Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 14 novembre 2014

Il rimedio più urgente per risollevare la cristianità. «Aprire scuole veramente cristiane »

Dedico a Danilo Quinto [vedi]  la seguente traduzione di un articolo di don Bouchacourt, fsspx - Bollettino ADEC - ottobre 2014 [qui]. Quella sua sottolineatura, molto in linea con le tematiche affrontate nel suo libro, sull'importanza della scuola -davvero- cattolica non è stata stranamente ripresa, nonostante la pressante attualità del problema. Bisogna prenderne coscienza e operare quanto possiamo anche in Italia. Dovremmo promuovere e sostenere in ambito diocesano iniziative del genere; ma dove sono i vescovi -veramente- cattolici che avrebbero il coraggio di portare fino in fondo simili iniziative che come minimo rischiano l'impopolarità?
Mi vien da dire che una scuola veramente cattolica è stata inaugurata la prima domenica del mese scorso nel Priorato di Albano. È piccola, ancora in embrione, ma bellissima e curatissima - pur se spartana - e luminosa in mezzo al verde. E c'è sempre un primo passo da cui si deve partire per poi poter fare i successivi. Intanto si inizia con la prima elementare e con la prima media. Il resto è nelle mani della Provvidenza e delle nostre se decideremo di dare il nostro contributo [qui], ognuno come può, anche mettendo a disposizione le proprie competenze, senza star lì a sottilizzare di "regolarità canoniche", perché mi pare che i 'canoni' stiano già saltando tutti a partire dal trono più alto.

Un giorno, San Pio X fu interpellato su ciò che sembrasse più urgente per risollevare la cristianità.
« Santo Padre, non pensa che per restaurare il Regno di Cristo nella società, la priorità dovrebbe essere quella di aprire buoni seminari? Qual è secondo lei la priorità per l'avvio di questa restaurazione?» Senza esitare il santo Papa rispose: «Aprire scuole veramente cristiane ».
La risposta di San Pio X è pienamente giustificata alla luce di quanto è stato fatto e di quanto ancora operano i nemici della Chiesa per contrastare la sua influenza nel campo dell'educazione. Hanno chiuso o soffocato finanziariamente le scuole cattoliche ed espulso gli ordini insegnanti e messo le scuole sotto il controllo esclusivo dello Stato, offrendo loro contratti che li asserviscono. E' questo processo che vediamo dispiegarsi oggi davanti ai nostri occhi, salvo che espellere i religiosi non è più necessario dal momento che dopo l'ultimo Concilio le congregazioni insegnanti non hanno più vocazioni!

L'unico modo per difendersi da questa tutela fatale è aprire scuole totalmente libere per  impartire attraverso esse un insegnamento integralmente cattolico. Così gli studenti saranno ben formati al servizio della Chiesa e della Polis per difendere ed estendere il regno di Cristo in loro e intorno a loro.

E' in questo spirito che il nostro venerato fondatore Mons Lefebvre ha deciso di adoperarsi per l'educazione dei giovani, aprendo scuole libere da ogni contratto con lo Stato:
«Anche se la Fraternità San Pio X è stata fondata principalmente per la formazione dei futuri sacerdoti, la necessità di compensare la mancanza di scuole cattoliche, che trascurano l'educazione religiosa, ci ha incoraggiato a rispondere alla vostra chiamata. La Provvidenza non può abbandonare le famiglie cristiane che sono il santuario dove le anime imparano la salvezza. Questo è il motivo per cui la scuola profondamente cristiana è una necessità assoluta per estendere, integrare, rafforzare il lavoro della famiglia. Da questa collaborazione verrà il rinnovamento della Chiesa e della società, in cui Gesù Cristo deve regnare».
La scuola veramente cattolica è la culla delle vocazioni religiose e sacerdotali, essa forma padri e madri di famiglia generosi e coraggiosi, ma anche una élite realmente cattolica che tanto manca oggi e che domani potrà lavorare per la restaurazione della Francia cattolica. Di ciò i nostri leader hanno paura, hanno anche deciso di distruggere tutto ciò che è ancora cattolico per sostituirlo, come diceva nel 2008 l'ex ministro della Pubblica Istruzione Vincent Peillon col secolarismo, religione repubblicana che deve liberare la società dalla tutela della Chiesa. Per raggiungere il loro scopo, non esitano a pervertire le intelligenze e a distruggere la morale per avere una gioventù asservita ai loro disegni malvagi.

Anche la scuola libera neutra è un'altra illusione da cui star lontani perché, come diceva Papa Pio XI: «Non può esserci educazione perfetta e completa al di fuori dell'educazione cristiana». 

Effettivamente non si può separare l'insegnamento e l'educazione. C'è un modo cattolico di lavorare, di giudicare, di giocare e lo studiare. Le nostre scuole, come sapete, non ricevono alcuna sovvenzione statale. Dunque esse sono povere, ma libere! Esse dipendono da voi, cari amici e benefattori! Grazie alla vostra carità, siamo in grado di offrire borse di studio a famiglie in difficoltà e aiutare le nostre scuole in difficoltà. Per esse, siamo pronti a qualsiasi sacrificio, ma non possiamo fare nulla!

Approfitto di queste poche righe per lanciare un appello ai ragazzi e alle ragazze che non sanno quale carriera scegliere. Sappiate che le nostre scuole hanno un bisogno urgente e pressante di maestri e di maestre di scuola e di professori. Non esitate a scegliere questa bella professione. Impegnatevi per acquisire le qualifiche necessarie e venite a raggiungere questo piccolo esercito di educatori che lavorano e si dedicano instancabilmente a formare una gioventù cattolica fiera ed esemplare in grado di operare domani nella Chiesa e nella società. Cari amici e sostenitori vi ringrazio per il vostro aiuto passato presente e futuro.

Che Dio vi benedica !
Don Christian Bouchacourt,
Superiore del Distretto di Francia della FSSPX

9 commenti:

viandante ha detto...

L'istruzione e l'educazione cattolica sono sicuramente un pilastro importantissimo. Chi non riconosce questo, non riconosce la genesi di molti mali che affliggono anche la società, ma soprattuttola Chiesa.

Detto questo è evidente che laddove è possibile si deve cercare di applicare quanto detto da don Bouchacourt.

Il problema però è che ci sono situazioni che sfuggono a questa possibilità.
Certo la vicinanza della scuola, la presenza di un numero critico sufficiente di potenziali scolari, la possibilità di avere docenti formati, tutto questo può rendere difficile la creazione di una scuola cattolica libera ed indipendente.

Il problema maggiore è però al momento un altro. In tutta Europa lo Stato cerca di scoraggiare in ogni modo le scuole cattoliche: finanziariamente e legalmente. Ma anche prescrivendo delle norme riguardanti i programmi e l'attuazione degli stessi, che se applicati snaturano questi stessi istituti cattolici. L'esempio più evidente è il voler imporre a tutte le scuole l'insegnamento della teoria del gender, pena il mancato riconoscimento della scuola, che in alcuni Stati implica la chiusura delle stesse.
E questa grave situazione non è per nulla stabile, sta implacabilmente peggiorando un po' ovunque.

Chiaramente una famiglia cattolica non può rassegnarsi neanche di fronte a queste situazioni, ma cosa fare? Bella domanda. Certamente non deve dimenticare l'aiuto soprannaturale, indispensabile anche se spesso ignorato anche da noi cattolici.
E altrettanto necessario è che i genitori si facciano veramente carico dell'educazione dei loro figli a casa, fuori dagli orari scolastici.
Una specie di scuola parallela il cui scopo è quello di "correggere" laddove si impongono, gli insegnamenti della scuola statale. E se loro non ne sono all'altezza devono cercare nel limite del possibile di organizzarsi con altri genitori o con persone che li possano aiutare.
Esempio: a scuola si tratta di evoluzione, chiaramente con una visione materialista o assai liberale del problema.
I genitori devono poter presentare a casa, ai loro figli, anche una visione cristiana del problema.
Questo non vuol dire rifare tutto ciò che è stato insegnato a scuola, ma mostrare perlomeno i limiti di quanto loro presentato.

L'unità di base della società e della Chiesa è la famiglia. Anche riguardo l'istruzione e l'educazione.
Questo è ancor più vero in tempi di crisi come gli attuali.

Luisa ha detto...

Segnalo un`intervista a Sandro Magister:

http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1938129&codiciTestate=1&titolo=Il+Papa+disorienta+molti+vescovi

Luisa ha detto...

E per chi legge il francese(o lo spagnolo):

10 consigli per sopravvivere ad un papa calamitoso:

http://benoit-et-moi.fr/2014-II/actualites/10-conseils-pour-survivre.html

Luís Luiz ha detto...

Dice Sandro Magister nell'intervista citata da Luisa che la tesi di Socci è "inconsistente". Perchè, non lo dice, come non lo dice nessuno. Anzi, tutte le critiche al libro di Socci che ho letto mi sembrano molto più inconsistenti del libro. Anche se è un libro light, che soffre della malattia mortale degli intellettuali occidentali, specie in Europa, ossia, la paura o il panico della "dietrologia", anche in soggetti dove il ruolo di primo piano delle società segrete è ovvio, centrale e indiscusso, come la storia dei rapporti tra la Chiesa e i poteri del mondo negli ultimi 300 anni. Se non si vede il nodo, non è possibile scioglierlo, purtroppo.

anonimo ha detto...

Caro Don Pierpaolo, proprio oggi uno pseudo/..... più protestante che cattolico, - sapendo che frequento da anni le Chiese di rito antico preconciliari, comprese le vostre, e conoscendomi che mi batto da Vero Cristiano/Cattolico/Romano, (non frequento le chiese discoteca, come la sua) e sapendo che mi batto in pubblico per la Dottrina tradizionale di S.Pio X, mi ha detto (credo che con quella frase volesse riferirsi a me, ma comprendendo tutta la traditio) ""scendi da quel piedistallo"". Ci ritengono personaggi buffi o da piedistallo (cioè presuntuosi) solo perchè professiamo in pubblico la Vera Dottrina. Non sanno più a cosa appigliarsi.
Purtroppo, non vedo come possiamo far conoscere la vera Dottrina se loro sono i primi che lottano contro di noi, in quanto hanno paura che possiamo far conoscere la Verità Cristiana; sono loro i nostri detrattori.
Hanno le loro chiese vuote, ma ci combattono con tutti i mezzi.
Sono diventati feroci come belve e si travestono da agnellini davanti alla loro gente (poca e imbrogliata).
Oggi è stata quasi una battaglia, forse ho toccato qualche tasto doloroso.
Preferiscono dare le loro chiese vuote agli ortodossi romeni, piuttosto che ai Cattolici tradizionali.
Vorrei dire ancora tante cose, ma è meglio che mi fermi qui.

anonimo ha detto...

Mic.,
poi ti spiego il commento qui sopra, delle 21,03 quando ci vediamo la domenica alla S.Messa.
Hai capito chi sono? grazie.
Ho scritto a Don Pierpaolo, per far capire anche a Don Aldo.

anonimo ha detto...

Non potendo scagliarsi con tutta la forza contro il Card. Burke o il Vescovo Oliveri e simili, si scatenano contro di noi credendo che ci fanno paura che lo fanno in pubblico e ci spiazzano davanti a colleghi e amici sulle piazze.
Comunque, io non ho paura ne di Bergoglio, ne dei suoi lacché.
Ho paura solo che questa antipatia che stanno smuovendo nei nostri cuori, possa tramutarsi in una cosa che Dio non vuole, cioè l'odio - perchè quello è un peccato, e Dio non lo vuole.

Anonimo ha detto...

e che dire di questi insegnanti e ministri dell'istruzione che ormai obbligano a insegnare la corruzione ai bambini, mandando in galera i genitori se si rifiutano di subirele perverse "didattiche" ?


http://www.tempi.it/germania-scandalo-genitori-incarcerati-figli-corsi-gender-scuola#.VGZIh84bJFY


quante macine al collo sta preparando il Divino Giudice per quegli scellerati che vogliono uccidere anime di innocenti, a milioni spingendole alla perdizione ?

Rr ha detto...

In Germania possono fare quel che viene citato sopra, perché applicano ancora le leggi in questione del III Reich. Perché Hitler è il "male assoluto", ma quando fa comodo, lo seguono pedissequamente (idem Mussolini). Ipocriti della peggior specie.
RR