Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 28 febbraio 2017

Ricambio completo all'accademia per la vita. Per i nuovi assunti il casting si fa a Santa Marta

Riprendo Sandro Magister, su Settimo cielo di oggi. Un testo da tener ben presente anche in vista di un Comunicato che pubblicherò domani.

Ha fatto notizia e per alcuni scandalo, nei giorni scorsi, il panegirico pronunciato in memoria di Marco Pannella (1930-2016) da monsignor Vincenzo Paglia, membro di spicco della Comunità di Sant'Egidio, già presidente del pontificio consiglio per la famiglia e da pochi mesi presidente della pontificia accademia per la vita, nonché cancelliere del pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia.
Proprio la vita e la famiglia, in effetti, sono stati il campo di battaglia dell'azione politica di Pannella, leader del partito radicale e attivissimo promotore dell'aborto, del divorzio, dei matrimoni omosessuali e dell'eutanasia.
Ma ciò non ha trattenuto papa Francesco dall'elogiare "tra i grandi dell'Italia di oggi", in un'intervista di un anno fa, la più attiva compagna di battaglie di Pannella, l'onorevole Emma Bonino, per il suo impegno in materia di migrazioni. Così come non ha vietato a padre Federico Lombardi di testimoniare la "grandissima ammirazione per Francesco" dello stesso Pannella, ammirazione ricambiata dal papa, per l'impegno a favore dei carcerati.
Paglia, quindi, sa e vuole muoversi nel solco di Francesco. Esattamente come sta facendo negli istituti di sua competenza, non a caso affidati a lui dal papa.
Settimo Cielo ha già dato notizia, a suo tempo, del nuovo statuto della pontificia accademia per la vita entrato in vigore il 1 gennaio, accuratamente studiato per facilitare l'epurazione dei membri non allineati al nuovo corso, come ad esempio i cardinali Carlo Caffarra e Willem Jacobus Eijk, o i rinomati studiosi Josef Maria Seifert e Luke Gormally.
Ma ora l'epurazione si può dire compiuta. Se si entra nel sito ufficiale dell'accademia e si consultano i tre elenchi dei membri ordinari, corrispondenti ed emeriti, si scopre che non vi figura più nessuno. Zero assoluto. Per ritrovare i nomi degli epurati non resta che consultare le due liste dei "già membri", 172, e dei "deceduti", 10.
In altre parole: tutti licenziati o sepolti. E senza il minimo preavviso. Non un biglietto, non una e-mail, non un grazie, non un requiem.
E i nuovi accademici che prenderanno il posto degli epurati? Il casting è già in corso, con supervisione a Casa Santa Marta, ma richiederà tempo. Lo confessa candidamente il medesimo sito dell'accademia, nel giustificare la posticipazione al 5-7 ottobre dell'assemblea generale che di solito si tiene ad inizio anno: "È proprio la complessità del processo di nomina dei nuovi accademici, resasi necessaria con l'approvazione del nuovo statuto voluto da papa Francesco, che ha fatto slittare la celebrazione dell'assemblea al prossimo ottobre".

Ma c'è dell'altro. L'assemblea riservata ai membri si accompagna sempre a un convegno pubblico, che per quest'anno era stato programmato da tempo sulla "Donum vitae", l'istruzione della congregazione per la dottrina della fede su "il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione" pubblicata dall'allora cardinale prefetto Joseph Ratzinger con l'esplicita approvazione di papa Giovanni Paolo II, di cui ricorre nel 2017 il trentesimo anniversario:
Nel convegno si sarebbe quindi discusso di questioni precise e scottanti, dalla procreazione medicalmente assistita alla manipolazione degli embrioni umani.
Invece no. L'argomento "Donum vitae" è stato cancellato. Il suo anniversario, lo scorso 22 febbraio, è stato ignorato sia da "L'Osservatore Romano" sia dalla Radio Vaticana. E al suo posto, in ottobre, non si capisce bene di che cosa si discuterà, vista la vaghezza del nuovo titolo del convegno: "Accompagnare la vita. Nuove responsabilità nell’era tecnologica".
E l'icona adottata per il convegno (vedi sopra) non aiuta certo a capire di più. La firma Andrea Ciucci, un prete milanese che Paglia si è portato in accademia dall'ex dicastero per la famiglia, come addetto alle pubbliche relazioni. Appassionato com'è di informatica, don Ciucci ha messo in rete un inquietante volto umano fatto di numeri "1" e "0", come nel codice binario dei computer, quando invece il codice genetico – se mai vi si volesse alludere – non è a due cifre ma a quattro lettere, quelle delle basi del DNA: "A", "T", "C" e "G": svarione subito notato dagli esperti della materia.

35 commenti:

Anonimo ha detto...

Fabo, il testamento: «La mia vita non ha più senso, morire è un diritto sacrosanto»...

Ragazzi, mi dispiace se vado OT, ma in quello riportato sopra vedo tutta l'origine di quello che sta accadendo, che chiamo per semplificare 'finto amore'...quelle volte che mi sfiora l'idea che la mia vita non abbia senso (perchè può capitare anche ad una persona 'sanissima' di pensarlo...) è quando sento tutti lontani, specialmente le persone che amo e di cui mi fido di più. Da ciò che leggo sopra...questo povero ragazzo, per cui ora c'è da pregare ancora di più, si sentiva DAVVERO amato dalle persone che DICEVANO di amarlo? A me pare di no...ed è questa la sconfitta più grande! Fabio

Anonimo ha detto...

Tutto da leggere con attenzione. Vero ed efficace!
E anche la conclusione, che presenta un caso opposto, merita di essere conosciuta.

http://www.maurizioblondet.it/povero-fabo-dj-ingannato-sempre-cattivi-attori/

....
Povero Fabo. A quarant’anni disk jockey, uno che cambia i cd nelle discoteche, sai che realizzazione; poi l’atroce incidente, ed ora il buio e la vergogna. E l’essere stato ingannato, ed aver perso l’occasione centrale, di dare alla sua vita il significato eroico, di accettazione, espiazione e intercessione. La vittoria e la gloria a cui ciascuno di noi è chiamato.

Ovviamente, non fu una sua colpa personale, è l’inganno dell’epoca . E’ il silenzio di coloro che potevano e dovevano parlargli dell’altra via, del compito, della gloria e della vittoria che poteva afferrare. Vedo adesso che il Corriere ha, a commento di questa orribile sceneggiata, un’intervistina a monsignor Paglia, grande amico ed esaltato di Pannella: non ha una sola parola giusta, una parola da prete; parla di “una società che si rassegna all’impotenza”, non dice una parola di spaventato orrore per un’anima che si è perduta eternamente. Non stupisce che “Francesco” l’abbia messo a capo della Pontificia Accademia per la Vita: monsignor Paglia è quello che ha esaltato “la spiritualità” di Marco Pannella; per lui “una grande perdita per questo nostro paese, un uomo spirituale che ha combattuto e sperato contro ogni speranza, come dice San Paolo”, uno che “ha speso la vita per gli ultimi, uno che «rimproverava noi cattolici perché lasciamo da parte il Vangelo». Ebbene, questa è la “spiritualità” di Marco Pannella in atto. Grazie all’uso che hanno fatto di “Fabo”, ci sarà una legge che ‘consentirà’ il suicidio assistito, e presto quindi esso farà “offerto” a vecchi malati e soli troppo gravosi da mantenere. Per ciascuno di noi sarà una nuova tentazione, l’ultima e tremenda: perché soffrire? La ASL le passa la sedazione…E il vescovo Paglia non troverà la parola giusta, perché l’ha persa. Dirige la Pontificia Accademia per la Morte....

Anonimo ha detto...

Be', Emma Bonino è rimasta senza un posto dopo la cacciata dal Partito Radicale. Magari, se si fa un giro Oltretevere, un posto nella nuova Accademia della Morte glielo trovano. Chi meglio di lei?

--
Fabrizio Giudici

Anonimo ha detto...

A proposito delle piaghe d'Egitto il libro dell'Esodo dice che, cito a memoria: "Il cuore del faraone si indurì..." Ma dice anche che "....Il Signore indurì il cuore del faraone"! Si direbbe che per gli atti pontifici sia il Signore che rende duro e ostinato nell'errore il cuore del "faraone" e dei suoi accoliti. Cito : "Se non fosse una tragedia si direbbe che è un melodramma".

Anonimo ha detto...

Folk e bifolc (sdrammatizziamo...)

Chi vive in corte, muore in paglia.

In anno pieno il grano è fieno, in anno malo la paglia vale quanto il grano.

Attacche u ciucce addò vole u patrune;

U ciucce porta a pagghia e u ciucce sa magna;

Anonimo ha detto...

"Il Papa sta provando ad aprire al cattolicesimo una strada dentro la modernità, o l’iper-modernità".

E infatti, questo è il nodo, cari pseudo cattolici. Incapaci di opporvi ad essa perché in realtà vi siete a lei comodamente venduti, la modernità e la postmodernità le blandite, le coccolate e le ritenete più forti della Grazia e di Dio. Siete degli sconfitti in partenza, e questo non sarebbe un problema: il problema è che pretendete di rappresentare il Cattolicesimo e formalmente lo rappresentate davvero, in questo momento.
La modernità e la post-modernità vi ripagano adeguatamente: vi coccolano e vi blandiscono pure loro ... vi fanno sentire intelligenti, all'altezza dei tempi, veri interpreti di un cristianesimo depurato dal "tradizionalismo", dal "fariseismo", dalle "rigidità"; e invece del cristianesimo costituite i veri liquidatori e i veri traditori, coloro che ingannano Dio, il prossimo e se stessi battezzando il male come bene e godendo della possibilità di introdurre il male tra le opzioni lecite. Incapaci di dire un sì e un no netto e definitivo come opzione stabile di fedeltà a Cristo avete ridotto il cattolicesimo a un vomitevole ciarpame intellettualoide sempre pronti a coprire ogni prurito e ogni desiderio umano contro ogni sacrificio e ogni legame stabile, proveniente sia dalla natura umana sia dalla legge divina.

Anonimo ha detto...

OT circolano su diversi blog spagnoli immagini della 'benedizione' del vdr da parte di una sciamana curandera andina che gli prende la testa tra le mani e esegue un rito pagano di benedizione delle divinità andine Pachamama e Apu.......oggi finisce il carnevale, da domani cinghia e solo cose serie.

Luisa ha detto...

Con Paglia e mandanti la Pontificia Accademia per la vita diventa la Pontificia Accademia per la morte, morrta la PAV nasce la PAM.
Ma quel che mi irrita è il silenzio di chi ha diretto la PAV , di chi vi ha lavorato, dei membri epurati, ma santo cielo fatevi sentire!

Anonimo ha detto...

OT qualcuno fa notare che 1 0 sono codice binario per computer, il codice DNA ha le lettere ACGT, quindi il poster è sbagliato, Matzuzzi su Il foglio dà per scontato l'acquisto da parte della FSSPX della chiesa di S.Maria Immacolata dell'Esquilino, con annesso palazzo destinato pare a centro studi, eventualmente in seconda battuta a seminario, si attendono conferme ufficiali.

mic ha detto...

Matzuzzi su Il foglio dà per scontato l'acquisto da parte della FSSPX della chiesa di S.Maria Immacolata dell'Esquilino

E' una notizia che abbiamo dato anche noi. Ma sembra che la Chiesa (che pure reca il Nome dell'Immacolata) sia un'altra: in Via Taranto, con annesso edificio. Comunque è nella stessa zona. Ma non ci sono conferme ufficiali.

Anonimo ha detto...

Uhm.... 1 0 e codice binario... Che combinazione, oggi su Crux è uscito questo:

https://cruxnow.com/commentary/2017/02/27/christianity-engaging-artificial-intelligence-right-way/

Estratto dall'articolo recensito:

https://www.theatlantic.com/technology/archive/2017/02/artificial-intelligence-christianity/515463/

While playful, this odd scenario got at a serious question about just how far the church’s welcome can go. Should Christianity, the world’s largest religion, embrace all intelligent life? Even aliens? Granted, the arrival of green space creatures seeking salvation isn’t very likely. But the Pope’s lesson opens the door to the acceptance of another science-fiction stalwart, too—one that’s not so easily dismissed. Namely, hyper-intelligent machines.

While most theologians aren’t paying it much attention, some technologists are convinced that artificial intelligence is on an inevitable path toward autonomy. How far away this may be depends on whom you ask, but the trajectory raises some fundamental questions for Christianity—as well as religion broadly conceived, though for this article I’m going to stick to the faith tradition I know best. In fact, AI may be the greatest threat to Christian theology since Charles Darwin’s On the Origin of Species.

[...]

“I don’t see Christ’s redemption limited to human beings,” Christopher Benek, an associate pastor at Providence Presbyterian Church in Florida with degrees from Princeton Theological Seminary, told Gizmodo in 2015. “It’s redemption of all of creation, even AI. If AI is autonomous, then we should encourage it to participate in Christ’s redemptive purposes in the world.”

And what about sin? Christians have traditionally taught that sin prevents divine relationship by somehow creating a barrier between fallible humans and a holy God. Say in the robot future, instead of eradicating humans, the machines decide—or have it hardwired somewhere deep inside them—that never committing evil acts is the ultimate good. Would artificially intelligent beings be better Christians than humans are? And how would this impact the Christian view of human depravity?


Buon divertimento.

--
Fabrizio Giudici

mic ha detto...

Grazie Fabrizio,
interessante e da sviluppare. Credo che ci scriverò un articolo.

Anonimo ha detto...

Una legge inaccettabile che obbliga il medico ad obbedire alla fallacia delle Dat

In discussione in Parlamento la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), ma al di là delle parole si tratta di eutanasia si Stato.

http://www.vitanuovatrieste.it/una-legge-inaccettabile-che-obbliga-il-medico-ad-obbedire-alla-fallacia-delle-dat/

Anonimo ha detto...

COME SOTTO IL REICH di HASHTAG T ra il 1939 e il 1941 l’Ente Pubblico per la Salute e l’Assistenza Sociale del Terzo Reich “disinfettò” (cioè uccise) 70.273 malati gravi (disabili fisici e psichici), ad un ritmo dunque di 23mila l’anno. La legge sull’eutanasia in Olanda e Belgio ha prodotto circa 15mila morti nel 2016, su una popolazione inferiore della metà rispetto a quella della Germania nazista. Il fine era il risparmio: curare costava molto, 3.50 Reichsmark a disabile. Voi credete che i 23mila tedeschi uccisi nel 1941 non abbiano avuto scelta mentre i 15mila del Benelux nel 2016 sì? Ed è questo che non avete capito. Se passano leggi sull’eutanasia, puoi stare sotto Adolf Hitler o sotto la finta democrazia, ma scelta non c’è: c’è chi fa di conto e chi non produce va eliminato, perché curare un malato grave costa centinaia di migliaia di euro, sopprimerlo costa i 13 euro del principio attivo del Pentobarbital che viene infilato in vena al degente. Se dai al sistema per legge la possibilità di scegliere tra la cura costosa e la soppressione gratuita, troveranno sempre il modo di orientarti verso la scelta che serve al sistema. In Olanda e Belgio oggi, nel regime nazista allora, perlomeno la faccenda è gratuita. In Svizzera invece, dove hanno portato a morire Dj Fabo, per ammazzare si fanno pure pagare, le associazioni Exit e Dignitas incassano 18mila euro a cliente. Non vi fanno schifo? Salvate la civiltà giuridica italiana dagli ordinamenti giuridici dei nuovi barbari. Altrimenti nel 2041 l’Ente Pubblico per la Salute e l’Assistenza Sociale in qualche modo si occuperà di voi e vedrete che rimpiangerete di aver loro consentito di farlo spacciando per vostro “nuovo diritto” quello di morire (Mario Adinolfi)

Anonimo ha detto...

Si battono per la morte di pochi e dimenticano i molti che vogliono vivere con dignità. Una campagna mediatica per garantire le cure e i palliativi a chi nonostante tutto sceglie la vita? Per aiutare le famiglie che eroicamente li sostengono? No eh? Costa troppo. Meglio martellare sul diritto a morire che su quello a vivere. Una siringa e via. Conviene e risana i conti. Segui i soldi. Troverai sempre il signore della morte.
(Dario Maria Minotta su Fb)

Anonimo ha detto...

remnantnewspaper.com/indexphp/articles/item/3058 a-papal-feedback-loop-of-self-delusion.

Anonimo ha detto...


I sistemi sanitari e pensionistici pubblici non reggono piu' in Occidente, i deficit sono spaventosi, l'impressione e'che si vada verso forme piu'o meno mascherate da "diritto a morire " cioe' ad un'eutanasia che verra'applicata in forme sempre piu'massicce e ipocrite.
In una delle sue crudeli novelle, intitolata L'endormeuse, Maupassant prefigurava un futuro nel quale ci sarebbero stati edifici appositamente costruiti per la "addormentatrice" (cito a memoria), la morte data in un clima da Belle Epoque da macchine che diffondevano un gas profumato ai pazienti desiderosi di morire e anche a quelli meno desiderosi. P.

tralcio ha detto...

Profondo nord, ospedale moderno, pulito e attrezzato.
Ti guardi in giro e vedi molti anziani, soli... Pochi parenti in visita.
Pochi anni fa le stanze brulicavano di figli e nipoti. Oggi quasi non ce ne sono.
Dove c'è un po' più di "movimento" è facile udire idiomi stranieri.
Portare i bambini in ospedale è triste, e poi prendono le malattie.
Essendo pochi (figli unici o quasi) i restanti sono anche stressatissimi dai turni...
Oggi è più facile incontrare badanti ucraine. O sentire dialoghi al telefonino.
Pochi gli infermieri. Stanchi (e pure poco pagati) pure loro: taglia di qui e di là, se anche ci sono le migliori attrezzature quando premi il pulsante spera che arrivi qualcuno...
E chi arriva? Un ragazzino alle prime armi, che non sempre sa fare bene quel che deve.
Ma se ti guardi attorno e vedi serenamente quel che fa, non hai cuore di rimproverarlo(a)...
E' dura far quadrare i conti. Curare costa. E vedendo certe situazioni, al limite della logica residua di un essere umano, c'è di che disperare. Mio nipote, tristissimo, ha detto: che brutto! Che brutto... vedere l'ospedale, il luogo della cura, del "mi salvi dottore", del trionfo della scienza medica, vivacchiare tra un intervento spettacolare e la diagnostica d'eccellenza, e un'assistenza all'osso, tra soli, vecchi, stanchi e depressi.
Si potrebbe fare di più? Basterebbero dei soldi in più? Ne dubito.
Per vedere qualche slancio e qualche sorriso devi incrociare chi ha ancora lo spirito saldo, offre il dolore, prega il Signore, addirittura canta o si preoccupa del vicino di letto.
Tutta roba fuori mercato, extra budget.
Ma come scrive poco sopra un altro intervento tutti i mass media suonano la grancassa del diritto alla morte di pochi, preferendo dimenticare i molti che vogliono vivere con dignità anche nella pena di una salute malferma. Una campagna mediatica per garantire le cure e i palliativi a chi nonostante tutto sceglie la vita, no eh?
Meglio martellare sul diritto a morire che su quello a vivere.
Una siringa e via. Conviene e risana i conti. Segui i soldi.
Che brutto. Che brutto mondo per mio nipote...
I suoi falsi maestri non professano una fede, ma sono professori della morte.

Anonimo ha detto...

http://www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/12317232/papa-francesco-socci-piano-per-fare-fuori-bergoglio.html

Anonimo ha detto...

Emma Bonino all'Huffingtont post
....

Da cosa dipende questo immobilismo, secondo lei?
Non è più la questione cattolica, le assicuro. Non c’è più l’alibi della Chiesa: non è che siamo in presenza del Cardinale Ruini, per intenderci. Siamo in un altro tipo di situazione. E non credo affatto che il paese sia spaccato: semmai, è spaccata la politica. Quando sono passate le unioni civili si diceva: questa è una legge che cambierà il paese. Ma di che parlano? Il paese era già cambiato sotto ai loro occhi. E le unioni civili sono state una legalizzazione dell’esistente.
......

Japhet ha detto...

L'orgia necrofila politico-mediatica impazza.
Oggi Augias, su La7, ha detto di aver già acquistato il "kit della buona morte".

Sacerdos quidam ha detto...

L'azzeramento ed il 'rinnovo' dei membri della Pontificia Accademia per la vita operato da Papa Bergoglio è la conseguenza logica dell'analogo 'rinnovo' dei docenti nelle Università Pontificie e nei vari Seminari operato, sia pure in modo più graduale, da Paolo VI nell'immediato postconcilio.

In quell'epoca, chi tra i docenti non si adattava al nuovo clima e alle nuove dottrine ereticali del Vaticano II che si sarebbero dovute diffondere nelle menti dei malcapitati studenti veniva prima o poi (e comunque il prima possibile) rimosso e sostituito con vaticansecondisti doc.

Mons. Lefebvre parlava a ragione di 'cattedre di pestilenza' sorte improvvisamente per impulso dei Papi 'conciliari' allo scopo di diffondere ovunque i miasmi delle dottrine vaticansecondiste.

Sotto i successivi meravigliosi Pontificati il criterio nelle assunzioni è rimasto ovviamente lo stesso, visto il culto quasi idolatrico del Vaticano II praticato da quei Sommi Pontefici.

Ora Papa Bergoglio adopera lo stesso criterio usato dai suoi Predecessori per completare l'opera nel campo dell'etica e della teologia morale.
Perché meravigliarsi?

RR ha detto...

Beh, se Augias ed altri come lui, tipo Bonino, si fanno fuori, possiamo solo ringraziare Nostro Signore. Ma quelli, essendo "peddhi mala" ("pelle cattiva") non muoiono mai.
Voglio proprio vederla , la Emma, chiedere il suicidio assistito, quando il cancro ritornerà, voglio proprio vederla...Come Pannella o Veronesi, curati da fior di specialisti (privati, perché loro potevano) fino all'ultimo.

Japhet ha detto...

“E’ necessario ribadire con tutta fermezza che niente e nessuno può autorizzare l’uccisione di un essere umano innocente, feto o embrione che sia, bambino o adulto, vecchio, ammalato incurabile o agonizzante. Nessuno, inoltre, può richiedere questo gesto omicida per se stesso o per un altro affidato alla sua responsabilità, né può acconsentirvi esplicitamente o implicitamente. Nessuna autorità può legittimamente imporlo né permetterlo. Si tratta, infatti, di una violazione della legge divina, di una offesa alla dignità della persona umana, di un crimine contro la vita, di un attentato contro l’umanità” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’eutanasia, II)

Anonimo ha detto...

Prendetelo con le molle: ho fatto esperienza di morte assistita, quella della mia cagnetta.
Era un cagnetta, evidentemente non un uomo, figlio adottivo di Nostro Signore, eppure accanto al dolore, pure per la mia cagnetta mi è parso un atto malvagio.
Perchè? Perchè mi sono arrogato il diritto di dare la morte ad una creatura.
Come mi sono giustificato? Con la scusa del rispetto della dignità, nel caso concreto, del cane.
Ergo, da qui a breve anche in Italia faremo agli uomini quello che già si fa con i cani.

Anonimo ha detto...

Dopo la liberalizzazione del divorzio in versione cattolica, lo sdoganamento dei matrimoni omo a mezzo "chi sono io per giudicare?" e seguenti, l'ostracismo alle posizioni e movimenti anti aborto e al simultaneo elogio agli abortisti con tanto di convegni in Vaticano è stata la volta della obliqua omologazione al fronte laico-salottiero sulla eutanasia. Tanto è ormai scontata, chiara e inarrestabile la direzione impressa a furor (o torpor) di popolo cattolico alla nuova Chiesa Cattolica che non si si stupisce, sorprende o indigna nemmeno più. Al massimo ci si può concedere un po' di amaro sarcasmo immaginando ormai fin troppo facilmente quali saranno i prossimi passi. Una cosa però non avrei mai e poi mai immaginato: che una religione che aveva saldamente resistito ad ogni attacco esterno per duemila anni potesse essere ribaltata e smantellata dall'interno nel giro di soli quattro.
Miles

Felice ha detto...

Non sono solo quattro anni che procede lo smantellamento. Sono almeno almeno cinquanta

irina ha detto...

In questi giorni ho scritto della presenza personale del nemico nella Chiesa. Questo è un'ulteriore conferma. Invece di far del tutto per allevare Santi, che sono il solo ed unico progresso sul quale puntare, invadono campi non loro e abbandonano alla zizzania il proprio campo. Se loro non capiscono, non vedono, non odono che la Chiesa ha bisogno disperato di Santi, vuol dire che loro sono fuori della Chiesa.

Anonimo ha detto...

https://www.lifesitenews.com/news/vatican-under-francis-has-betrayed-children-by-supporting-un-pro-abortion-g

Anonimo ha detto...

Con Fabo siamo al quarto passaggio della famosa finestra di Overton.
Siamo al “sensible” ( sensata, cioè razionale e dotata di spiegazioni ).
Manca il “Popular” ( popolare, diffusa, quindi accettata da buona parte della società e rinforzata dai media ) per poi terminare col sesto passaggio “Policy” ( Legislazione, legalizzata, quindi l’idea è divenuta parte concreta della politica statale).

mic ha detto...

A giudicare dalle trasmissioni televisive e dagli articoli di stampa nonché a tanti commenti che confondono l'omicidio di stato con l'accanimento terapeutico, mentre non hanno alcuna idea della sacralità e del srnso della vita, purtroppo subiamo già la fase popular.
E sembra manchi poco alla "policy"...

Anonimo ha detto...

Allora bisognerebbe smetterla con l'ipocrisia della condanna dei crimini nazisti compiuti prima e dopo la II GM, se erano crimini allora lo sono adesso, vogliono eliminare tutti quelli che non servono o non ritenuti degni di vivere, i vecchietti soli? Nessuno reclamerà se verranno trovati morti (nel sonno?) o se sedati massicciamente e addormentati dolcemente, toccherà prima o poi a tutti, perché è giusto, perché ognuno deve morire come e quando vuole, come è giusto fabbricare bambini a piacere per chi non può farli da solo, tutto nella norma-lità.......da notare che un bambino fabbricato costa sui 20.000 euro e che la bella morte in Svizzera, paese civilissimo, certo, costa 18.000 Euro,mentre se proprio uno volesse, in Belgio e Olanda è gratis .......è tutto fatto per i ricchi, chi può si cura eccome, e sono pure vigliacchi e fifoni i promotori della morte radicali.....veramente schifosi, da far vomitare. Anonymous.

Rr ha detto...

Anonymous,
totalmente d'accordo, ma quali sarebbero i crimini nazisti commessi DOPO la II Guerra mondiale? Per semplice curiosità.

irina ha detto...

Lessi sul Sole 24 Ore, parecchi anni fa, la recensione di un saggio sulla storia della medicina. Qui si dimostrava come la medicina, che oggi conosciamo, non sia che lo sviluppo degli esperimenti svolti nei campi di concentramento nazisti. Non ricordo nè titolo, nè autore. Forse americano.

Anonimo ha detto...

Rr, non mi sbottono più di tanto......un'occhiatina in Argentina e Brasile e vedrai che------Anonymous.