Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 20 novembre 2014

In silenzio, Anche Benedetto dice la sua sul Sinodo. Sui divorziati risposati.

Ennesima attenta e puntuale segnalazione di Marco Tosatti [qui]. TROPPO in silenzio secondo me.
Perché è vero che ha dichiarato obbedienza al papa; ma la prima obbedienza è alla Verità. A meno che, con stili diversi, non siano sulla stessa lunghezza d'onda. E lo dico con dispiacere perché alcune ambiguità che purtroppo devo riconoscere, insieme a tante luci, in Ratzinger/Benedetto XVI, mi lasciano in questa incertezza, a finire con le dimissioni: costretto (gli impedimenti ed ostacoli paurosi non gli sono mancati) o pensionato convinto (ingravescentem aetatem)? nonché sulla figura del Papa emerito e del duplice ministerium....
E, poi, il popolo dei credenti non può star lì ad elucubrare su comunicazioni monche o indirette da parte dei pastori. 

Nei lavori completi del Papa emerito Benedetto XVI un articolo del 1972 è stato pubblicato senza che sia presente un passaggio in cui l’allora semplice teologo Ratzinger apriva alla possibilità della comunione per i divorziati risposati.
Questa espunzione è interessante, perché quel passaggio è stato citato di frequente dal cardinale Walter Kasper, che come è noto al Sinodo 2014 è stato un acceso fautore di una possibilità per i divorziati risposati di accedere all’eucarestia. Secondo l’Irish Times, padre Vincent Twomey, un teologo che ha studiato sotto il prof. Ratzinger, è dell’opinione che questa modifica editoriale è significativa; il teologo suggerisce che il Papa emerito non vuole che vi siano strumentalizzazioni delle idee che aveva avanzato come giovane teologo; e che non ha ripetuto né come Prefetto della Fede, né come Papa.
Nel suo scritto originale del 1972, l’allora padre Joseph Ratzinger scriveva che il matrimonio era indissolubile, agli occhi della Chiesa cattolica. Se però, “Un secondo matrimonio ha provato di aver assunto una dimensione morale e etica” ed “è vissuto nello spirito della fede”, con “obblighi morali” verso la moglie e i figli, allora un’apertura verso l’eucarestia dopo un periodo di probazione “sembra essere niente di più che giusto e completamente seguendo la linea della tradizione della Chiesa”.
Secondo Twomey l’omissione “è un tentativo significativo” da parte di Benedetto XVI di impedire che le sue parole, scritte in un contesto diverso, possano venire usate adesso contro di lui.

12 commenti:

PetrusLXXVII ha detto...

Non sono d'accordo con le sue osservazioni sui silenzi di Ratzinger signora MIC. Benedetto XVI non può parlare con la libertà di un qualsiasi cardinale, un suo intervento palesemente in contrasto con il regnante, verrebbe interpretato come un invito a concretizzare uno scisma, anche se questo non rientrasse nelle intenzioni del Papa emerito.
Solo qualora il Papa regnante formalizzasse un'eresia (rischio insito nel prossimo sinodo ordinario sulla famiglia) in un atto magisteriale, allora Benedetto, non solo sarà giustificato, ma avrà il dovere di intervenire.. solo allora, perché allora la situazione paventerebbe concretamente (e non solo nelle intenzioni dei novatori) un panorama scismatico!

mic ha detto...

Mentre scrivevo mi venivano in mente le sue stesse considerazioni.
Però credo che la situazione sia già fin troppo degradata (pensiamo alle sbracature ecumeniche, che non hanno visto decreti ma parole e comportamenti che non restano senza effetto). Del resto, pur non potendoci effettivamente appigliare ad eresie formalizzate, abbiamo detti e fatti , nonché provvedimenti privi di motivazioni e supporti teologici o canonici che quindi mancano dell'appiglio formale per consentire possibili interventi ma che stanno letteralmente deformando quel che resta della cattolicità.
Non so cosa succederà alla fine del sinodo quando il papa le sue conclusioni dovrà pur trarle. Ma nel frattempo molti buoi sono già usciti dalla stalla... Inoltre la spaccatura purtroppo ormai già c'è, anche se non formalizzata.

Stefano78 ha detto...

Le persone cambiano.

Questa è una delle prove, a cui mi appellavo in passato. Ratzinger non è lo stesso del suo passato, e così lo ha dichiarato pure lui! Così come Mons. Gherardini, oggi, non è lo stesso di ieri. Se si dovesse decretare l'identità di una persona da un suo atto, in un qualsiasi tempo, nemmeno l'apostolo San Paolo avrebbe potuto essere definito mai Cristiano! Ed è quello che stava accadendo, quando i Cristiani lo respingevano a causa del suo passato di assassino!

Ora, lo ripeto, Ratzinger NON E' il rahneriano del passato. E questo è uno dei motivi per cui lo hanno esautorato.

Ed è EVIDENTE, ormai, che i suoi atti contraddicono i suoi pseudo-propositi. Ratzinger NON VOLEVA abdicare. Motivo per cui si è inventato il "doppio ministero", e motivo per cui sta tutt'altro che zitto.

Altro che "silenzio"! Per essere zitto parla molto! E, fatalità, sempre in merito alle derive "pastorali" attuali! E, forse, ci sarà da aspettarsi delle ritorsioni. La "continuità di vedute tra Benedetto e Francesco" non regge per nulla. Se non potrà essere più invocata dai "papisti" della 25° ora, ci saranno presto delle ritorsioni. Probabilmente sarà sbattuto in galera e diranno che avrà voluto "meditare in clausura".

Stefano78 ha detto...

Non è nemmeno stato sottolineato ciò che ha dichiarato di suo pugno: esce dalla "clausura" (è sotto CHIAVE!) perché glielo ORDINA (attenzione: ORDINA) Bergoglio!

Noi eravamo qui a criticarlo (tanto per cambiare), anche giustamente, per le sue "uscite". Ma non doveva nascondersi al mondo? Ma non doveva "salire sul monte"? La risposta ci è stata data! Esce dal "monte", perché lo devono strumentalizzare. Devono strumentalizzare gli "abbracci fraterni", il "nonno", il "saggio" che "appoggia e obbedisce" a tutto quello che fa il "Successore".

E non riusciamo a capire che questa è PROPAGANDA politica. Delle peggiori.

Stefano78 ha detto...

@Mic

A meno che, con stili diversi, non siano sulla stessa lunghezza d'onda.

Credere che fra Ratzinger e Bergoglio sia solo questione di "stile", è ASSURDO.

Stefano78 ha detto...

Si citi Ratzinger, da dottore privato o da Papa, che dice che il Vaticano II è una rilettura del Vangelo alla "luce" dei tempi moderni!!!!!

viandante ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
viandante ha detto...

Esce dal "monte", perché lo devono strumentalizzare

Che la persona di Ratzinger sia cambiata nel tempo, come d'altronde cambiano tante persone, posso anche accettarlo.
Certo è che su alcune cose sembra, non dico che lo sia, un tipico studioso ingenuo e poco pratico delle cose concrete: piuttosto che lasciarsi strumentalizzare non si poteva inventare una influenza, una indisposizione o le solite conseguenze dell'età avanzata?

Turiferario ha detto...

Un Papa emerito insomma che ama molto le sciarade, gli indovinelli, le cacce al tesoro, le allusioni criptiche: un po' come la Sibilla cumana. Chissà se ci farà mai sapere - magari scrivendolo su una foglia da rincorrere nel vento - se ha ripensato in questi due anni alle sue dimissioni, se non gli viene qualche volta un dubbio in proposito.

Anonimo ha detto...

Parlerà solo quando il vdr si sarà chiaramente, oddio detto su bergy avrei ben più di un dubbio sulla chiarezza d'espressione,e definitivamente espresso sulla fine del sinodo, qualora la, per ora strisciante, corrente scismatica verrà fuori allo scoperto, prima di allora manderà messaggi nemmeno poi tanto criptici.....ha ragione Stefano, non è un Burke qualsiasi, con tutto il dovuto rispetto, è pur sempre papa ed è di fatto claustrato come finemente si autodefinisce, clausus, circoscritto, chiuso,in prigione se preferite.....attendiamo con fiducia(?)le prossime mosse ed i viaggi del vdr.Lupus et Agnus.

Rr ha detto...

Lupus,
preparati ai peana per la visita al Parlamento europeo
RR

Anonimo ha detto...

Ha scelto la soluzione più indolore per la Chiesa nelle condizioni date, di questo (stimando Ratzinger) sono convinto (come del fatto che a noi manca qualche dato per poter esprimere un giudizio completo).