Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 26 febbraio 2013

Benedetto XVI manterrà il titolo di Sua Santità, sarà «Papa emerito»

La nostra vigilante cronaca assomiglia ogni giorno di più ad una galleria degli orrori. Apprendiamo clamorosamente da Vatican Insider:
Joseph Ratzinger conserverà il nome papale anche dopo le 20 del prossimo 28 febbraio, quando lascerà il pontificato: continuerà a chiamarsi Benedetto XVI e ci si rivolgerà a lui come a Sua Santità. Diventerà «Papa emerito» o «Romano Pontefice emerito».
Il portavoce vaticano, durante il briefing con i giornalisti, ha spiegato che Ratzinger continuerà a vestirsi di bianco, ma con la talare semplice, non con la «pellegrina», quella specie di mantelletta delle talari vescovili. Inoltre, ha detto Lombardi, non porterà più le scarpe rosse. «Ma il Papa ne aveva anche di marroni - ha spiegato il portavoce - e in particolare era molto contento per un paio di scarpe che gli sono state donate durante il viaggio in Messico del 2012, a Leòn».
Se non sbaglio è una situazione completamente inedita, che certo cambia la fisionomia del Papato. Svolta davvero epocale e totalmente spiazzante. Ci sarà difficile, ora, accostare Benedetto XVI a Celestino V o ad altri casi precedenti... 

Così commenta Baronio su Opportune Importune:

Leggiamo sul dizionario:
Emerito: di chi conserva il grado, le prerogative e talvolta lo stipendio del proprio ufficio pur non esercitandone più le funzioni. 
Si comprende, per il termine stesso, l'assoluta enormità di questa innovazione, che pone a fianco del Pontefice regnante un Pontefice emerito, ossia una persona alla quale vengono riconosciuti il grado e le prerogative della propria funzione. Inaudito!

Ora è chiaro a tutti che non vi possono essere due Papi, e questa è una legge divina, alla quale nessuna autorità umana può metter mano, nemmeno quella del Vicario di Cristo.

La temerità di una tale idea - che speriamo sia accantonata quanto prima - rientra tuttavia nel quadro di quella insana umanizzazione del Papato, che vorrebbe considerare il Pontefice Romano alla stregua di un dirigente d'azienda o di un docente d'ateneo, che può presentare le proprie dimissioni ed esser nominato emerito.

Si va verso un antipapa ? 
[Ho aggiunto l'interrogativo: resta una domanda inquietante, ma difficilmente eludibile]

68 commenti:

dal web ha detto...

Fare posto a un Papa “emerito”: questo è il problema
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Raccontava il padre Cremona che Papa Montini era restato scosso quando si era sentito dire dai medici che a motivo della sua artrosi “non poteva” andare al Congresso Eucaristico Internazionale di Filadelfia dell’agosto del 1976, al quale era stato invitato. Disse ai collaboratori: “Se non posso andare a un Congresso Eucaristico allora vuol dire che non posso fare il Papa”. E chiese quell’indagine sulla “rinuncia”.

I tre canonisti risposero alla questione posta dal Papa bresciano che il suo “diritto” di “rinunciare” al Pontificato era intero e insindacabile, ma l’invitavano a tener conto di tre principali implicazioni:
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http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=10782
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A suo tempo Giovanni Paolo II disse «non c'è posto nella Chiesa per un Papa emerito»
E il cardinale Franz Koenig dichiarò all’agenzia stampa tedesca DPA nel novembre 1996: "Il papa sa, e l'ha detto, che l'elezione di un nuovo pontefice mentre il vecchio è ancora in vita rappresenterebbe un problema.
Un papa in pensione, un altro in Vaticano: la gente si domanderebbe chi dei due conta".
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350197)

dal web ha detto...

Accattoli:

I tre canonisti risposero alla questione posta dal Papa bresciano che il suo “diritto” di “rinunciare” al Pontificato era intero e insindacabile, ma l’invitavano a tener conto di tre principali implicazioni:

- del precedente che si veniva a stabilire e del condizionamento psicologico o d’opinione pubblica che ne sarebbe risultato per i successori;

- dell’impedimento psicologico che ne poteva derivare per il successore a prendere decisioni divergenti dalla linea di governo seguita dal Papa dimissionario nel tempo della sua permanenza in vita;

- della inopportunità che la “rinuncia” venisse a cadere intorno al compimento degli 80 anni da parte del Papa (Montini li compirà nel settembre del 1977), circostanza che avrebbe potuto indurre a pensare che egli applicava a se stesso la norma della cessazione dagli incarichi da lui stabilita nel 1970 per i cardinali.

Avuta quella risposta Paolo VI rinunciò al progetto della “rinuncia” e pare che sia stata soprattutto la seconda delle tre “avvertenze” a dissuaderlo. Alla stessa linea si attenne poi Giovanni Paolo II, donde il motto sulla mancanza di spazio – nella Chiesa – per un Papa “emerito”. Benedetto ovviamente conosce quelle avvertenze ma si mostra più libero dei predecessori. A prologo dei tre volumi su Gesù di Nazaret egli ha scritto: “Ognuno è libero di contraddirmi”. Parafrasando quelle parole possiamo attribuirgli un analogo messaggio come rivolto a tutti con l’atto della “rinuncia”: “Il mio successore sarà libero di contraddirmi”.

Di J ha detto...

Questa situazione pone la chiesa e il papato come opera umana è non Divina un papa può chiedere di andare in pensione come qualsiasi impiegato questo atto condurrà a far si che i fedeli vedano il Sovrano Pontefice non più come vicario di Cristo ma come qualsiasi vescovo a tempo ciò mi sconcerta al punto di non fidarmi più della gerarchia attuale.

Luisa ha detto...

Questo ho scritto da Raffaella:

Non era nemmeno immaginabile che colui che ha ricevuto dal Signore il mandato di guidare la Sua Chiesa, e che rinuncia ad esercitarlo per le ragioni che ci ha spiegato, possa essere e restare altro che Sua Santità Benedetto XVI non più nell`esercizio del potere ma ritirato in preghiera. Non un Papa bis, ma quando si è ricevuto dal Signore quel mandato lo si conserva anche se "unicamente" a livello spirituale.
Forse il mio pensiero non è canonicamente, giuridicamente, corretto, ma è ciò che mi detta la mia fede.

Aggiungo che sarebbe stato per me gravissimo se Papa Benedetto fosse ritornato ad essere un vescovo fra i vescovi, allora sì, lì avrei visto lo scandalo di una missione ricevuta dal Signore e umanizzata e relativizzata al punto di dimissionare per diventare un uomo"comune", come se non fosse mai stato Papa, e invece il nostro Papa Benedetto si ritira per le ragioni che ci ha spiegato, immagino, ma è solo una mia opinione, che non voleva rinnovare ciò che la Chiesa ha vissuto negli ultimi anni di Giovanni Paolo II, solo lui, con il suo medico, conosce il suo stato di salute, noi lo abbiamo visto declinare in modo impressionante questo ultimo anno.
Non è un Papa bis, è stato è e sarà Benedetto XVI che si ritira nel silenzio e nel nascondimento.

Si_si_No_no ha detto...

C'e una profezia della Emmerich che parla di due papi....

Anonimo ha detto...

non sarebbe stato meglio "vescovo emerito di Roma" lasciando "papa" e "pontefice" al solo regnante???
vedo solo buoi nel futuro...non tanto remoto.

Unknown ha detto...

Certo che così ritorna alla mente quanto ha scritto Enrico Maria Radaelli:

Senza contare che si sta realizzando la probabilità che, lasciando che una legge positiva permanga nell’ordinamento canonico malgrado sia in patente contrasto con una legge metafisica che le è superiore e che dovrebbe governarla, ciò porti a conseguenze ancor più gravi della gravità dell’atto compiuto a mezzo di quella legge: non potendo in realtà dimettersi il Papa autodimessosi, il Papa subentrante, suo malgrado, in realtà, metafisicamente parlando, che vuol dire nella realtà più vera e che di per sé sorpassa ogni legge storica, non sarà che un antipapa. Ma regnante sarà lui, l’antipapa, non il vero Papa, ora dimesso.

Anonimo ha detto...

meglio "vescovo emerito di Roma"...crea meno ambiguità.

Marco ha detto...

Che confusione.
Vi faccio una provocazione:
se Benedetto XVI rimane Papa emerito, e nel frattempo il suo successore deve rinunciare per qualche motivo, ce ne troviamo 3? Cosa sta diventando, il club degli Ex-Presidenti americani?

Non solo, ma se il suo successore dovesse mancare per un evento improvviso, ci sarebbe ancora una sede vacante, o lui tornerebbe a fare la "supplenza" in attesa del nuovo conclave?

O peggio ancora: se il suo successore, per motivi di salute non potesse che governare la Chiesa dal suo letto (come ha fatto per un tempo Giovanni Paolo II), non avremmo forse un Papa emerito più "in forze" di quello eletto?

E' già tanto digerire questa vicenda della rinuncia. Non chiudiamola in una farsa grottesca.

Non vorrei che tutto si riducesse ad una questione del funerale, che per il papa prevede giorni di celebrazioni. Al Papa emerito spetterebbero ugualmente in questo modo.

E pensare che questo gesto della rinuncia almeno avrebbe comportato un funerale più sobrio, proprio segno di umiltà a seguito della rinuncia.

La Chiesa sta andando a scatafascio. Non so se è messa peggio lei o lo stato italiano. Tutto sta diventando INGOVERNABILE.

don Camillo ha detto...

È agghiacciante! Ma la cosa peggiore è che siamo in tempi in cui ci si abitua a tutto.

Capisco Radaelli, ma mi domando cosa hanno in testa coloro che han coniato questo status post 28 febbraio.

Ma coniando questo nuovo status mi domando quali sono le prerogative, a questo punto, di questo Papa rispetto al prossimo?

Amicus ha detto...

Direi che siamo alla pura follia. Sinceramente non pensavo che potessero arrivare a tanto, ed in modo così plateale: due Papi in contemporanea nella Chiesa, uno che rinuncia ad esercitare il suo ufficio e l'altro che invece lo esercita! Se veramente intendessero creare questo mostro giuridico, la conclusione di Baronio sarebbe ben difficilmente contestabile.
A questo punto il dilemma è ineludibile:
1) si sono tutti bevuti il cervello;
2) cosa assai più probabile, i neomodernisti, proseguendo l'attacco iniziato nel Vaticano II nella 'Lumen gentium', vogliono deliberatamente terminare di distruggere il Papato e quindi la Chiesa.
Tertium non datur.

Anonimo ha detto...

Vescovo emerito di Roma e Papa emerito sono la stessa cosa. Il problema rimonta a quando Paolo VI lasciò ai vescovi ritiratisi dopo i 75 anni lo stesso titolo, creando due (o più) Vescovi con lo stesso titolo (ricordo che fine all'estate scorsa avevamo tre Arcivescovi di Milano). Anche questo è contro il diritto divino, stiamo solo proseguendo nelle conseguenze

Anonimo ha detto...

Aggiungo: mettiamo che Benedetto XVI (auguriamogli altri 100 anni di buona salute) muoia prima che delle ora 20 del 28 febbraio.
Ciò cosa comporterebbe? Si dovrebbero osservare i NOVENDIALI? LA data di inizio conclave slitta di almeno 9 giorni, oltre il 15?

Luisa ha detto...

Ammetto che "Papa emerito" pone anche a me un problema, capisco lo sconcerto che può suscitare, ciò che io trovo giusto è che Benedetto XVI resti Benedetto XVI, che quello resti il suo nome, il Papa che si è ritirato e che resterà nascosto al mondo...aggiungo che per me resterà sempre Papa Benedetto!

don Camillo ha detto...

Si parla di Papa e di AntiPapa per il prossimo. Ma io a questo punto mi domando si può parlare di Papato per chi CON RISERVA ha accettato il Papato?? Sono note a tutti le intenzioni di voler far dimettere GP2, come comprensibili e chiarissimi ORA i gesti che accompagnarono la visita di B16 al sepolcro di Papa Celestino nei primissimi anni di pontificato.

rt ha detto...

ecco, ancora vedo che Luisa -dicendo con espressione affettiva, non soprannaturale: "per me"- ha posto una questione gravissima che tra poco coinvolgerà l'anima di milioni di fedeli nel mondo, e che già solleva parecchio sconcerto:
QUALE PAPA seguire, col cuore e con la mente ?
il papa USCENTE o quello ENTRANTE ?
i tanti plaudenti al beau geste non si sono mica posti la questione di questa gravissima conseguenza, che si configura come scisma, divisione tra seguaci di un papa e quelli dell'antipapa ; così, ricordava una blogger, avvenne al tempo di S. Caterina, quando molti (anche santi) entrarono in gran confusione, dovendo scegliere tra il VERO E IL FALSO PAPA.

E' di somma importanza per i cattolici di tutto l'orbe sapere OGGETTIVAMENTE chi sarà il vero Papa da seguire, non "il papa per me", ma il vero papa voluto da Cristo a capo della Chiesa.

Andrea Carradori ha detto...

Talvolta leggendo i comunicati di P.Lombardi ho l'impressione che stiano ... fuori ...
Dopo il comunciato di ieri ho sentito un Sacerdote ortodosso piangente : " Siete ridotti in questo modo voi cattolici? Nessun cardinale può intervenire ?"
Tutta questa tristissima vicenda ha prodotto, però, un'impennata di preghiere per la Chiesa.
Proprio stamane alle 2,00 del mattino son partiti alcuni miei alunni con le loro mamme per andare all'udienza del Papa in piazza San Pietro .
Oremus !

Anonimo ha detto...

comprendo la confusione che c'è inmolti, e la condivido, ma un emerito, nella Chiesa, significa solo che ha un titolo, puramente onorifico, senza prerogativa alcuna. Indubbiamente questa storia dei vescovi emeriti (e ora pure dei papi) è antitradizionale; è una novità recente di chiaro stampo neomodernista. La Chiesa dovrà abbandonare tale titolo emerito dati ad un vescovo e ritornare all'uso tradizionale: quando un vescovo si ritira ottiene una sede titolare. Per il papa la questione mi pare si potrebbe mettere sullo stesso piano: un papa che si ritira cessa di esser papa, non è più cardinale....e dovrà avere una sede titolare. Fermo restando che tale rinuncia papale è sempre una cosa grave, come lo stesso Benedetto XVI ha riconosciuto. Più che altro si dovrebbero eliminare le cause che portano un papa a non farcela più: il caos e l'anarchia generati dalla collegialità episcopale e dall'insubordinazione che tale collegialità produce. Il problema è l'ingovernabilità di una Chiesa dove un papa comanda.....e un vescovo se ne frega dei comandi papali!

hpoirot ha detto...

anch'io sono stupito della reazione epidermica e sentimentale della cara e stimatissima Luisa.

Ma che dire quando addirittura Mgr Léonard, primate del Belgio e (dicono) "amico" della Tradizione, afferma che siccome abbiamo oggi
speranze di vita elevate é NORMALE non chiedere a un papa di svolgere le sue funzioni fino all'ultimo dei suoi giorni.

I prelati come Leonard sono quelli "buoni" che passa il convento-Concilio...


per chi mastica il francese é qui:
http://www.gloria.tv/?media=398807

Lefebvriano Ambrosiano ha detto...

Una notizia paurosa.
Direi che la chiesa ormai è alla frutta. La barca di Pietro è in mano a gente non cattolica che non ha nemmeno idea di cosa sia l'istituzione che sta governando. Ma sanno questi signori cos'è il papato?
Grazie al Cielo, è stato suscitato il vescovo Marcel Lefèbvre, che ci ha trasmesso inalterata la Fede degli apostoli ed ha permesso la continuazione del sacerdozio cattolico e, quindi, della Chiesa. Il Vaticano è ormai occupato, e questa è la prova provata, da un branco di manager mancati, senza Fede né carità; una vera contro-chiesa, un'anti-chiesa pronta solo ad accogliere l'anti-Cristo che perseguirà il suo perverso fine di far perdere le anime.
"Papa emerito"?! La più grande buffonata dell'anno.

Luisa ha detto...

Perchè chi parla di un antipapa(!)non esprime forse la sua opinione?
Non dice forse "per me"?
Io penso che?
Sì, lo dico e lo ripeto, per me Benedetto XVI è stato, è, e resterà Papa Benedetto, sì è stato, è, e resterà nel mio cuore, e allora?
Credete che non sono consapevole della gravità del suo gesto e delle conseguenze possibili se non probabili?
Forse che non le ho da subito menzionate( se non qui, altrove)?
Forse che rt pensa che tutti i cattolici che hanno amato Benedetto XVI, e che devono accettare la sua scelta, sono decerebrati, immaturi, indecisi, spiriti deboli che non sapranno scegliere fra il "vero"(!) e il "falso"(!) Papa?
Crede che pensino che ci sia un "vero" e un "falso "Papa?
Forse che rt crede che sono incapaci di amare Papa Benedetto nel loro cuore, e amarlo abbastanza, per accettare il suo ritiro e accogliere il suo invito di pregare per il futuro Pontefice?
Semplicemente quei cattolici non vivono e non traversano questo momento con la stessa visuale, gli stessi pensieri e sentimenti di chi parla di un...antipapa!

Anonimo ha detto...

Dove sono i vaticanisti, gli esperti di diritto canonico? Perchè nessuno di loro parla?

Luisa ha detto...

Addirittura reazione "epidermica e sentimentale!
E questo perchè?
Perchè non mi accodo a chi ha una certa versione-visione-lettura sulla scelta del Papa!
Quanto siete fanstasiosi, iperreattivi e epidermici con chi non condivide la vostra opinione!
Siete liberissimi di difendere il vostro punto di vista, che bisogno avete di qualificare, in modo anche irrispettoso, chi non la pensa come voi?

FDF ha detto...

Boh.. quello di Radaelli mi sembra un tuffo carpiato nella metafisica in cui si può dire di tutto e il suo contrario facendo appello alla ferrea logica dei sillogismi. Mi rimane però la sensazione che facendo così uno finisca per strangolarsi da sé.
Il Papa si è fatto da parte, lo ha detto e ribadito più volte che ha preso questa decisione in coscienza davanti a Dio. Sapientemente e prudentemente (con quella virtù che manca a tanti che, mi si passi il gioco di parole, pontificano di una questione talmente alta e delicata con la stessa leggerezza di una critica a un cattivo romanzo) il nostro Pontefice, tale è fino a domani, ha scelto di ritirarsi in preghiera in un monastero di clausura. Dite sempre che Benedetto è il Papa dei gesti più che delle parole, che ha cercato di far capire, come un vero padre fa per i suoi figli, ciò che è giusto dando per primo esempi concreti, davanti al mondo eppure non volete cogliere le sue parole "sono sempre vicino in preghiera a tutti voi e voi sarete vicini a me anche se rimango nascosto per il mondo". Rimarrà nascosto, non interverrà sul nuovo Papa, né sulle sue decisioni. E' una persona umile e buona, piena di fede e farà ciò che penso avrebbe sempre voluto: servire la Chiesa con la preghiera, la contemplazione e lo studio e probabilmente davvero non lo vedremo e non lo sentiremo. Quando pure era Prefetto della CDF era un uomo super riservato, morigerato e silenzioso. Sarà così anche adesso e presto il mondo si scorderà di Benedetto per accogliere il nuovo Papa.
Questa è la mia convinzione e speranza

Unknown ha detto...

Il Padre è uno, non ce ne possono essere due.

Tutto qui.

Che poi Benedetto XVI non interferirà con l'altro Papa ne sono abbastanza convinto anche io; ma le perplessità rimangono. Troppe.

giovanna ha detto...

Riepiloghiamo un attimo. Papa Benedetto rinunciando al suo ministero ha fatto una scelta personale, legittima, libera e insindacabile. Sconcertante quanto si vuole, ma è una decisione che la Chiesa non può giudicare né mettere in discussione, ma solo accettare senza riserva alcuna. L’esito di questa scelta è che si eleggerà un nuovo Papa, e nella sua persona verrà riconfermata la continuità del ministero petrino.

Ma papa Benedetto non è sotto processo, né declassato, bocciato, defenestrato. E’ e resterà il papa che ha regnato per 8 anni sulla Chiesa. Papa emerito, appunto. Conserva l’onore altissimo che gli è dovuto, gli appartiene perché gli viene da Dio, ma perde il potere di governo sulla Chiesa. Resterà, non solo nel cuore di chi lo ha amato ma anche nella storia, come papa Benedetto XVI, regnante fino al febbraio del 2013. Dal primo marzo, emerito. Cosa altrimenti? Non vedo alternative ragionevoli. Sarebbe un anti-papa? No, perché non eserciterà più alcun potere sulla Chiesa. L’insistere su questa storia dell’anti-papa è un pessimo sevizio alla Chiesa, alla verità delle cose, e anche, perché no?, al cuore dei fedeli.

Anonimo ha detto...

Dalla trasmissione in diretta dell'Udienza di stamane su Rai 1. Testimonianza di una ragazza che si dichiara atea e non battezzata:
"Rispetto la scelta dell'uomo, ma non condivido."

Alla domanda: "Perché sei qui?" ha risposto: "Perché è un evento che appartiene alla storia".

Anonimo ha detto...

"Papa emerito", lo fa sembrare semplicemente come un qualunque altro vescovo in pensione.

Marco ha detto...



"Professore, io e lei abbiamo un' unica scelta: lei mi deve curare e io devo guarire, perche' non c' e' posto per un Papa emerito" (Beato Giovanni Paolo II)

bernardino ha detto...

""Vidi anche il rapporto tra i due Papi....vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L'ho veduta aumentare di dimensioni, eretici di ogni tipo venivano nella citta' (Roma). Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurita'.
Allora la visione sembro' estendersi da ogni parte. intere comunita' cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro liberta'. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia si dava ad azioni violente.
Ma tutto cio' NON DURO' A LUNGO.
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Beata Anna Caterina Emmerich
13 Maggio 1820
------------------------------------ 13 Maggio 1917
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Altre profezie di simile tono e paragonabili alla fine dei tempi, ci sono state inviate tramite i Pastorelli, dalla Madonna di Fatima.
Guardate con attenzione le date che coincidono.
Cristo e la Madonna ci avvertono in continuazione e ci dicono solo la verita'.
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Ma sulla terra a guida di una Chiesa, che non sia un'antichiesa, ci possono essere due - tre- quattro o piu' papi?
Ma il Signore Gesu', quanti Suoi Vicari in terra ci ha lasciato?
Ma nel Vangelo non e' forse scritto chiaramente che Gesu' dice a Simon Pietro "" ECCO, TU SEI PIETRO, E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO' LA MIA CHIESA etc.etc.""
O forse e' giunto il tempo che l'antiCristo siedera' sul Trono di Pietro?

Luisa ha detto...

Se riuscite a spegnere un attimo il decoder dei vostri giudizi e pregiudizi, ascoltate e meditate le parole che ci ha rivolto oggi il Santo Padre.

Felice ha detto...

Dalle 20 di domani sera ci sara' un Vescovo vestito di bianco, per usare le parole di Lucia di Fatima.....

giuseppe ha detto...

"[...] ‘per sempre’ - non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro."

Queste le parole del Papa, pronunciate oggi, che toccano più direttamente il piano teologico della rinuncia e i suo riflessi nella vita della Chiesa.

Sembra dire che la Sua preghiera resterà in qualche modo la preghiera di Pietro perché la chiamata è per sempre. Quindi Romano Pontefice "emerito" in senso forte, spirituale, non nel senso di "ex".
Al tempo stesso, l' "esercizio attivo del ministero petrino", "la potestà dell'officio per il governo della Chiesa" apparterrà pienamente al suo successore.

Stefano78 ha detto...

Dalle 20 di domani sera ci sara' un Vescovo vestito di bianco, per usare le parole di Lucia di Fatima

ESATTO! E bisognerebbe riflettere bene su quelle parole, come su quelle della Emmerick

guglielmo ha detto...

Pensavo di aver capito la situazione ma il discorso del Papa di oggi mi ha complicato le cose.
Oggi il Papa ha detto
"La gravità della decisione
è stata proprio anche nel fatto che da quel momento in poi ero impegnato sempre e per sempre dal Signore."
"Il “sempre” è anche un “per sempre” - non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione
di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo"
" Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro"

Quindi in fin dei conti il Papa rimane Papa per un certo verso perchè la missione è "per sempre", ma non lo è più, per un altro verso, perchè rinuncia alla potestà di governo della Chiesa.
E' possibile disgiungere così le due cose?

Anonimo ha detto...

solo i chiechi non vedono cosa le tenebre stanno tramando contro Cristo e la sua Chiesa...da tempo...:

Direttive, piani e risoluzioni ai fratelli massoni (1961)
...
2. Rimane ancora il Papato, ma noi lo colpiremo mortalmente se, senza troppe scosse e sotto l’apparenza di miti pecorelle, noi continueremo con diligenza a modellare la cristianità in modo che possa esprimere il papa dei nostri sogni. Quando avremo convertito la Gerarchia acclesiastica e la massa dei fedeli alle nostre teorie, senza che se ne accorgano, tutto andrà avanti da sé.
...
6. Il Papa che faremo eleggere possiederà al massimo grado l’arte dell’ambivalenza (tamquam vir duplex). Per esempio, egli disapproverà i modernisti a parole, ma nei fatti li sosterrà (sopprimendo per prima cosa il giuramento antimodernista).
...

Bilancio sull’applicazione dei Decreti conciliari e previsione per il Postconcilio.
(Dalla rivista massonica L’Humanisme, Novembre/Dicembre 1968)

Le colonne della vecchia Chiesa che sono crollate più facilmente sono state:

1. Il dogma dell’infallibilità papale, grazie alla collegialità.
...

Piano massonico del 1995
(Traduzione della rivista spagnola Roca viva, Febbraio 1997, José Abascal, Madrid)

...
2. Stato di scisma e di apostasia, ancora latente ma già reale.
3. Contestazione del Papa e della sua dottrina.
...
E finalmente – è questa la nostra grande aspirazione – l’eliminazione della messa. Ovviamente non potremo eliminarla da un giorno all’altro: molti non l’accetterebbero. Occorre sopprimere l’aspetto”sacrificale” e la ridurre ad una dimensione di “cena fraterna”. In questo modo non vi sarà più alcun valore sacramentale, e la messa sarà trasformata in una semplice riunione, vuota d’ogni contenuto.

Ecco la nostra grande aspirazione, poiché distruggendo la messa cattolica noi distruggeremo la Chiesa dall’interno, senza persecuzione sanguinaria e grazie alla capitolazione dei cattolici stessi.

Abbiamo il trionfo a portata di mano!
Solo un intervento diretto e straordinario di Dio potrebbe impedirlo. Ma noi potremo presto, m olto presto gridare: «Ti abbiamo vinto, Galileo!»
_________________

Che questo intervento venga presto!

Anonimo ha detto...

Ieri ho parlato con un confratello esorcista. C'è da tremare. Non so se altri sacerdoti si sono sentiti dire le stesse cose, ma sarebbe opportuno approfondire l'argomento. Le profezie sembrano trovare una convergenza sinora inaspettata; il demonio annuncia che sta per sedersi in Roma; la società è ormai oltre l'apostasia; la natura si ribella; cadono gli astri dal cielo e gli astronomi prevedono altre calamità. Siamo ancora una volta inascoltati "profeti di sventura" o è finalmente venuto il momento di far tesoro dell'ammonimento di Nostro Signore: ab arbore fici discite quia prope est aestas...



A parte i riferimenti della profezia di Fatima al "vescovo vestito di bianco" e quelli di Caterina Emmerich ai due Papi, c'è da rabbrividire a pensare quali potranno essere le conseguenze di questa ulteriore invenzione del papa emerito.

Nel frattempo il Card. Ravasi traffica per farsi eleggere papa, grazie agli uffici di Piero Marini...

Gli amanti di ferula e fanone avranno quel che si meritano, dopo aver esultato per sciocchi contentini e colpevolmente taciuto per gravissimi comportamenti da parte del Vicario di Cristo.

Ci avviamo verso un Antipapa?

In tante profezie si parla di un'abolizione del sacrificio quotidiano. Cosa vuole il maligno se non questo?
E chi si opporà, visto che dalla riforma liturgica, nella pratica, è già quasi sparito?

Anonimo ha detto...

La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera.

L'esercizio attivo del ministero non si concretizza solo nel "fare", richiamato dalle attività alle quali non riuscirebbe più a far fronte (tipo i viaggi, ad esempio), ma è innanzitutto l'attività di "governo" supportata da collaboratori fidati e capaci (sono quelli che difettano), reso possibile dalla Grazia di stato, dato ontologico e metafisico proveniente dal Soprannaturale che sfugge a chi è abituato a metter da parte la metafisica ed è centrato nell'antropocentrismo conciliare e post.

Non sono un canonista; ma credo che la frase quotata susciti ancor più confusione, perché può lasciar pensare che la rinuncia riguardi solo l' "esercizio attivo del ministero" ma non il ministero stesso e ciò è incompatibile col pieno esercizio di quello che sarà affidato al nuovo Papa...
Il "potere giurisdizionale" non può esistere separato dalla investitura divina su cui è fondata quella ricevuta dal voto dei cardinali elettori. E non credo che questa possa essere "a tempo", salvo casi di forza maggiore che ci sono stati consegnati dai precedenti storici.

Ed è per questo che il Papato rischia di esser ridotto a mera "funzione" collegata principalmente alle capacità fisiche e contingenti, in altre parole ad una valutazione efficientista... oppure si può cadere nella 'strana' e inedita dicotomia di due Papi uno 'emerito' e l'altro 'facente funzioni' (!?).
Altra conseguenza della permanenza, come ci è stato detto, di "sua Santità" e anche del nome "Benedetto XVI", e non di quella di Mons. o, eventualmente, Card. Joseph Ratzinger...

Stefano78 ha detto...

Le parole del Papa Benedetto fanno inevitabilmente convergere nella lettura PROFETICA di questo atto grave. Non è nè fantareligione, nè complottismo, nè giustificazionismo.

Infatti è una realtà tangibile, seguendo anche le parole del Papa, che esiste PIETRO, che è LUI, che mantiene le sue prerogative SPIRITUALI. Lo ha detto chiaro: il Vicario di Cristo è PER SEMPRE. Lo ha detto oggi, e lo ha anche ripetuto.

Dunque: se è per sempre, RIMANE Vicario di Cristo. Allo stesso tempo la Chiesa NON PUO' AVERE due Vicari di Cristo legittimi.

Poi: ha detto e ripetuto, anche oggi, che la sua condizione fisica e di ANIMO (non SSPIRITUALE, ATTENZIONE!) non è idonea a guidare la Chiesa come si dovrebbe. Per questo, per il bene della Chiesa, si ritira in preghiera E NON VUOLE SCENDERE DALLA CROCE!

Allora: se non riesce a Governare la domanda è PERCHE'? Il suo Spirito non è venuto meno, perchè lo ha detto a più riprese; la sua fede nemmeno; dunque perchè?
La risposta IMMEDIATA E PLAUSIBILE è: NON MI OBBEDISCONO.

Ma non basterebbe nemmeno questa, sebbene grave. Dunque non obbediscono e..? E MINACCIANO! Cosa? Non si sa ma si può immaginare. "Lascio per il bene della Chiesa"! NON MINACCIANO LUI in prima persona. MA LA CHIESA.

Dunque abdico, PURE SE NON VOLEVO DIRETTAMENTE FARLO, per il bene della Chiesa. Ma se Abdico, ribadisco che NON ABBANDONO. Rimango fermo nel mio ministero Petrino, e ribadisco che è per sempre!

Dunque cosa si può dire? A rigor di logica che il futuro Papa potrebbe essere, cosa?

rt ha detto...

il "potere giurisdizionale" non può esistere separato dalla investitura divina su cui è fondata quella ricevuta dal voto dei cardinali elettori. E non credo che questa possa essere "a tempo", salvo casi di forza maggiore che ci sono stati consegnati dai precedenti storici.

Ed è per questo che il Papato rischia di esser ridotto a mera "funzione"...

ottima mic ! concordo in pieno con queste sue precizazioni.

- concordo con Stefano 78;
concordo con Bernardino circa - quelle profezie, che si stanno avverando in modo inoppugnabile, giorno per giorno: infatti i pastorelli di Fatima parlarono d i "un vescovo vestito di bianco" che SEMBRAVA il santo Padre (sembrava); purtropppo coinciderebbe con la visione-sogno di s. Pio X (un mio succdessore col mio stesso nome);
- avveramento stupefacente della visione della B. Emmerick circa la falsa chiesa dell'oscurità, entro la quale TUTTE le sette dovevano essere ammesse: cattolici, evangelici, protestanti, forse anche ebrei (sotto il portico di S. Pietro) nella più totale confusione.
E la Beata dice che QUELLA chiesa non era nel progetto di Dio: la "chiesa ETERODOSSA di Roma" (perciò Baronio chiama l'apparato di potere vaticano "setta conciliare": è la verità dei fatti); forse non ne abbiamo a sufficienza con Muller Koch Rilko-Kiko Shoenborn & C ?

Anonimo ha detto...

una piccola svista: il papa non si è mai detto "vicario di Cristo" ma "succesore di Pietro". Il ritornello si è ripetuto più volte in queste settimane.

Anonimo ha detto...

Leggo ora il post di Guglielmo,
quello del Papa di oggi è un discorso che spiazza, aumenta le perplessità e va approfondito.

Anonimo ha detto...

E SE LO SPIRITO SANTO LA SPUNTASSE E IL PROSSIMO PAPA SARà UN PIO????
...o faranno fuggire in poco tempo e avremmo comunque le profezie realizzate (pio X...)
Chissà cosa combineranno in Sistina!

Anonimo ha detto...

si...il papa era commosso...ma comunque distaccato dalla vicenda...quasi freddo.
L'udienza di oggi va approfondita, tra le righe pare nasconda dell'altro. Bisogna conservare la facciata.

Anonimo ha detto...

Se è il papa ad aver voluto questa doppia presenza Papa e papa emerito qualcosa c'è sotto...:

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV431_Sara_papa_emerito.html

Stefano78 ha detto...

E SE LO SPIRITO SANTO LA SPUNTASSE E IL PROSSIMO PAPA SARà UN PIO????

Ma infatti le Profezie a questo vorrebbero portare. Al ravvedimento e alla Santità. La storia è in mano a Dio, non a noi. E nemmeno al Conclave. Sarà quello che Dio vorrà, e anche dal male potremo sperare nella rinascita.

La conclusione della Profezia di Fatima è: "...all fine il mio cuore Immacolato trionferà"!

Anonimo ha detto...

"Papa Ratzinger ha completato una delle riforme volute dal Vaticano II: la parità tra vescovi e papi".

In effetti appena eletto modificò lo stemma inserendovi la mitra (assente negli stemmi episcopali!!!) quasi a dire "sono vescovo di Roma.
E abolì anche il titolo di "Patriarca"...etc...

Quante ambiguità.....quanta confusione.

rt ha detto...

a Stefano78 ricordo che la Madonna ha detto:

Il mio Cuore Immacolato trionferà

certo, ma soltanto DOPO che un papa procederà alla consacrazione della RUSSIA al suo Cuore, come da lei richiesto; (infatti dice "alla fine -cioè dopo tante traversie, sofferenze dei buoni e persecuzione al/del/dei papi- il santo padre mi consacrerà la Russia");
richiesta mai esaudita dai PAPI, nei termini come da Lei espressa.

Ricordo ancora che lo stesso Benedetto XVI, in viaggio a Fatima (2010) disse testualmente:

S'illuderebbe chi credesse che il segreto di Fatima sia già concluso: c'è una Passione nella Chiesa.....e il papa è NELLA Chiesa" così...velatamente fece capire che la parte più grave degli avvisi del Cielo DEVE ANCORA avere compimento.
E finchè un papa non avrà il santo CORAGGIO di fare ciò che Nostro Signore stesso ha detto di VOLERE, tramite la sua SS.ma Madre, non vedremo la conclusione dei travagli della Cheisa e dell'umanità, non vedremo la Pace nel mondo, quella VERA E DURATURA che solo il Signore Principe della pace, può dare al mondo !

Filippo ha detto...

Salve a tutti. Non si diventa Papa in forza della sola elezione da parte del conclave, ma quando, dopo l'elezione da parte dei cardinali, l'eletto accetta di diventare Sommo Pontefice. Allora e soltanto avviene l'investitura divina. Non so quanto sia certa la dottrina che afferma che il Papa possa rinunciare validamente al Papato. Il Papato non è un sacramento come quello dell'ordine, lo sappiamo, ma è comunque un ufficio che deriva direttamente da Dio e Dio solo può cancellarlo. Ma chi può sapere se Dio è daccordo con tale rinuncia? Il Papa abdicatario può solo presumere che Dio accetti la sua rinuncia, ma non può averne la certezza. D'altronde, se la rinuncia venisse ratificata da Dio, allora l'ex papa non godrebbe più nè dell'infallibilità nè della grazia di stato specifica dell'ufficio di Successore di Pietro. Se invece ne avesse la certezza, allora significherebbe che, anche dopo la rinuncia, egli conserverebbe la grazia di stato ed il carisma dell'infallibilità, ma in questo caso sarebbe ancora Papa, giacché a nessuno, fuorché al Papa, è concesso tale carisma.

Anonimo ha detto...

In effetti appena eletto modificò lo stemma inserendovi la mitra (assente negli stemmi episcopali!!!) quasi a dire "sono vescovo di Roma.
E abolì anche il titolo di "Patriarca"...etc...


Lo stemma se lo trovò così com'è, predisposto da Mons. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Sta di fatto che aveva accettato i paramenti con la Tiara regalatigli, compreso l'arazzo dell'Angelus; ma furono fatti sparire ben presto...

E' vero che abolì il titolo di Patriarca d'Occidente. So che concerne il Papa come massima autorità della Chiesa Latina, ma non sono mai state mai date motivazioni per questa rinuncia iniziale.

Anonimo ha detto...

Confidiamo in un nuovo papa veramente santo e che gli ecclesiastici si santifichino tutti come richiesto da Benedetto XVI.

Marco ha detto...

Il Vescovo vestito di bianco....
SONO SVENUTO! AGGHIACCIANTEEEE!

Stefano78 ha detto...

La cosa più agghiacciante è che il giorno 28 è:


Sant'Ilario, papa

Dal Martirologio

A Roma sulla via Tiburtina, deposizione di sant’Ilario, papa, che scrisse lettere sulla fede cattolica, con cui confermò i Concili di Nicea, di Efeso e di Calcedonia, mettendo in luce il primato della sede Romana.

viandante ha detto...

Senza voler giudicare Papa Benedetto XVI, ma valutando comunque le sue decisioni e i suoi interventi, e lasciando stare dettagli quasi irriverenti nella situazione attuale come quelli relativi al colore delle scarpe (?!), il compito più importante per ognuno di noi e per ogni fedele é quello di realizzare che stiamo uscendo dalla normalità e dai tempi ordinari.
Le profezie, gli eventi della cronaca (politica, economica, sociale, ecc) e lo stesso periodo liturgico che viviamo, la Quaresima, ci invitano alla conversione, ci avvertono che stanno per arrivare tempi forti che metteranno a dura prova la nostra fede.
Armiamoci di rosario, accostiamoci ai sacramenti, preghiamo e facciamo penitenza.
Il fine delle discussioni su internet deve essere quello di motivarci a questo, altrimenti é tempo sprecato!

dicebatur ha detto...

chi può sapere se Dio è daccordo con tale rinuncia? Il Papa abdicatario può solo presumere che Dio accetti la sua rinuncia, ma non può averne la certezza. D'altronde, se la rinuncia venisse ratificata da Dio, allora l'ex papa non godrebbe più nè dell'infallibilità nè della grazia di stato specifica dell'ufficio di Successore di Pietro

ragionamento correttissimo quello di Filippo. Per questo è del tutto assurdo e incomprensibile dalla retta ragione che il papa uscente, visto che se "congedato da Dio" perde la Grazia di stato, (=oneri e onori come disse Celestino V, andate a leggere la sua rinuncia) continui a mantenere il titolo di "Sua Santità Benedetto XVI", come se non si fosse dimesso.
Se egli con certezza ritiene che Dio stesso lo ha "congedato da papa", perchè vuole mantenere i titoli del papa ?
nessuno, io penso, che sia dotto o incolto, riesce a capire o spiegare questa enorme assurdità...
segno dei tempi che ci tocca vivere.

Anonimo ha detto...

"Qui si tratta di mantenere un minimo di lucidità.

I Papi non si dimettono per anzianità. E' scritto nella storia. E i Papi non diventano emeriti!

Il Papa non è libero di demolire il Papato o di aggiornare le istituzioni della Chiesa cattolica. Egli deve tramandare ciò che ha ricevuto, senza mutare. E non mi pare che ciò stia avvenendo.

Toglietevi i prosciutti dagli occhi, per favore. "

(così F. Colafemmina sul suo blog, in risposta alla solita pretestuosa e rifritta accusa di "criticare il papa, non rispettare i voleri del papa ispirato dall'alto ecc.")

Unknown ha detto...

Mi domando, tra le tante cose che mi si rincorrono in testa:

da venerdi mattina, nella Messa, cosa si pregherà? Per il Papa defunto no; per il Papa regnante nemmeno...per cosa allora?

E' stata prevista una formula nuova per la liturgia?

giuseppe ha detto...

Secondo Piero Schiavazzi, Benedetto XVI è intervenuto sulla "costituzione" della Chiesa...

"...integrando con un anello inedito la catena della successione apostolica, che lega il pontefice in carica ai suoi predecessori sepolti nelle grotte."

Un predecessore in vita, per il quale "Sarà il nuovo Pontefice a decidere come impiegare tale risorsa, se cioè considerando il "recinto" come cenacolo di preghiera o all'occasione anche camera di consiglio."

http://www.huffingtonpost.it/2013/02/27/papa-un-mercoledi-da-leone_n_2773755.html?utm_hp_ref=italy

Anonimo ha detto...

a Stefano78 16:51

Non dimentichiamo la valenza simbolica dei numeri e delle coincidenze per i massoni.
L'11 ritorna spesso....dopo esatto un anno dall'annuncio "entro un anno il papa morirà"...
e poi S. Ilario...
chissà...

Marco Marchesini ha detto...

Il Papa è uno solo, quello che sarà eletto dal Conclave.

A Benedetto XVI rimarranno titoli puramente onorifici che ricordano la sua passata alta dignità.

Il vero Papa con tutte le sue prerogative e diritti come l'infallibilità, ammesso che la vorrà esercitare, saranno tutte del nuovo Papa.

FDF ha detto...

Ad ogni modo Benedetto non vivrà in eterno. Si parla come se fosse immortale. Prima o poi tornerà alla casa del Padre, suppongo. A quel punto come la mettiamo?

E poi basta nominare l'anticristo a gogò: l'anticristo è il ribelle per eccellenza e non c'entra niente con questo discorso.

Quanto all'antipapa da codice di Diritto Canonico è quello eletto in modo non regolare, al di fuori del legittimo conclave, quindi come si fa a parlare di antipapa in questo caso?

Si_si_No_no ha detto...

E come la mettiamo con il detto"morto un Papa se ne fa' un altro?

Anonimo ha detto...

x giuseppe:

e speriamo che sia così...che Benedetto in caso di vento contrario faccia sentire la sua voce disposto anche ad essere il "vescovo vestito di bianco"...lo speriamo PER IL BENE DELLA CHIESA

giuseppe ha detto...

Con piglio molto "politico" e non meno sconclusionato, il vecchio Hans Kueng vede un grave pericolo, è molto allarmato:

"...se per esempio il Papa futuro dirà: è necessario discutere del celibato dei preti, come l’attuale cardinale di Scozia a proposito, chi non vuole questo, si rivolgerà al Papa vecchio."

http://www.huffingtonpost.it/2013/02/27/il-teologo-hans-kung-ratzinger-sara-papa-ombra-possibili-ingerenze-pericolose_n_2774629.html

Rallegriamoci...

Anonimo ha detto...

per FDF:
lei si sbaglia di grosso. L'anticristo per la precisione, è un SIMULATORE imitatore-scimmia di Cristo, geniale e capace di INGANNARE migliaia milioni di anime, facendo loro credere di essere il nuovo messia, o vero INTERPRETE DI cRISTO: è-sarà il portatore di un anti-vangelo, del tipo quello che già ci propinano i vari preti modernisti o movimenti eretici, falsi pastori come Kiko Martnes ecc. !
quindi non ribelle, ma abilissimo SEDUTTORE, portatore di LUCE FALSA, che acceca e fa prendere fischi per fiaschi, cioè falsa dottrina che soppianta quella PERENNE !
sarà il leader della potenza d'inganno che sedurrà anche gli eletti.
Illudendo e ingannando col falso vangelo e false messe, riuscirà a SEDERSI SUL TRONO DI CRISTO, nel suo tempio.
Quindi non ribellione aperta, ma subdolo inganno, strisciante da decenni già nella Chiesa, coi suoi falsi profeti, che catturano tanti FEDELI IGNARI, V. KIKO-KARMEN, PRECURSORI del grande ingannatore.
Non sarà facile resistere alla seduzione dei suoi bei discorsi, che sembreranno venire dal cielo, ma sono pieni di menzogne nascoste, trappole per ingenui, incantati dai pifferai magici, anticipatori del GRANDE pifferaio che incanterà il Gregge per il tempo previsto dai Profeti e da NSGC !
Solo la devozione VERA alla Immacolata Madre di Dio, Vittoriosa su tutte le eresie potrà darcene scampo: ma i preti per primi dovrebbero tornare sotto il Manto della Madonna. E sono pochissimi.

hd

Montmirail ha detto...

Che la figura di un "papa emerito" crei non pochi problemi penso sia evidente.

Che la melassa distribuita ai fedeli abbia già superato il livello di nausea accettabile penso sia ugualmente fuori discussione.

Oggi le campane possono suonare solo per coloro che a Ratzinger hanno fatto la guerra
da cardinale prima e da papa poi , dentro e fuori la chiesa.

La possibilità che un papa si dimetta è prevista, che sia opportuno è un altro discorso come
ha affermato De Mattei.

E' anche evidente che se passa il concetto della forma fisica come requisito
per il papato siamo a un ennesimo mattone sfilato dall'edificio della cattolicità.

Ora considerando il protagonista del gesto , la sua storia , la sua formazione la
possibilità che lasci per di più nell'anno della fede sono due:

O è vittima di una botta in testa , di una caduta , perchè pure questo si è detto o la
situazione è talmente delicata che ha reputato meno dannoso lasciare , al di là delle condizioni fisiche.

Che sia vittima di una botta in testa pare si possa escluderlo. Ieri ha definito il suo
gesto "grave".

Allora bisogna guardare da qualche altra parte. Quelli che erano bollati come
vaneggiamenti complottisti sono sotto gli occhi di tutti. Un po' di prosciutto
sta anche dalla parti di un tradizionalismo che continua a ripetere che è colpa
di Bertone, che i collaboratori li sceglie il papa ecc., che non è possibile che in
Curia e fuori gli facciano la guerra ecc.

I collaboratori questo papa se li è ritrovati sul groppone come eredità del suo venerato predecessore che mentre faceva il globetrotter ha lasciato sul tappeto problemi grossi come un macigno.

Mi sorprende che ancora, con rispetto parlando, i protagonisti di quella stagione
siano portati ad esempio. Quando sono i responsabili principali di questo stato di cose. E ancora cercano di brigare, minimizzare, restaurare.

Mi sorprende che la wojtylizzazione del papato di cui si è parlato anche sul blog
sia portata come esempio-soluzione. Formalmente sì , "il papa emerito non esiste",
"dalla croce non si scende" ecc. ma in pratica?

Sono più di 30 anni che il salvabile a livello teologico e non solo, si regge sulle spalle di Ratzinger.

E' Ratzinger che si becca l'accusa di aver coperto la pedofilia quando voleva sanzionare certi personaggi già da cardinale. Il tutto mentre è chiamato a proclamare la santità del predecessore.

Adesso ci va qualcun altro a proclamare la santità di Wojtyla, ci va qualcun altro a
dire che a Medjugorje da trent'anni appare la Madonna ecc. ecc. ecc.
Ci va qualcun altro a rimettere la scomunica a Lefebvre, così sono tutti più tranquilli.

Anonimo ha detto...

Adesso ci va qualcun altro a proclamare la santità di Wojtyla, ci va qualcun altro a
dire che a Medjugorje da trent'anni appare la Madonna ecc. ecc. ecc.
Ci va qualcun altro a rimettere la scomunica a Lefebvre, così sono tutti più tranquilli.


Auguriamoci che queste conclusioni non siano così scontate!

Anonimo ha detto...

Quando papa Paolo VI si rese conto che l'aumento dell'età media e la velocizzazione delle attività sociali non erano più sopportabili da una Chiesa che ha un compito fondamentale da svolgere per l'umanità, decise di porre a 75 anni (termine non stringente) l'età massima per vescovi diocesani e a 80 anni (termine categorico) l'età massima per i cardinali elettori, ci furono commenti di questo tenore. Ma le conseguenze nefaste dove sono? Amici miei. Benedetto XVI ha fatto una scelta umile e coraggiosa. E ricordate che la Chiesa cresce e matura con l'umanità e guai se non fosse così. Abbiate fede e abbiate rispetto per una persona che ha fatto della difesa della Fede autentica la sua missione.