Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 5 gennaio 2013

La libertà ambrosiana sull'applicabilità del Motu proprio

La Libertà Ambrosiana
Sull’applicabilità del Motu Proprio 
Summorum Pontificum di Sua Santità Benedetto XVI
al Rito Ambrosiano

Interverranno

Andrea Sandri
Presidente del Circolo Culturale J.H. Newman
Don Marino Neri
Filologo e Liturgista
Fabio Adernò
Canonista e Avvocato ecclesiastico

Seregno 11 gennaio 2013 ore 21
Sala Mons. Luigi Gandini via XXIV Maggio 
La prima relazione, a cura di don Marino Neri, concernerà l'origine del Rito ambrosiano all'interno della tradizione liturgica latina e la sua collocazione rispetto al Rito romano, e farà così da premessa alla relazione di Fabio Adernò sul Motu Proprio SP e sulla possibilità che esso trovi applicazione anche al Rito ambrosiano.

5 commenti:

Jacobus ha detto...

Sarebbe opportuno che chi segnala, rendesse disponibili i testi degli interventi, di sicuro interesse.

coraggioso cavaliere templare ha detto...

sarebbe cosa buona è giusta che alla conferenza, fossero chiamati relatori di un certo spessore liturgico è che ben conoscono il rito Ambrosiano un chierichetto come il dottor Adernò cosa ne può sapere del rito ambrosiano visto che proviene da una regione dove di tanto in tanto una messa in rito romano antico.

Anonimo ha detto...

Il Coraggioso (?) Cavaliere (?) Templare prima di rivolgersi a persone che si presentano col proprio nome e cognome dovrebbe avere il coraggio di gettare la maschera e mostrare il proprio volto e la propria setta. Il Dottor Fabio Adernò è Avvocato Rotale e dottore in Diritto canonico presso il Pontificio Ateneo della Santa Coce. Non è stato chiamato a parlare di liturgia (che pur conosce ottimamente), ma di una questione schiettamente giuridica per la quale ha piena e comprovata competenza. Ci attendiamo, se vi sarà una risposta (ci auguriamo di scuse), di conoscere nome e cognome, altrimenti sarà ad ognuno evidente l'infamia oltre che la calunnia.

Andrea Sandri
Circolo Culturale J.H. Newman Seregno

coraggioso cavaliere templare ha detto...

Egregio signor Sandri nessuno qui offende nessuno, probabilmente oltre a essere schierati con la curia meneghina adesso vi preme il rito ambrosiano? Il povero mons.Angelo Amodeo uomo di fede certa e di carità, da voi tutti è stato abbandonato e lasciato solo nella malattia e nella persecuzione della curia. Oggi voi vi fate paladini del rito ambrosiano. Non ho offeso il signor Adernò ma ho criticatola sua competenza.

Unknown ha detto...

Evidentemente, non esistono più a cavalieri templari di una volta. Ora, al massimo, si può aspirare al glorioso Ordine dell'Anonimato al quale appartiene il "coraggioso" ed anonimo cavaliere.

Si presenti e dica chi è. Il sottoscritto ha assistito all'ultima Messa celebrata da mons. Amodeo e ad essa hanno partecipato in tutto 5 persone. Dato che so per certo che Lei non era presente, ritengo che mons. Amodeo non la considerasse più di tanto. Alla camera ardente, eravamo presenti io, il signor Amato e i parenti di mons. Amodeo. Giuro di non aver visto i suoi speroni e il suo mantello. Dov'era il coraggioso cavaliere dell'Ordine dell'Anonimato?

Quando si degnerà di abbandonare il suo blasonato ordine dell'Anonimato e presentarsi, allora - e solo allora - torni a commentare questo post. Nel frattempo, le do un consiglio: faccia come i vecchi cavalieri - quelli veri, che ci mettevano la faccia - e intraprenda un pellegrinaggio in Terra Santa. Purificherà il suo cuore e, forse, la smetterà di scrivere queste fesserie.

La saluta un umile plebeo che non si vergogna del nome che porta,

Matteo Carnieletto