di islamizzare gradualmente le città più importanti. Il cambiamento è già in atto. Il "Londonistan" non è un incubo della maggioranza musulmana, piuttosto è un ibrido culturale, demografico e religioso in cui il Cristianesimo è in declino e l'Islam prospera....

https://it.gatestoneinstitute.org/10184/london-moschee-chiese

Anonimo ha detto...

http://voxnews.info/2017/04/09/veneto-passa-la-legge-che-blocca-islamizzazione-territorio-governo-battuto/

pinco ha detto...

Che valore può avere ciò che dice il card.Turkson singolarmente? Perché riferirlo?

Adesso aspettiamo al riguardo della "chiusura del rubinetto dei flussi migratori, il COMUNICATO CONGIUNTO della COMMISSIONE BILATERALE delle delegazioni del GRAN RABBINATO DI ISRAELE e della COMMISSIONE DELLA SANTA SEDE PER I RAPPORTI RELIGIOSI CON L'EBRAISMO. Dal momento che esso, tutto intero, e col card. Turkson presidente per la parte vaticana,l'aveva APERTO.

Anonimo ha detto...

"L'eldorado è in Africa": gli appelli inascoltati dei vescovi
di Anna Bono
Mentre al di qua del Mediterraneo si continuano a sostenere i doveri e i benefici dell’accoglienza, incentivando l’emigrazione clandestina, sulla sponda africana, tutte le conferenze episcopali e alcuni governi sono impegnati a prevenire e scongiurare l’emigrazione illegale. Perché "la cultura del'emigrazione deve finire". Un fatto che in Italia non è mai stato considerato.

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-l-eldorado-e-in-africa-gliappelli-inascoltatidei-vescovi-19509.htm