Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 5 agosto 2016

Lo stato islamico smentisce il Papa. È una guerra religiosa.

L'originale inglese qui.

Il gruppo terrorista denominato Stato Islamico ha pubblicamente rigettato le affermazioni di papa Francesco, il quale aveva dichiarato che la guerra ingaggiata dai terroristi islamici non è una guerra di natura religiosa. Essi invece assicurano il Pontefice che quella religiosa è la loro unica motivazione e che essa è imposta da Allah nel Corano.

Nella più recente edizione di Dabiq, Periódico di propaganda dello Stato islamico, l'Isis critica papa Francesco per il suo atteggiarsi naïve quando si aggrappa alla convinzione che i Musulmani vogliano la pace e che le motivazioni degli atti di terrore islamico siano economiche.
«La guerra tra la Nazione musulmana e le nazioni degli infedeli è una guerra divinamente comandata», affermano gli autori nell'articolo intitolato Con la spada.
Lo Stato islamico attacca direttamente l'affermazione nella quale il Papa dichiara che «l’Islam autentico e la lettura corretta del Corano si oppongono a ogni forma di violenza". Secondo i terroristi, con questo comportamento, «Francesco continua a nascondersi dietro un finto velo di ‘buona volontà’, sotto la quale egli nasconde l’intenzione di ottenere la pace con la Nazione musulmana".
Nonostante l’ovvia natura religiosa dei loro attacchi, si legge nell'articolo, «molta gente dei paesi crociati esprime il proprio shock e persino disgusto che lo Stato islamico “utilizzi la religione per giustificare la violenza”».
«Al contrario, ingaggiare lo jihad – estendere il dominio di Allah con la spada – è un obbligo che si trova nel Corano, la parola del nostro Signore», scrivono i terroristi.
«Far scorrere il sangue degli infedeli è obbligatorio in partenza. Il comando è chiaro. Uccidi gli infedeli, come dice Allah: “Ucciderai, dunque, i politeisti in qualsiasi luogo tu li troverai”».
Lo Stato islamico ha anche reagito a quanto detto da Papa Francesco circa gli attacchi terroristici islamici, quando li ha descritti come «violenza insensata». Essi, infatti, insistono nel dire che non c'è niente di insensato in questo.
«Il succo del discorso è che c'è davvero una logica per il nostro terrorismo, guerra, spietatezza, brutalità», dichiarano, aggiungendo che il loro odio per l’Occidente cristiano è assoluto e implacabile.
Il fatto è che, anche se voi smetteste di bombardarci, di imprigionarci, di torturarci, di umiliarci, di usurpare i nostri ragazzi, noi continueremmo ad odiarvi, perché la nostra prima ragione di odiarvi non cesserà di sussistere finché voi non abbraccerete l'Islam. Anche se voi doveste pagare lo jizyah [tassa imposta agli infedeli] e doveste accettare di vivere sotto l'autorità dell'Islam in umiliazione, noi continueremmo a odiarvi.
In una recente conferenza stampa, papa Francesco aveva detto ai giornalisti che il mondo è in guerra, ma «quando parlo di guerra parlo di guerra sul serio, non di guerre di religione». «Non c’è guerra di religione, c’è guerra di interessi, per i soldi, per le risorse naturali, per il dominio dei popoli». «Tutte le religioni vogliono la pace, capito?», ha concluso. [Ma non è così... Come può esserci vera Pace senza Cristo Signore?]

41 commenti:

RR ha detto...

A gennaio glielo spiegheranno ben bene durante la visita alla Grande Moschea di Roma.

Alfonso ha detto...

A proposito di queste frasi: « il loro odio per l’Occidente cristiano è assoluto e implacabile" " noi continueremmo a odiarvi".
Nel corso degli anni, per le vissute esperienze mie e degli altri, oltre a tutto quanto apprendevo dagli studi storici, mi sono convinto che avesse ragione Erich Fromm quando sosteneva che l'umanità sia più propensa all'odio anziché all'amore. Anzi, in questa fase della mia esistenza, penso che l'odio sia un sentimento molto più coinvolgente e costante di qualsiasi altro sentimento umano: esso può veramente riempire di significato ogni giorno della vita fino alla propria morte o fino alla distruzione completa dell'oggetto odiato, ritenendo peraltro che sia giusta tale distruzione: "chi odia sente che è giusto, al di là di leggi e imperativi morali, distruggere ciò che odia. Si parla di "oggetto" odiato anche nel caso di odio verso persone, perché queste non vengono considerate propri simili, esseri umani come chi odia, ma appunto oggetti invece che soggetti".
In altri post, ho fatto riferimento all'antipatia assoluta che provo per una persona in particolare, ma, dopo la lettura di questo articolo, mi impongo di esaminare la mia coscienza per accertarmi se tale antipatia, persistendone le motivazioni, non degrada prima o poi in odio vero e pertanto mi debba considerare già oggi un terrorista in fieri!

Il Foglio ha detto...

Roma. Il Catholic Herald, settimanale inglese, torna sulla conferenza stampa aerea di Francesco di ritorno da Cracovia e plaude al fatto che la stampa laica ne abbia dato poco conto (almeno fuori dai confini italiani). “Forse, la novità sta scemando”, ha scritto nel suo editoriale padre Raymond de Souza, “e questo è un bene”. Anche perché il contenuto di quella riflessione a braccio è preferibile venga dimenticato al più presto, si legge in coda al commento: “E’ meglio che l’ultima parola (sul tema, ndr) non venga detta da Cracovia, una millenaria città di martiri, ignorando così i loro compagni contemporanei”. A giudizio del Catholic Herald, nel comportamento del Pontefice in realtà non v’è nulla di nuovo, ma si può intravedere “la replica del suo primo viaggio all’estero, per la Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro nel 2013, quando la stupenda occasione fu completamente coperta da quanto il Papa disse a bordo dell’aereo che lo riportava a Roma, e cioè dal motto non ufficiale del pontificato, ‘chi sono io per giudicare?’”.

Anonimo ha detto...

Da vari blogs tedeschi: Occupanti islamici della sala parrocchiale di una chiesa di Regensburg si rifiutano di andarsene, la diocesi, dopo aver tentato inutilmente e con ogni mezzo legale di sloggiarli, ora ha fatto ricorso alla magistratura......da segnalare che i suddetti hanno cellulari con cui mandano foto di bambini piangenti, a loro dire affamati in quanto la chiesa rifiuterebbe il vitto.....a corollario, più si protrae l'occupazione, più il territorio può essere reclamato come appartenente all'Islam.....no comment.

Anonimo ha detto...

Secondo me dobbiamo fare attenzione e cercare di non fare il gioco di chi sta giocando al gatto e al topo.

L’islam è violento per natura, questo è ovvio e lo sa chiunque voglia sapere. La guerra santa la insegnano (ancora non la censurano) nei libri di storia delle scuole elementari. Così la sottomissione.
Il punto però secondo me è un altro. L’slam è solo uno strumento, una tappa, come il comunismo e il capitalismo, due facce della stessa medaglia. Da combattere, ovviamente, ma evitando di perdersi, scambiando lo strumento del nemico, col nemico e la sua strategia.

Quello che si vuole in questo momento produrre è il terrore per il fanatismo religioso, causa di guerre ecc., la criminalizzazione delle religioni, tutte, nella loro integralità e purezza, c.d. integralismo, grande ostacolo alla pace, al benessere dell’umanità, realizzabile attraverso la guida di “illuminati moderati” convinti di sapere e potere realizzare il paradiso in terra (parlo della manovalanza non pienamente consapevole, chi la dirige ha in mente in realtà di “schiacciare l’infame”, cioè il cattolicesimo, cioè il regno di nostro Signore Gesù Cristo, per instaurare un altro regno, un dominio sedicente messianico sul mondo intero, sulle genti).

La strada verso la “moderazione” dell’islam è la strada per la “moderazione” del cattolicesimo e della realizzazione della nuova religione universale. Parlare di moderazione, di violenza o non violenza, ha solo questo senso. Ha solo questo scopo. Allora occorre non cadere nella trappola. Il punto non sta nella moderazione. Non sta nei sandali che i cattolici si tolgono entrando in una moschea (non ci devono entrare proprio i cattolici nelle moschee e quelli che lo fanno non sono un esempio da imitare) a differenza dei musulmani che non cedono nulla delle loro “verità” . Il punto sta nel fatto che l’islam è una religione falsa. Con tutto quello che ne deriva. E’ idolatria. Come tutte le false religioni. Ogni discorso che dimentichi il criterio di valutazione vero-falso si perde nei dettagli. Si lancia nello specchietto, come le allodole.

I moderati islamici sono come i cattolici modernisti. Privi di fede. Agenti consapevoli o pedine manovrate, ma non hanno fede.

Anna

gianniz ha detto...

Questa smentita non servirà a far riflettere Papa Francesco. Se i fatti non collimano con quanto pensa lui, Bergoglio, beh... tanto peggio per i fatti!
Lui incarna la 'verità' (quella minuscola però) a prescindere. Non c'è 'verità' al di fuori di lui (persona).

Davanti a tanta verità rivelata (direttamente e solo a lui) cosa potrà mai indurlo a riflettere?
Ho timore che un eventuale ritorno di Cristo potrebbe dargli anche fastidio! Lo vivrebbe come una intrusione, una prevaricazione!

Prepariamoci al peggio!

Anonimo ha detto...

Anonimo 14.31:
il problema si può facilmente risolvere (cogliendo due piccioni con una fava), distribuendo agli occupanti dei wurstel di puro suino.
a) se la darebbero a gambe levate
b) non potrebbero lamentarsi che non vengono sfamati

a corollario, sarebbe anche una dimostrazione che delle loro superstiziose credenze (la carne di maiale è proibita... una vera stupidata) non si tiene alcun conto.

AICI ha detto...

La guerra si fa in due, ma noi porgendo sempre guance...stiam subendo un genocidio: un genocidio perpetrato dal mondo islamico tutto(gli stati non terroristici non son comunque questo fior fiore di democrazia) verso un mondo con lontane trradizioni Cristiane(rimane più poco di cristiano nella nostra europa purtroppo). Ma se non abbiamo un moto d'orgoglio non possiamo aspettarci altro....

Luisa ha detto...

Una realtà che, immagino, Rosa, Silente e i blogger milanesi conoscono:

"Così a Milano è cresciuta una piccola Molenbeek, pronta a incendiarsi"

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/08/05/cosi-a-milano-e-cresciuta-una-piccola-molenbeek-pronta-a-incendiarsi/

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con quanto scritto da Anna.
Per questo mi inquieta ogni qual volta il Bergoglio parla di fanatici cattolici.
Mi suonano immediatamente mille campanelli d'allarme, vedo avvicinarsi il periodo in cui, dal caos e dalle morti e distruzioni terribili, parrà a tutti che i "fanatici" non possono avere asilo nel nuovo mondo, nel nuovo ordine costituito. Fossero musulmani o cattolici.

Le parole scandite dai giornali sono eloquenti. Ed eloquente è che quando si parla di questioni cattoliche, circa la dottrina o circa cui critica le "uscite" papali, quasi non si dica più tradizionalisti, ma si usa il termine fanatici.
Termine che per i cattolici è stato purtroppo sdoganato proprio da Bergoglio.

Giuseppe M.

Anonimo ha detto...

Analisi profonda e lucida quella di Anna. Un vero allarme permanente. Il nemico si trasforma di continuo come un camaleonte.
TEOFILATTO

mic ha detto...

Ripropongo quanto ho scritto in un precedente articolo:

"Islam e trappole linguistiche"

Termini come "estremista" e "fondamentalista" sono utilizzati specie oggi per indicare un pericolo. Ma... attenzione(!) perché si tratta - a tutti gli effetti - di un subdolo inganno; di una vera e propria trappola linguistica. In questo modo, infatti, TUTTI i fedeli di TUTTE le "religioni", compresa quella Cattolica, saranno considerati "pericolosi" se aderiscono in modo integrale al proprio "credo". Infatti ogni fede ha elementi irriducibili alle altre e per questo definibili "integrali". Tuttavia la differenza è nel fatto che la Bibbia e il Vangelo (Parola divina rivelata ma mediata da menti umane) non sono il Corano (libro incartato direttamente dal cielo e non interpretabile) che comanda di sottomettere e uccidere gli infedeli. Non esistono terroristi cristiani; ma esistono terroristi islamici perché è nella religione, che oltretutto è una teocrazia, la loro matrice. Non possiamo e non dobbiamo ignorarlo. E nemmeno dobbiamo lasciarci trarre in inganno dagli Imam azzimati e incravattati che ci propina il 'politicamente corretto' specie in Tv, perché chi conosce l'islam sa che non esiste un "islam moderato", dato che anche i moderati tra loro fanno la nostra stessa fine. E chi lo nega esercita la taqiyya (dissimulazione) che è prevista dal corano finché sono in minoranza, mentre quando saranno in maggioranza (e può accadere persino tra una generazione) impongono la sharia. Del resto ciò già accade in molte città Europee.
Attenzione alle moschee e attenzione agli Imam d'importazione! E non dimentichino, i nostri governanti, che intorno ad ogni moschea-madrassa-scuola coranica si forma una comunità che, per l'extraterritorialità propria dell'Islam non appartiene più al suolo d'origine in cui è sorta e collocata, ma è Islam a tutti gli effetti, religioso e politico insieme...
Quanto alla legge sull'integralismo penso importante capire che un modo "generalizzato" di trattare il problema del terrorismo islamico, in maniera da non indicarne con precisione la causa (che è l'islam stesso), ci si sta già ritorcendo contro (mi riferisco anche ad alcune dichiarazioni del papa attuale, che ha già bacchettato più volte i Cattolici "integrali", oltre che chiesto scusa per cose dove non c'era affatto da scusarsi).
L'Islam definisce "crociati" tutti gli occidentali: indifferentemente gli occidentali cristiani (i pochi rimasti) e la maggioranza di scristianizzati e nichilisti frutto degli pseudo-valori illuministi non più temperati da un cattolicesimo allineato al 'mondo'. In ogni caso le crociate non sono mai state guerre di conquista ma di difesa e senza esse ci avrebbero invaso già secoli fa.
Mi indigna che in una recente intervista a Radio Vaticana mons. Galantino (C.E.I.) ha assimilato i fondamentalisti islamici agli immaginari "fondamentalisti cattolici" di invenzione bergogliana. L'orwelliano monsignore sembra stia applicando il classico manuale della sovversione: prima si appiccicano etichette di criminali in veste di oppositori a chi ha occhi aperti e non si piega al silenzio come dolo, poi c'è il rischio che si eliminino...

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/07/altre-vittime-innocenti-nizza-una.html

Anonimo ha detto...

“Il Papa sbaglia, stiamo subendo l’odio da parte di una religione”, dice il patriarca di Antiochia
Terrorismo e cristiani ammazzati in odio alla loro fede, prima in medio oriente e adesso in Europa. Ignace Youssif III Younan interviene a Radio Uno e chiede di "evitare il linguaggio politicamente corretto. Dobbiamo dire che è stato un islamismo radicale terrorista"

http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/07/28/papa-jihad-religione-patriarca-di-antiochia___1-v-144954-rubriche_c280.htm

Anonimo ha detto...

Coloro che si vantano ed ergono come un trionfo l'odio viscerale in chi non professa tale odio ed ideologia o falsa religione (perché l'Unica Vera Religione è solo quella fondata da Gesù Cristo) sono solo "fanatici del Male", schiavi del Principe di questo Mondo, che lo sappiano o meno. I veri seguaci di Cristo, invece, per nulla intimoriti, perché ripieni di Amore, anche nelle angustie della vita sono "seguaci del Bene" e saranno pronti a difendere la Verità, se verrà loro richiesto, con il dono della vita, come padre Hammel. Ci sono poi i "nuovi mostri", ovvero la categoria dei politically correct (purtroppo gran parte del nostro clero) che si profilerebbe come "venditori di menzogne" e quindi sono loro ad essere affiliati ai "fanatici del Male". La lotta è sempre tra il Bene e il Male e gli illusi del politically correct si desteranno dal loro sogno illusorio, di essere al di là dal bene e dal male, quando si troveranno le Chiese distrutte e i reali fanatici del Male, insediatisi dentro o peggio, sotto le loro lame.

Anonimo ha detto...

Anche su questo versante il pericolo è più interno alla (ex) Chiesa Cattolica ormai in piena dissoluzione che esterno. Inoltre la Chiesa Cattolica su questa questione è speventosamente ambigua e sfuggente: da un lato spende di tanto in tanto frasette di circostanza ma senza impegno per i cristiani perseguitati in Medio Oriente ma dall'altra è alleata di chi in Medio Oriente ha scatenato per interposto tagliagole lo scempio a cui assistiamo. La cosa è molto evidente in Siria dove i cristiani sono martirizzati proprio dai "tagliagole moderati" creati dall'Occidente per abbattere il Governo siriano; Potenze Occidentali con cui su questo fronte, come su tutto il resto, la Chiesa Cattolica è nettamente schierata. Non potrà nè dovrà essere dimenticato che tra i poveri cristiani perseguitati e la politica occidentale che ha devastato una intera regione la Chiesa Cattolica ha scelto di schierarsi con quest'ultima.
Miles

Alfonso ha detto...

Ho trovato questi appunti che ritengo appropriati al tema del post.
"In un mondo segnato da tante tragedie e violenze il dialogo più urgente e più concreto - quello che va al di là degli specialisti e coinvolge anche le persone comuni, quello che davvero può risolvere qui ed ora i problemi e i conflitti - non può che partire dalla ragione. Se ogni religione argomenta esclusivamente dalla sua fede, un confronto è certo possibile, ma raggiungere un consenso è del tutto aleatorio. Se tutti invece argomentano dalla ragione - che non è cristiana nè ebraica nè musulmana, e che i credenti e i non credenti hanno in comune - trovare un consenso almeno su alcuni principi minimi della legge naturale, della legge di ragione, è possibile . Ed è il consenso su questi principi che può evitare le tragedie e le violenze che hanno segnato il XX secolo e continuano a segnare il XXI. Sta qui la vera svolta nel dialogo inter-religioso di Benedetto XVI, il Papa della ragione"
"Noi credenti in un Unico Dio crediamo che Egli riterrà gli umani responsabili delle loro azioni. I Cristiani affermano che i doni divini della ragione e della libertà stanno alla base di questa responsabilità. La ragione permette di comprendere che la famiglia umana ha una natura condivisa e un destino comune. La libertà invece spinge il cuore ad accettare l'altro e a servirlo nella carità. L'amore per l'Unico dio e la carità verso il nostro prossimo sono dunque il fulcro attorno al quale ruota tutto il resto".
Mi son chiesto: 1)noi italiani siamo ancora in grado di usare la ragione per un vero dialogo oppure siamo preda di un sentimentalismo autodistruttivo;2)i credenti islamici accetteranno mai di dialogare ragionevolmente, stando nei loro paesi, per stabilire fra noi e loro un rapporto di reciproca tolleranza e rispetto?
Ovviamente, quelli che si stabiliranno regolarmente in Italia, secondo le nostre decisioni politiche, dovranno rispettare le nostre tradizioni culturali, oltre che necessariamente le nostre leggi.

mic ha detto...

È pur vero che americani e sionisti innescando guerre assurde hanno rotto gli equilibri esistenti in MO e sostanzialmente svegliato il cane dormiente, perché la violenza è nel dna dell'islam e altrettanto questa generalizzata radicalizzazione, che purtroppo ci sta spostando anche in casa nostra.
È il cristianesimo e la nostra civiltà che ne è frutto sotto attacco e umanamente stiamo sperimentando la nostra impotenza a fronte di tanta ignoranza e altrettanta collusione equamente divisa tra governanti e pastori.
Più che contribuire ad alimentare la consapevolezza, resistere e custodire i nostri valori insieme alla Fede che li feconda è l'unica cosa che possiamo fare.

mic ha detto...

Alfonso,
Tante belle parole, molto sulle generali che non mi metto ad analizzare nei molti distinguo che suscitano.
Dico solo attenzione a quel "Dio unico". Non è vero che adoriamo lo stesso Dio....

Luisa ha detto...

Non è certo questa chiesa modernista che saprà e vorrà avere un confronto virile con l`islam :

http://www.bvoltaire.fr/albertlaurent/pourquoi-leglise-de-france-ne-peut-contrer-lislam,275137

Se capite il francese vi sono altri artcoli interessanti su quel sito.

Luisa ha detto...

-"Chi fa il gioco dello Stato Islamico"

di Riccardo Cascioli

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-chi-fa-il-gioco-dello-stato-islamico-17014.htm


-"Le prêtre égorgé par l’islam terroriste devient un martyr de l’humanisme universel"

http://reinformation.tv/pretre-egorge-martyr-humaniste-universel-islam-terroriste-mille-58393-2/

Enrico ha detto...

IMPORTANTE

m.messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/08/05/news/a-bosco-di-museis-la-chiesa-per-tutti-riunira-cattolici-e-musulmani-1.13920872

ormai è caduta libera

Anonimo ha detto...


@ La replica dei terroristi e' islamicamente impeccabile

Dal punto di vista del Corano e della mentalita' mussulmana la replica dei terroristi al generico "buonismo" del Papa e' impeccabile.
I non credenti o infedeli erano al tempo o politeisti (pagani) o Gente del Libro (ebrei e cristiani). Ma poi il Corano stesso accusa ebrei e cristiani di praticare l'idolatria come i politeisti perche' - dice - hanno divinizzato Esdra [sic] e adorano Isah [che nel Corano sarebbe Gesu' ma secondo alcuni eruditi Esau', Maometto affastellava alla meglio] come Figlio di Dio. Anzi - ulteriore falsita'- adorano una Trinita' composta da Dio, Isah e Maria sua madre!
Vale quindi per tutti gli infedeli l'imperativo di ammazzarli, con il permesso di torturarli. Gli "infedeli" devono esser infatti puniti per il peccato di essere cio' che sono ovvero infedeli. Se si sottomettono devono pagare la famosa taglia e vivere una vita di discriminazione e diprezzo. Ma ucciderli non solo e' lecito e' addirittura meritorio, agli occhi di Allah, secondo il Corano. Per i sottomessi resta l'odio dei veri credenti, i quali detestano tutto il mondo non musulmano, cui si contrappongono come "partito di Allah" (Ezbollah). Concezione rigidamente dualistica, il mondo e' diviso in due, la parte non musulmana e' "la casa della guerra" che deve esser conquistata con ogni mezzo, essa e' predestinata a cadere. Tutti i beni degli infedeli, comprese le donne e i bambini, appartengono di diritto ai musulmani. I maschi possono esser uccisi, se non si sottomettono, le loro famiglie vendute in schiavitu'. La norma, stabilita da Maometto quando stermino' la comunita' ebraica di Medina, e' sempre valida.
Alla sera, sul campo di battaglia di una delle decisive vittorie musulmane contro i persiani, le donne e i ragazzi dei guerrieri musulmani sciamarono sul campo stesso, dando da bere ai loro feriti e ammazzando a bastonate o coltellate o in altro modo i feriti persiani, per spedirli piu' rapidamente all'inferno, dicevano, al quale erano comunque predestinati, in quanto infedeli.
Tutta questa barbarie, la condividono anche i tanti musulmani intellettuali, medici etc che vivono in Occidente, ottime persone, in pratica uguali a noi nel modo di sentire della quotidianita' normale? Credo di no, ma cosa cambia? La loro religione e' questa, ammette queste cose, giustifica e persino esige una politica conquistatrice anche efferata. Anche chi tra i "moderati" e "civilizzati" non farebbe male ad una mosca, la deve accettare cosi' com'e', non vi si puo' opporre. Possono rifiutare la violenza che c'e' nel Corano ma non possono criticare il Corano, verrebbero accusati di apostasia e rischierebbero il collo.
parvus

Anonimo ha detto...

Alfonso, quello che riporti mi pare uno dei tanti discorsi contro i “fondamentalismi” religiosi, compreso quello cattolico, cioè contro le religioni tutte, compresa l’unica vera, non depurate attraverso i “lumi” di quella che viene chiamata “ragione”.
Le tragedie e violenze sarebbero causate dal non ancora raggiunto consenso su alcuni principi minimi della legge naturale che potrebbero essere elaborati dagli uomini con la sola ragione, mettendo da parte l’unico Dio vero, la Santa Trinità, mettendo da parte nostro Signore Gesù Cristo, che è la verità e la via.
Si ritiene di potere realizzare la pace senza (il vero) Dio, senza riconoscerlo, servirlo, adorarlo. Quando la sola possibilità di pace, giustizia e felicità viene da Dio.

E’ un atteggiamento vecchio come il mondo. “Non serviam”, disse il principe di questo mondo e disse anche “mangia, sarai come Dio”. L’uomo volle essere come Dio e mangiò. La morte e il male che ne seguirono non insegnarono nulla all’uomo. Riprovò con la torre di Babele. E da allora continua imperterrito a provarci (a proposito, qualcuno ha fato caso alla somiglianza dell’edificio del parlamento europeo con la torre di babele incompiuta come raffigurata da sempre ?)

Io credo che non ci sia nessuna possibilità di pace autentica (non parlo di quella del Mondo Nuovo di HuxleY) senza “Instaurare omnia in Christo”.

Isaia 14: Come mai sei caduto dal cielo, o astro mattutino, figliuol dell’aurora?! Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?!Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; io m’assiderò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo"….”

P.S. Quell’unico vero Dio che adorerebbero le religioni monoteiste non ti fa suonare un campanello di allarme ? (da quando musulmani ed ebrei avrebbero riconosciuto il Dio vero santa Trinità, la divinità di Gesù ?)

Anna

mic ha detto...

Grazie Anna e Parvus.

mic ha detto...

Comunque il nemico non è solo l'islam. C'è anche il problema degli scenari geopolitici che incombono da tempo, la mondializzazione e la Religione Unica menzionata anche da Anna. Purtroppo però uno dei problemi cui dovremo far fronte è la radicalizzazione a cui siamo assistendo e che si consuma anche in casa nostra. E gli imbelli che già vivono una intollerabile dhimmitudine e che in fondo stanno cercando di realizzare l'abominevole congerie di sincretismi assurdi non si rendono conto che il dna violento e irriducibile dell'islam alla fine sfuggirà da ogni controllo se non si correrà adeguatamente ai ripari per tempo.

Alfonso ha detto...

Cara Mic, gli appunti sono citazioni che fanno riferimento al pensiero di Benedetto XVI. Li ho riportati in questa discussione per sottolineare la necessità di confrontarsi razionalmente senza coinvolgimento della fede religiosa, se si vuole ottenere una coesistenza pacifica. Le domande finali sono farina del mio sacco e penso che si intuisca il mio scetticismo che da parte islamica ci possa essere questa disponibilita e soprattutto la capacità di argomentare con la ragione. Credo che sia anche chiaro che il confronto lo concepisco con i paesi islamici stranieri e non con i musulmani che ci stanno mettendo in casa nostra senza che io ne abbia invitato solo uno!

Anonimo ha detto...


@ Il nemico, bisogna capire bene chi e' il nemico per poterlo combattere efficacemente

Capire chi e' il nemico e'piu' importante che individuare l'amico, tra gli uomini. L'unico vero amico che abbiamo e' NS Gesu' Cristo, che ci ha chiamato "amici", se crediamo a Lui e facciamo quanto ci ha prescritto per la nostra salvezza (" Voi sarete miei amici, se farete quello che vi comando. Vi ho chiamati amici, perche' vi ho fatto conoscere tutto quello che ho udito dal Padre mio...", Gv 15, 14-15). Cio' vale anche per gli Stati.
Il "nemico esterno" appare ora nell'aggressore islamico. I loro terroristi gridano apertamente che vogliono prendere Roma e conquistarci territorialmente, gia' ben radicati nel nostro territorio con le loro vaste e chiuse comunita'. In piu', e' islamica la gran parte del Terzo Mondo che ci sta invadendo in modo addirittura sfacciato, con l'alibi della poverta'.
Il "nemico interno" e' invece costituito dal laicismo decadente professato dalle classi dirigenti occidentali: ripudio della vera religione, societa' permissiva, accettazione di tutti i vizi, denatalita' da controbattersi con l'immigrazione, scopi di vita materialistici a tutti i livelli.
Peggiore di cosi' la situazione non potrebbe essere, dal momento che la Gerarchia della Chiesa cattolica attuale e' oggettivamente e soggettivamente (cioe' con convinzione, in molti ecclesiastici) fiancheggiatrice di tutto questo movimento distruttore delle nazioni un tempo cattoliche e non solo.
Stilare programmi su cio' che si dovrebbe fare per resistere e controbattere puo' apparire velleitario. Su un punto pero' non credo che il programma nostro di cattolici sia velleitario: sul fatto cioe' di battersi per far aprire finalmente in modo ufficiale la crisi nella Chiesa, in mano ai neomodernisti da 50 anni circa. L'attuale papato "ecumenista" e "dialogante" e' da tempo uno dei pilastri sui quali poggia il corrotto ordinamento dell'Occidente globalizzato. Far crollare questo pilastro, con il ricondurre il Papato alla vera dottrina, e' alla nostra portata nel senso che possiamo dare un valido contributo alle critiche teologiche che si stanno moltiplicando contro l'ultimo, incredibile documento bergogliano, AL. Si sta aprendo un ampio fronte, non rispondendo al quale, Bergoglio rischia di trovarsi con le spalle al muro. Il ritorno sul Sacro Soglio di un Pontefice veramente cattolico rappresenterebbe una svolta fondamentale, un fatto assolutamente rivoluzionario, oggi, che metterebbe in crisi l'intero sistema. Parvus

Aloisius ha detto...

Insomma, gli islamici dell'isis correggono Bergoglio e confermano che la loro è una guerra di religione imposta dal Corano.
Sarebbe stato bello se avessero anche precisato che gli imam e i mussulmani che sono andati a partecipare alle Sante Messe cristiane, lo hanno fatto per la dissimulazione coranica, o perché anche loro infedeli.
Peccato, c'era da farsi due rsiate.
Purtroppo questo articolo non è stato tanto pubblicizzato, almeno non mi sembra, evidentemente perché smentisce il Papa e tutti gli inebetiti sostenitori dell'islam religione di pace.
Basterebbe il discorso di BXVI di Ratisbona per il vero dialogo, magari in una sala conferenze affittata al Comune, in territorio laico, anziché in Chiesa durante la Santa Messa

Ma il disegno sottile di Bergoglio & C. è ben evidenziato dal bell'articolo di Mic sulle trappole linguistiche, che lavorano ai fianchi piano, piano il tradizionalismo cattolico e i fedeli alla sana Dottrina, veri nemici di Bergoglio perché ostacolano la nuova Riforma protestante/modernista.

Ogni occasione è buona per attaccare "quei gruppetti" di fondamentalisti che sono in tutte le religioni, quindi soprattutto la sua e nostra.
Ora nemmeno tanto velatamente: l'equiparazione con gli omicidi della suocera e della moglie con lo sgozzamento di un parroco cattolico durante la Messa è il massimo.

È talmente falsa e becera che forse è anche un segno di debolezza.
Sono i fatti a smentirlo sempre più e ricorre agli asini che volano contro coloro che dovrebbe proteggere e confermare nella fede.
Un gioco molto scorretto e maligno.

Luisa ha detto...

Ancora un articolo tutto da leggere di Giuseppe Rusconi:

"AVVENIRE METTE L’ELMETTO CONTRO I ‘CATTIVISTI"

http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/615-avvenire-mette-l-elmetto-contro-i-cattivisti.html

Riporto questo passaggio che dice molto sulla deriva abominevole di certa stampa cattolica, ancor più grave quando questa stampa è considerata il portavoce dei vescovi :

"Scelzo però si supera (ma Angelo, che mi scrivi??? Dov’era il tuo Angelo custode? Si era appisolato?) poco dopo, quando rileva che “l’arma bianca (era) nelle mani di giustizieri su un altare dove la violenza profanava insieme Vangelo e Corano, le preghiere del sacrificio eucaristico e i versi di un Libro presi a pretesto per una nuova barbarie”. Quanto a simili enormità (sacrileghe), c’è poco da dire se non esortare: per favore, Angelo, prenditi il tempo necessario per leggere una volta con calma il Corano!"

Luisa ha detto...

C`è qualcuno che ha le capacità e conoscenze per trasporre questa vignetta straordinaria in italiano?


http://benoit-et-moi.fr/2016/actualite/ceux-qui-font-le-jeu-de-letat-islamique.html


Anonimo ha detto...

Forse papa Bergoglio non si è reso conto, ma ieri alla Porziuncola di Assisi, cuore del francescanesimo, egli ha reso omaggio al più grande dei “fondamentalisti cattolici”, al simbolo di quel fondamentalismo cattolico che è stato il bersaglio polemico di Bergoglio anche nella nota conferenza stampa in aereo di domenica.

In quell’occasione il papa, interrogato sul sacerdote sgozzato sull’altare a Rouen, non ha dedicato nemmeno una parola a padre Jacques, ma si è fatto in quattro per negare che quel terrorismo abbia a che fare con l’Islam.

Poi – sempre in difesa dell’Islam – Bergoglio ha aggiunto un attacco ai cattolici: “credo che in quasi tutte le religioni ci sia sempre un piccolo gruppetto fondamentalista. Noi ne abbiamo”.

Ma cos’è il “fondamentalismo”?

Significa: applicazione letterale dei testi sacri. Nella storia cattolica è proprio san Francesco colui che ha predicato l’applicazione del Vangelo alla lettera, “sine glossa”.

Bergoglio però non lo ha detto. E non ha detto che mentre i fondamentalisti islamici – applicando alla lettera il Corano e l’esempio di Maometto – proclamano la jihad, impongono la sharia, opprimono nei loro regimi le altre religioni e i diritti umani e usano la violenza, i “fondamentalisti cattolici” come san Francesco d’Assisi e Madre Teresa di Calcutta, applicando alla lettera il Vangelo, fanno l’esatto opposto. Semplicemente perché Corano e Vangelo insegnano cose opposte.
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Antonio Socci

Bergamosera ha detto...

Dura presa di posizione del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni. Dopo aver letto un’intervista sul Corriere della Sera, nella quale il ministro Orlando sosteneva che “nelle carceri 300 islamici radicali hanno fatto festa per gli attentati”, il presidente lombardo ha sbottato.
“Propongo di applicare subito a queste bestie il carcere duro previsto per i mafiosi, il 41 bis”, ha scritto Maroni sul suo profilo Facebook, commentando i contenuti dell’intervista rilasciata dal ministro della Giustizia Andrea Orlando al quotidiano di via Solferino e pubblicata oggi.
“E ancora il ministro della giustizia – si legge ancora nel post -. ‘L’Isis ha un ruolo nell’invio dei migranti verso l’Italia’. Ma guarda, quando lo dicevamo noi eravamo i soliti razzisti”.

Anonimo ha detto...

Così a Milano è cresciuta una piccola Molenbeek pronta ad incendiarsi.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/08/05/cosi-a-milano-e-cresciuta-una-piccola-molenbeek-pronta-a-incendiarsi/

Imolaoggi ha detto...

Musulmana USA alle olimpiadi.

"L’America deve abituarsi a gente come me”. Ibtihaj Muhammad è la prima atleta statunitense a indossare l’hijab, il velo prescritto dalla religione islamica, ai Giochi olimpici.
“Porto solo in giro quello che sono – dice in una intervista alla Stampa – una donna, una afroamericana, una musulmana. Sono tutti aspetti della mia identità che non voglio correggere o nascondere”.
Speriamo che l’arrogante musulmana con la sciabola sia disposta da accettare che anche gli altri portino in giro quello che sono e non vogliano correggersi o nascondersi. E possano continuare a ritenere il velo un addobbo medievale, senza essere perseguitati.

Anonimo ha detto...

Per la sig.Luisa ecco la traduzione:
Cattolici integralisti sono entrati in una moschea ed hanno decapitato un imam.
Non sono cattolici.
E' una minoranza che snatura una bella religione.
Il cambiamento climatico è il vero nemico.
Una religione di pace.
Sono un'opportunità per il nostro paese.
Non bisogna fare di ogni erba un fascio.
Per RR, se gli psichiatri sono più matti dei matti......'annamo bene.Anonymous.

Imolaoggi ha detto...

Due poliziotte sono state ferite a colpi di machete, una in modo grave, nei pressi di un commissariato a Charleroi, in Belgio. Secondo quanto riferito da RTL un terzo poliziotto ha sparato contro l’aggressore. L’uomo, prima di attaccare le agenti ha urlato Allahu Akbar.
Una delle due poliziotte colpite presenta lacerazioni profonde al viso, mentre la seconda ha riportato solo ferite leggere, scrive la stampa locale.
L’assalitore è stato fermato con colpi di arma da fuoco, è ferito gravemente e si trova attualmente in ospedale.

Luisa ha detto...

Gentile anonimo a dire il vero il francese essendo la mia lingua...pensavo piuttosto a chi ha la capacità di riprodurre la vignetta ma con il testo italiano, la traduzione l`ha già fatta lei resta da trovare chi può inserirla nelle bollicine della vignetta!
Grazie comunque per la traduzione!


PS: l`assalitore di Charleroi è morto.

Anonimo ha detto...


"Imam radicali tra soldi e proselitismo: Genova porta del jihad nella Ue"


http://www.ilgiornale.it/news/cronache/imam-radicali-soldi-e-proselitismo-genova-porta-jihad-nella-1294142.html

Rr ha detto...

L'Adroamericana verosimilmente convertita pratica la scherma, perché in realtà è l'unico sport che richiede di essere coperti. Vorrei vederla nuotare, correre, saltare, piroettare e volteggiare com quello straccio in testa.
E conoscendo un po' lo sport USA in epoca Obama, non sono affatto sicura che sia li per merito.

Anonimo ha detto...

Sig.Luisa temo che il suo desiderio rimarrà inevaso, nessuno la pubblicherà mai in Italia.
RR hai visto le due obamine che, senza più remore, impazzano tipo escort bananiane per ogni dove? Pare che a novembre finita la pacchia presidenziale, finita famiglia, Michelle non vede l'ora di divorziare, pare per le troppe corna, by the way, hai visto la mise islam francese marsigliese del 'costume' da bagno e per piscina ? Non fosse cosa seria ci sarebbe da sghignazzare, purtroppo è assai più che seria, esplosiva direi. Anonymous.
P.S penso che ti sia scappato l'adroamericama o androamericana che fa in, però mi piace :)).

Imolaoggi ha detto...

... il sito web di notizie di AWD, citato da Moscow Times, ha segnalato che il presidente russo, presumibilmente, ha avuto una discussione con Yardim, criticando la politica estera turca e il suo ruolo malevolo in Siria, Iraq e Yemen sostenendo i terroristi di al-Qaeda. Il colloquio è poi degenerato con l’ambasciatore turco in una polemica feroce.
Anche il sito web Repubblican ha riferito che, secondo le informazioni ottenute dal Moscow Times, l’incontro tra Putin e l’ambasciatore turco è stato pieno di risentimento reciproco dove Yardim ha respinto tutte le accuse russe, dando la colpa alla Russia per la guerra civile prolungata in Siria.
«Puoi dire al tuo presidente dittatore che può andare al diavolo con i suoi terroristi dell’Isis e renderò la Siria un’altra grande Stalingrado per Erdogan e i suoi alleati sauditi che non sono meno crudeli di Adolf Hitler», ha risposto Vladimir Putin, dopo 2 ore discussione ed aver messo alla porta l’emissario turco.
Putin ha continuato dicendo che il suo paese non abbandonerà il legittimo governo siriano e collaborerà con i suoi alleati, in particolare Iran e Cina, per trovare una soluzione politica alla guerra interminabile in Siria.